𝙉𝙚𝙫𝙚 𝙞𝙣 𝙖𝙜𝙤𝙨𝙩𝙤 [𝙂𝙤𝙟𝙤 𝙭 𝙍𝙚𝙖𝙙𝙚𝙧]

Capitlo 6

T/N POV:
Arrivammo davanti alla porta. Ovviamente era chiusa a chiave, avevo chiesto ad Akane se per caso ne avesse trovato qualcuna nelle vesti di Levi ma nulla. Avremmo dovuto cercarla per tutta la casa ma Gojo opto per una soluzione breve e indolore. La sfondo con un calcio.
"Siamo sempre su una scena del crimine ma sta volta chiuderò un occhio."

Non stavo più nella pelle cosa ci nascondeva Levi li dentro. Ma allo stesso tempo avevo un ansia assurda.
"Entriamo?" Chiese Gojo
"No rimaniamo sull'uscio per sempre."
Appena entrati ci sembrava una cantina qualsiasi un po' disordinata ma nulla di che.

La situazione non ci convinvincieva affatto e iniziammo a mettere a soqquadro tutto. Avevamo ribaltato ogni cosa ma nulla sembrava una semplice cantina. Gojo si appoggiò un attimo al muro e appena ci mise la schiena contro si senti uno strano rumore.
"Gojo spostati un momento."
"Cosa? Perché?"
"Spostati ho detto."
Mi misi di fronte al muro.
"Che hai da guardare è un muro.."
Ci tirai contro un calcio fortissimo e il muro si ruppe.
"Scusa ma la questione: Siamo su una scena del crimine non si sfondano le porte non vale più?"
"Questa non è una porta è un muro."
"Il concetto è uguale"

Il muro era di un materiale simile a cartongesso. Cominciammo a romperlo finché non lo levammo tutto. Ci si parava davanti un tunnel lunghissimo. Non esitammo ad entrare ovviamente (perché siamo due spericolati del cazzo viva i film horror). Sembrava che stessimo camminando da ore, probabilmente eravamo già fuori dalla proprietà. Avevo un sacco di domande. Cosa ci aspettava alla fine del tunnel ero troppo eccitata! Persa nei pensieri non mi accorsi che Gojo si era fermato.

"Cosa c'e?"
"Non lo senti?"
"Sentire cosa?"
"L'aura maligna che proviene dalla fine di questo tunnel."
Mi concentrai un po' e alla fine la percepì. Era spaventosa non ero più così tanto eccitata e senza accorgermene cominciai a tremare come una foglia.
"Se non te la senti torniamo indietro." Disse Gojo
"No tranquillo sono solamente rimasta turbata da questa aura proseguiamo."

Gojo pov:
Quest'aura è terribile quasi quanto quella di Sakusa. Tutto ciò non mi piace per niente in più se dovessi ingaggiare battaglia dovrei contenermi: uno perché siamo sotto terra due perché c'è T/N con me. La detesto è determinata ad andare avanti ma se si ferisse? Ho deciso appena usciti da qui le insegno almeno le basi del combattimento.

Non mi ero accorto che si fosse fermata e le vado addosso.
"Perché ti fermi?"
"Perché c'è una porta."
Aveva ragione nel buio non si vedeva chiaramente ma c'era una porta blindata che sbarrava il passaggio e al di là si percepiva un aura spaventosa.
"Non ti muovere vado io."
"Non se ne parla mi avvicino con te! Se muori e colpa mia!!"
"A volte non so proprio se lodare il tuo coraggio o tirarti un ceffone cretina che ha fretta di crepare."

Ci avvicinammo con calma. Non c'erano trappole e nessuna maledizione nei paraggi. La porta era blindata e per aprirla purtroppo non bastava un calcio.
"Allora???"
Persi 40 anni di vita.
"Non mi arrivare alle spalle così!!!!"
"Scusa. Allora com'è che questa non la sfondi?"
"Uno perché è blindata. Due perché non sappiamo cosa ci sia dall'altra parte e terzo per questa porta serve una combinazione e penso di sapere dove Levi teneva le sono ."
"Ok allora torniamo indietro."

Tornammo indietro e risalimmo in casa. Attraversammo letteralmente tutta la villa e mi fermai davanti ad una porta.
"Allora ce c'è dietro questa porta?" Chiese
"Questo è il salotto privato lo usava solo in mia presenza o quando era da solo."
"Ok prima di entrare per favore metti questi così non lascieremo impronte e se troviamo qualcosa di interessante lo porteremo ad Akane per analizzarlo."
Mi passo dei guanti di lattice e io li indossai.

Il salotto aveva un enorme vetrata che dava sulle proprietà, era ordinato come me lo ricordavo. C'erano tre librerie stracolme delle poltroncine di pelle e un tavolino in vetro con un sevizio da Tè. Mi mancherà tantissimo chiacchierare e scherzare con lui in questo salottino.
A volte penso che T/N possa leggere nel pensiero perché capì subito come mi sentivo.
"Gojo so che ti chiedo tanto a lavorare con me a questo caso ma se non ti senti ancora pronto possiamo aspettare non abbiamo fretta."
"Tranquilla io voglio farlo! Voglio fare giustizia a Levi e il minimo che possa fare come migliore amico."

T/N POV:
Gojo era palesemente addolorato per la sua perdita e vagare per la villa lo faceva sentire ancora più triste. Mi dispiaceva vederlo così vorrei rassicurarlo dirgli qualcosa ma ho paura di farlo stare ancora peggio non sono brava in queste cose.
"Terra chiama T/N da questa parte." Mi riporto alla realtà
"Un altra stanza segreta?"
"Più o meno"

Gojo sollevò un libro e la libreria si spalancò rivelando una porta che conduceva ad una stanzetta rotonda. Sembrava un tipico ufficio del 1900 molto vintage (Levi mi da delle vibes vintage assurde ahhaha). Al centro era posta una scrivania con una sedia, in un angolo era situato un grammofono e le pareti erano decorare con quadri e cartine geografiche vecchissime e ingiallite.

"Se non mi sbaglio le teneva in uno di questi cassetti... per favore controlla anche in quelli la"
Cominciai a frugare nei cassetti ma non trovai altro che cartoline anch'esse ingiallite con foto in bianco e nero di persone, suoi parenti suppongo, e luoghi magnifici. Visto che non avevo trovato nulla cominciai a sbirciare qualche lettera. Alcune erano semplici saluti altre descrivevano luoghi pazzeschi nel mondo. Potevo girare il mondo invece no sono qui a fare la detective.
"Non è carino farsi i cazzi dei morti."
"Oh scusa non volevo e che non ho trovato nulla e sono stata presa dalla curiosità."
"Tranquilla non penso che possa lamentarsi ormai."

"Tu trovato nulla?"
"No nemmeno io. Che l'abbia buttato?"
"Non so ma potremmo sempre guardarci no?"
"Dove?"
"Nel cestino"
Gojo aveva fatto centro. L'aveva strappato e gettato.
Per fortuna siamo riusciti a ripescare tutti i pezzi ma la scrittura era illeggibile e decidemmo di andare da Akane per farci aiutare.