14.

566 55 19
                                    

"JIMIN ESCI SUBITO DA QUESTA FOTTUTISSIMA STANZA, GIURO CHE SFONDO LA PORTA, NON ME NE FERGA UN CAZZO SE SIETE NUDI", urlò Jungkook bussando alla porta.

Stava facendo una cazzata? Forse.
Jimin lo avrebbe odiato? Forse.
Se ne sarebbe pentito? Mai.

"JIMIN ESCI CAZZO", continuò a bussare.

E dopo poco la porta si aprì rivelando la figura di Jimin con i capelli in disordine, le labbra gonfie e il busto scoperto.

Appena lo vide, Jungkook, capì di aver fatto la scelta migliore della sua vita.
Quel lurido non si meritava di toccarlo così.

"TU, esci da questa casa ora, prima che ti butti fuori a calci", disse contro Wonho che era rimasto seduto sul letto.

"Da quanto so questa casa è di Jimin, quindi è meglio che decida lui chi resta o meno", rispose sfacciato, avvicinandosi al biondino.

"Non ti azzardare, non me ne frega un cazzo, esci", sibilò Jungkook, portando Jimin dietro di sè.

E quest'ultimo rimase pietrificato.

La figura imponente del corvino lo sovrastava completamente e pensò al fatto che, poco prima, avesse immaginato che, proprio lui, fosse lì a toccarlo.

"Wonho è meglio se vai", disse Jimin, prendendo coraggio.

Tanto non avrebbero concluso niente, il biondo non desiderava lui in quel momento, ma un altro.

Un altro che ora era incazzato con lui più che mai.

"Esci", ripetè il corvino.

E Wonho se ne andò senza fiatare, raccogliendo i suoi vestiti.

Jungkook si allontanò da Jimin solo dopo aver sentito la porta d'ingresso chiudersi.

"Che cazzo ti prende eh?!", sbraitò il più basso, cercando di fronteggiarlo e coprendosi con la maglietta che poco prima aveva lasciato cadere sul pavimento.

Certo, con Wonho non si sarebbe concluso nulla, visto che la sua testa era altrove, ma Jungkook non avrebbe dovuto interromperli così.

E poi, perché era così incazzato?
Lui poteva fare ciò che voleva.

"Niente", rispose il corvino sospirando.

Non sapeva davvero come spiegare la sua scenata.

"Niente?! Ti sei bevuto il cervello? Avevo solo bisogno di scopare e ci stavo anche riuscendo, se non fosse stato per te", rilanciò Jimin, volendo dimostrare all'altro che si stava divertendo, anche se non era vero.

E questo no che non doveva dirlo.

"Volevi solo scopare?! Non te ne frega un cazzo se sono al piano di sotto io?!", urlò il corvino.

"E perché dovrebbe? Non c'è nulla di male, lo faresti anche tu, anzi, trovati qualcuno da portare in questa cazzo di casa e fatti una bella scopata così ti passa l'incazzatura"

"Lo farei sicuramente se non dovessi stare qui a tenere a bada un bambino viziato del cazzo"

"Ah si?! Bene. Nessuno ti obbliga a restare, vattene a fanculo"

Ora quello ad essere furioso era Jimin, che dopo aver pronunciato le ultime parole, iniziò a scendere le scale senza dare al corvino la possibilità di dire altro.

Aveva bisogno di fumare.

Lo faceva solo raramente, soprattutto quando era stressato o irritato.

Teneva delle sigarette di scorta nel mobile sotto il televisore e si affrettò a prenderle.

"Jimin"

BODYGUARD; Jikook (in pausa)Where stories live. Discover now