Capitolo 17

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T/N pov:
La mattina seguente mi recai alla centrale prestissimo. Come prima cosa fini di sistemare gli ultimi fascicoli poi presi un caffè e lo portai ad Akane. Eravamo così tanto prese dal nostro lavoro che di rado avevamo tempo per parlare.

"Buongiorno signorina!" La salutai

"Buongiorno anche a te come mai sei così arzilla sta mattina?"

"No nulla non posso essere felice?"

"Sputa il rospo avanti!" Ridacchio

Le raccontai del mio "appuntamento" con Gojo omettendo la parte del bacio o non mi avrebbe lasciata in pace finché non l'avessi portato all'altare. Diciamo che non funziono comunque a fermare i suoi istinti da shippatrice seriale!

"OMMIODIOCHECARINO!" Disse tutto di un fiato

"Non urlare!"

"Io voglio essere la madrina dei tuoi figli e anche la testimone oh e posso accompagnarti pure all'altare se vuoi."

"Akane placati ok non ho nessuna intenzione di sposarmi con Gojo per carità di Dio!" Prosegui "Tu invece che mi dici."

"Mah la mia vita è circondata da cadaveri mi sa che mi fidanzerò con uno di loro." Rise

La porta si aprì ed entro Gojo con un sacchetto della pasticceria in mano. Mi avvicinai a lui.

"Buongiorno anche a te sei in ritardo! Non che mi aspettassi il contrario, comunque sai che il cibo si condivide?" Dissi e gli strappai il sacchetto di mano e lo apri. All'interno c'erano delle brioche.

"Ma quanto sei ingorda T/N manco mi saluti che subito ti fiondi sul cibo!" Disse un po' offeso

"Il cibo è più importante, bello e buono di te!" Risposi tra un boccone e l'altro. Stavo per addentare di nuovo la brioche quando lui me la strappo di mano. Io non gradi particolarmente questo gesto e cominciammo una specie di litigata perché la rivolevo.

"Eh no signorina non L'avrai indietro se non ti controllo poi tu ingrassi."

"Ridammela subito!" Niente da fare quel bastardo se l'è mangiata.

"Oh si siete proprio carino voglio esserci al matrimonio." Commento Akane con noncuranza. Noi ci girammo e diventammo Rossi come dei peperoni. Si creo un silenzio imbarazzante.

"Bene Akane ci vediamo io e la signorina qui presente abbiamo del lavoro da svolgere."

Uscimmo dal laboratorio e andammo alla macchina.

"Oi T/N perché sta mattina non mi baci eheheh??" Chiese in tono sessuale

"Non ci penso nemmeno brutto pervertito! Piuttosto pensa a come farti perdonare per aver mangiato la mia brioche!"

Per una volta lasciai guidare lui anche se non mi fidavo ma ero stanca e non ne avevo voglia.

Gojo pov:

L'istituto dove stava sua madre distava circa un'oretta da Tokyo. Anche se non dava a vederlo T/n era tesissima come biasimarla dopo tutto quello che le aveva fatto. Arrivammo e parcheggiai l'auto, l'istituto era una grossa struttura bianca con un grande giardino dove alcuni pazienti vestiti tutti con un camice bianco passeggiavano insieme a quello che sembravano infermiere. Citofonammo e ci venne ad aprire una ragazza di giovane età avra avuto più o meno l'età di T/N.

"Buongiorno lei deve essere la signora T/C la stavamo aspettando! Io sono Ayako la supervisore di vostra madre."

"Ehm se non è un problema vorrei che lui mi accompagnasse."

"Certamente ma prima devo registrare i suoi dati."

Una volta registrati i miei dati Ayako ci fece strada per l'istituto. Anche all'interno l'istituto era completamente bianco. C'erano delle stanze o meglio sembravano delle celle dove all'interno erano situati un letto e un comodino. I pazienti erano uno più strano dell'altro e alcuni facevano davvero paura ma come faceva questa ragazza a lavorarci. Continuammo a camminare per qualche minuto quando lei si fermo davanti ad una cella ed estrasse una chiave e una siringa che passo a T/N.

"Dietro questa porta si trova sua madre le chiedo gentilmente se la situazione dovesse degenerare di utilizzare questo sonnifero." poi si rivolse a me "A lei invece chiedo gentilmente di stare qui fuori ad aspettare un individuo etraneo potrebbe alterare il paziente!"

"Ma in realtà io.." cominciai ma fui interrotto da T/N.

"Tranquillo Gojo resta pure qui fuori!"

Detto questo lei scomparì dietro la porta. Ero preoccupato ma se mi aveva detto di starne fuori era tutto a posto. Uscì andai in giardino e mi sedetti comodamente su una panchina. Osservai un po' i pazienti erano molto inquietanti potevo sentire i loro occhi puntati su di me. Beh non potevo dirgli di smettere così cercai di rilassarmi e mi misi a leggere un libro. I minuti sembravano non finire mai io volevo solo andarmene da quel posto perché avevo una bruttissima senzazione. Ad un certo punto avvertì una presenza dietro di me ma non mi girai.

"E' tutto inutile Gojo Satoru... tu e quella detective non ci prenderete mai... morirete entrambi." rise.

Una voce metllica mi sussurò ciò all'orecchio e a quel punto mi girai pronto a difendermi ma non vidi nessuno che mi sia immaginato tutto?

T/N pov:

Avevo detto a Gojo di restare fuori ma mi ero già pentita. Appena entrai vidi che mia madre era seduta sul bordo del letto e osserveva il paesaggio fuori dalla finestra.

"Ciao mamma.. sono io T/N sono venuta a trovarti!"

Lei si girò di scatto e si alzò e quasi mi prese un infarto a vederla. I suoi capelli erano diventati di un bianco sporco, i suoi occhi marroni erano infossati più di quanto mi ricordassi e il suo viso magro quasi anoressico era rovinato dalle rughe. Mi venne spontanea la domanda se mangiasse pagavo un sacco di soldi per la permanenza li ci mancava che non mangiasse! Lei rimase in piedi non disse nulla e poi si risedette e ricominciò ad osservare fuori dalla finestra.

"Mamma sò che non sono mai più venuta a trovarti ma ho bisogno che tu non mi ignori ma che mi risponda." andai dritta al punto "Cosa sai sugli stregoni e sulle maledizioni?"

Ci fu una pausa che sembò durare secoli ma alla fine parlò.

"Ma che cosa stai dicendo tesoro se parli così prenderanno per pazza anche te." disse sorriedendo

"Parla io so che sai qualcosa!"

"Ah T/N tu non sei come Kirari tu sei sempre stata diversa. Tu mi hai rovinato la vita io desideravo tanto ucciderti ma lui aveva detto che se ne sarebbe occupato lui e invece non lo ha ancora fatto!" cominciava a scaldarsi. Si alzò in piedi e lo stesso feci io.

"DIMMI T/N PERCHE SEI ANCORA QUI A DARMI FASTIDIO? VABBE NON IMPORTA ORA CHE SEI QUI LO FARO IO!" fece per tirarmi uno schiaffo ma io le puntai il pugnale alla gola.

𝙉𝙚𝙫𝙚 𝙞𝙣 𝙖𝙜𝙤𝙨𝙩𝙤 [𝙂𝙤𝙟𝙤 𝙭 𝙍𝙚𝙖𝙙𝙚𝙧]Where stories live. Discover now