Soobin pov.
Mi ha preso la mano.
MI HA PRESO LA MANO?!
Okay, devo calmarmi.
Spero solo che i palmi non inizino a sudare... Oddio che imbarazzo che sarebbe!
Ma perché deve essere così... così... non so nemmeno come definirlo, il modo in cui si è comportato poco fa.
Il ragazzo di prima mi sembrava un tipo gentile... o almeno, ho avuto quell'impressione.
Non ho sentito bene quello che gli ha urlato Yeonjun però, la mia attenzione era pressoché concentrata sul suo braccio che teneva pressato sulla mia vita.
Che ora sta stringendo la mia mano.
No, aspetta, non devo pensare a quello, altrimenti...
Oh no.
Inizio ad avvertire un certo calore propagarsi sulle guance.
No no no.
Marcia indietro, non posso mettermi ad arrossire ora.
Devo pensare ad altro, devo distrarmi dalla presa stretta che avverto sulla mia mano.
La sua bellissima mano morbida e cald-
OKAY.
La vocina nella mia mente mi suggerisce che la cosa migliore da fare è iniziare una conversazione, anche perché sono già alcuni minuti che nessuno dei due apre bocca.
Mi volto leggermente, e sbircio di sottecchi il suo profilo.
Sembra... non lo so, rilassato?
A suo agio, sì, tranquillo. Come se fosse assolutamente normale tenere la mano alle persone che si conosce da due giorni.
I suoi capelli rosa acceso seguono, vivaci, la direzione del vento, scoprendogli la fronte e dandogli un'aria quasi eterea.
La linea della sua mandibola è calcata e le labbra rosee.
La pelle chiara.
Oggettivamente è davvero un bel ragazzo.
Un bel ragazzo che improvvisamente si gira nella mia direzione.
<Sì?> mi guarda sorridendo.
Mi volto immediatamente, cercando di essere, o perlomeno di sembrare, disinvolto.
Come se non fossi stato affatto intento a fissarlo fino a due secondi fa.
<Uhm... niente, mi chiedevo... uhm chi era il ragazzo di prima> dico la prima cosa sensata che mi viene in mente.
Lo guardo, e noto come l'energia tranquilla che prima sembrava emanasse, ora sia sparita; e se le auree fossero visibili sono sicuro che la sua ora sarebbe scura e minacciosa.
La presa sulla mia mano si stringe, fino a farmi male.
<Y-yeonjun... l-la mano...> strizzo leggermente gli occhi, provando a non urlare.
Una folata d'aria fredda mi fa notare come l'abbia velocemente tolta dalla mia, ponendola invece nella tasca della giacca, facendo assumere alla sua figura una posizione simmetrica, come quella della maggior parte delle persone che si incontrano per strada.
<Scusami> lo sento dire, in un sussurro.
<No, non-non è niente...> mi massaggio la mano dolorante.
Mi volto nella sua direzione e noto che tiene la testa alta, ma lo sguardo a terra, quasi gli occhi gli si rifiutassero di guardare avanti.
Continuiamo a camminare per alcuni minuti.
Le strade per il centro le conosco abbastanza bene, e quella che ha preso Yeonjun, su cui stiamo proseguendo ora, è una delle più lunghe.
Mi chiedo se l'abbia fatto o no di proposito.
Ad un tratto spezza il silenzio.
<Prima...> dice <è che "quel ragazzo", Wooyoung... non voglio pensarci ancora> scuote la testa.
<Ma perché?> gli chiedo, con la curiosità negli occhi <a me è sembrato un tipo okay> dico incerto.
Lui, che fino a questo momento non aveva che gli occhi fissi sui suoi piedi, li rivolge verso di me, con uno sguardo che dice chiaro e tondo: "Stai scherzando, vero?".
E poi: <Mi stai prendendo in giro? Tu non puoi dire sul serio, no...> ride.
Io non so che dire, quindi non apro bocca.
Si porta una mano a tirare su i capelli dalla fronte.
<Davvero? Non hai visto o sentito quello che ha detto? Quello che io, ho detto?> mi domanda, con le sopracciglia ora corrugate.
Arrossisco distogliendo lo sguardo, e scuoto la testa: <No...> dico piano.
Fa un'espressione a dir poco sbigottita.
<Sul sErio?> cerco di non ridere per come ha pronunciato la parola, visto che penso non sia il momento adatto.
<Soobin, stavo letteralmente urlando> calca la parola.
<M-mi dispiace... non so che dire, non ho sentito, si vede che avevo la testa altrove> rispondo.
Lui continua a guardarmi con quella stessa espressione, mettendomi enormemente in imbarazzo.
Ma se ha urlato come ho fatto a non sentire? Ma ha veramente urlato? Cioè, "urlato" mi sembra una parola grossa... o forse sono io che quando ce l'ho attorno perdo la testa?
Yeonjun, cosa mi stai combinando...
<Uhm... quindi cos'è che avete detto?> chiedo a bassa voce, sentendomi ancora più imbarazzato per non aver ascoltato prima, ma ora anche pervaso da un enorme curiosità che sta velocemente iniziando a far salire il livello d'ansia che c'è in me.
I suoi occhi a mandorla, che lo fanno assomigliare incredibilmente ad una volpe, prendono a vagare, come se stesse pensando a cosa rispondermi.
Attendo che trovi le parole o qualsiasi cosa stia cercando nei pali della luce.
Mentre inizio a pensare a quale potrebbe essere la sua risposta, lui inizia a parlare.
Ma non mi risponde come speravo.
<Perché ti interessa così tanto? Ti ho già detto che basta solo che ci stai lontano>.
Sul serio?
Questa volta lo guardo io alla "mi stai prendendo in giro?", ma lui alza le spalle e continua ad andare avanti imperturbato.
Allora, data la mia scarsa intraprendenza, faccio cadere lì il discorso.
Meglio lasciar perdere.
Il silenzio si riappropria dell'atmosfera che ci circonda, quindi sposto la mia attenzione dal ragazzo dai capelli rosa e la rivolgo al cielo, dove le nuvole danno spettacolo di forme così disparate e particolari che mi ci perdo.
Con i raggi del sole che fanno capolino qua e là tra tutto quel bianco, riesco a scorgere un aquilone rosso volteggiare nell'aria, troppo lontano per capire da dove parta il filo che gli impedisce di librarsi indisturbato seguendo la scia del vento.
Finalmente arriviamo in centro, e ci dirigiamo al caffè dove ci eravamo dati appuntamento.
Purtroppo la fame ricomincia a farsi sentire, e con lei anche degli imbarazzanti rumori provenienti dal mio stomaco, che spero con tutto me stesso, non siano abbastanza forti da essere uditi da Yeonjun.
Veniamo accolti da una grande insegna raffigurante una tazza da caffè rosa, con suscritto il nome del bar.
<Beh, entriamo!> suggerisce Yeonjun, e porta il braccio a cingere la mia vita facendomi prendere un mezzo infarto -per la seconda volta questa giornata-, trascinandomi dentro.
Così, la prima cosa che noto è quanto ROSA ci sia dappertutto. Un color confetto ricopre quasi tutto, dai mobili ai quadri ai soprammobili, all'uniforme del cameriere che ci accoglie regalandoci un sorriso. E le poche cose che sono riuscite a scappare da quell'esplosione monocromatica, sono di un bianco crema.
Wow, non ho mai visto un posto come questo in vita mia.
Io, ancora frastornato da quella visione insolita, mi lascio trascinare a un tavolo da Yeonjun, che al contrario mio guarda il tutto come se fosse un bambino ad un luna park.
Il rosa deve piacergli davvero tanto.
Senza accorgermene mi ritrovo seduto ad un tavolino bianco, con Yeonjun che ha preso posto di fronte a me.
🍭🍭🍭
Ecco qua un po' di sana Yeonbin🤗
È un capitolo un po' più corto del solito perché ho dovuto dividere in due l'originale che mi era venuto troppo lungo, spero che per voi vada bene lo stesso❤.
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°•You Have Fixed My Heart°• [Taegyu~♡]
Fanfiction"𝘊𝘩𝘪 𝘢𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘮𝘢𝘪 𝘪𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘯𝘥𝘢𝘵𝘢 𝘮𝘢𝘭𝘦 𝘢𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘢 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰?" •°*~°•*~•°*~°•*~•°*~°•* Che cosa potrebbe succedere se un ragazzo 'sbagliato' n...
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