Epilogo - Peccatori

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Ricordate che questo, nonostante sia l'epilogo, NON è l'ultimo capitolo.
L'ultimo capitolo sarà come una scena post credits che si trova in ogni film Marvel.
(E ovviamente lo troverete subito dopo questo)
Si collegherà ad altri due progetti già usciti della Saga.
Secondo voi a quali?😏

४ ४ ४

Galassia, Nave Asgardiana
in rotta verso la Terra.

Quattro anni erano passati.
Quattro lunghi anni da quella sera sulla Liberty Island.

Su Asgard, la vita stava procedendo tranquillamente, le feste intrattenevano i cittadini, ognuno faceva il proprio lavoro e nulla sembrava poter scalfire quel senso di normalità che si era creato.

E cosa più importante, Loki continuava a fingersi Odino, ingannando tutti.

Almeno fino a quando suo fratello non aveva fatto ritorno nella città d'orata. Thor, dopo aver incontrato Surtur e appreso che ormai la profezia di Ragnarok sarebbe diventata realtà, era accorso su Asgard, per cercare una soluzione.

Ma, arrivato a casa, aveva avuto una bella sorpresa ad accoglierlo. Tutti i cambiamenti e soprattutto quell'enorme -e secondo lui estremamente pacchiana- statua di Loki, gli avevano fatto venire qualche dubbio. Confermato poi dal teatrino che si era ritrovato davanti.

La messa in scena della morte di suo fratello, contro gli Elfi Oscuri e il gran sgomento di Odino, non lo avevano convinto per niente. E così, scoperta tutta la verità, aveva provveduto a sistemare le cose - o a peggiorarle, dipende dai punti di vista.-

Tanti fatti gli erano successi da dopo quella notte a New York. Era tornato ad essere solo Loki, aveva smesso di fingersi Odino, mentre quest'ultimo era asceso nel Valhalla. Lui e Thor avevano scoperto di avere una sorella perduta: Hela, la Dea della Morte, -l'ennesima bugia che il loro padre gli aveva rifilato- Thor aveva perduto il suo martello e poi erano finiti tutti e due su Sakaar.

Un pianeta dimenticato e dalle usanze ambigue, nel quale Loki aveva usato tutte le sue doti da persuasore e seduttore per ingraziarsi il Gran Maestro, colui che governava quel mondo. Ma, ancora una volta, suo fratello era arrivato a rovinare tutto. E così si era ritrovato incastrato in un'improbabile alleanza formata da Thor e chiamata "Revengers", a combattere contro la sua pazza sorella perduta.

Ma di tutte le cose strane che gli erano capitate nella vita, una era imbattibile. E si trattava dei sogni che faceva ogni volta in cui si addormentava. Gli succedeva da quando, quattro anni prima, aveva abbandonato Odino in quella casa di riposo a New York.

Chiudeva gli occhi e appena cadeva tra le braccia di Morfeo, quelle visioni oniriche iniziavano ad invadergli la mente, trasportandolo in una specie di universo parallelo. Sognava una donna, dannatamente bella e determinata. Sognava avventure e mondi mai visti prima, strane creature e importanti battaglie.

Gli sembrava di vivere una seconda vita durante il suo sonno. Ma la cosa che più lo confondeva, era il fatto che sembrasse tutto così reale. Ogni evento che sognava lui riusciva a percepirlo su se stesso, ogni vagheggiamento era come se gli lasciasse addosso una malinconia capace di stringergli il cuore in una morsa letale.

E poi si svegliava, apriva gli occhi e tornava nella realtà, abbandonando la sua psiche e quel mondo fantastico senza il quale ormai non sapeva più stare. Non aveva mai parlato a nessuno di quei suoi sogni, erano un segreto che voleva custodire gelosamente. Un qualcosa che ormai era entrato a far parte della sua vita e senza il quale non avrebbe più potuto resistere.

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