Tra Le Onde

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( Damon)

Con le cuffie ascoltavo Love Is a bitch - two feet. E nel frattempo mi torturavo le labbra inferiori con la mano sinistra. I miei occhi non riuscivano a staccarsi da lei.

Dopo i primi quaranta minuti di agitazione per una perturbazione riuscì addormentarsi, appoggiando la sua testa involontariamente sul mio braccio. Il ricordo di lei avvinghiata a me, aleggiava ancora nella mia mente e non si era fermato un secondo. Aveva stretto a sé la mia mano, appoggiata vicino al suo cuore, potevo sentirlo battere come un tamburo. In quel momento sentii dentro di me, che volevo proteggerla, che volevo farla sentire al sicuro. I miei occhi si erano tuffati più volte nei suoi nella speranza di calmarla. Poi come per magia, si era addormentata,  abbandonandosi totalmente a me. Era così bella quando dormiva. I miei occhi si fermarono sul suo morbido seno, dove avrei affondato volentieri le mie mani stringendolo a me, era avvolto da quella maglia blu che le stava d'incanto. La scollatura lasciava intravedere le bretelle del reggiseno dove avrei sostato volentieri accarezzando la sua pelle,  prima di farle scivolare dai lati per poi prenderla in un bacio appassionato. Quelle labbra mi chiamavano. Lo potevo sentire chiaramente dentro di me, ero rapito. Sentivo l'eccitazione salire sempre di più, ormai avevo il labbro gonfio, e anche qualcos'altro... Mi alzai silenziosamente, così da non svegliarla, e appoggiando il mio giubbotto dietro la sua testa mi allontanai.

(Elena)

Mi svegliai con le labbra appiccicate a causa della saliva in eccesso che era uscita dalla mia bocca durate il sonnellino improvviso. Alzai il capo, accorgendomi del giubotto di Damon, ma lui non c'era. Asciugai con fazzolettino il tutto ed incominciai a connettere. Quella turbolenza mi aveva destabilizzata, ma Damon era stato veramente un gentiluomo, aveva tenuto la mia mano, e aveva sopportato i miei piagnistei... e adesso il suo giubotto. In quel momento pensai che forse non era solo un bellissimo idiota, c'era altro. Tirai fuori dalla borsa uno specchietto , e trovandomi inpresentabile pensai di andare in bagno. Davanti alla porta trovai Damon con il braccio appoggiato al muro adiacente che parlava in modo seduttivo con una delle hostess. Lo guardai, con occhi interrogativi mentre lui continuava con il suo siparietto.

- Non l'avrei mai detto che una ragazza bella come te, non ha il ragazzo - sorrise guardandomi con i suoi occhi cristallini.

Sicuramente lo faceva apposta.

Entrai in bagno strattonandolo, non so perché, ma fu insitivo. Davanti allo specchio del bagno, iniziai a pensare quanto fosse idiota, e quanto fossi stata ingenua. Avrei dovuto saperlo che un tipo così, sicuramente non era un tipo affidabile come...Matt. E che forse era stato tutto un terribile sbaglio.

Rifrescai il viso e i polsi, e mi incamminai verso il mio posto. Lui nel frattempo si era seduto al suo, e si alzò appena mi vide arrivare e si risedette al mio passaggio.

- Hai dormito bene raggio di sole? - chiese aprendo una rivista

- Perfettamente - risposi con un sorriso forzato

- Certo, mi stavi sognando...per questo sbavavi - rispose con un sorriso

- Idiota! - dissi prendendo la rivista dalle sue mani e tirandogliela in testa

- Hey, ho anche le prove! Hai sbavato su tutto il mio giubbotto! - puntualizzo sorridendo e agitandolo

- Non avevi di meglio da fare invece di guardarmi?! -

- Veramente no... - iniziò a fissarmi e avvicinarsi pericolosamente alle mie labbra, quando all'improvviso la voce della hostess uscì fuori dai microfoni e ci avvisò che stavamo quasi per atterrare. Mi girai dalla parte opposta e dissi

Sognando L'AmoreWhere stories live. Discover now