Capitolo 10

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Lo avevano trovato.

Logan aveva di fronte il ragazzino con i pantaloni fucsia che quasi cinque anni prima aveva picchiato brutalmente insieme a quell'avanzo di galera di Marcus.

Aveva il viso spigoloso, i capelli ricci nascosti sotto un cappellino da baseball e una cicatrice sul sopracciglio che sperò con tutto il cuore non fosse un ricordo di quella maledetta sera.

Stava parlando, stava dicendo qualcosa sul canile; anche Diana parlava e Ryan replicava, ma Logan vedeva solo le loro bocche muoversi.

Non sentiva nulla, solo il battito furioso del suo cuore e un fischio incessante nelle orecchie.

Stava provando a tenere a bada un attacco di panico sempre più imminente, respirando profondamente dal naso e continuando a stritolare la mano di Ryan.

"Ma è sordo?" furono le prime parole che le orecchie di Logan registrarono e provenivano proprio da Tobias.

Sentì il gomito di Ryan nel fianco e i suoi occhi ambrati gli fecero capire con un solo sguardo di sbloccarsi e smetterla di stare lì, imbalsamato come una mummia.

"Toby," lo riprese Diana. "Scusatelo, ogni tanto fa l'antipatico. Mio fratello è gentile solo con gli animali," si rivolse poi a Logan e Ryan.

Toby fece spallucce. "L'umanità mi ha fatto capire in più di un'occasione che non possiamo andare d'accordo. Preferisco di gran lunga gli animali, sorellina," replicò, e Logan poté tranquillamente dare una spiegazione dentro di sé a quella sua risposta così cinica.

Non ha tutti i torti, pensò.

"Scusami," disse il paramedico, trovando chissà dove un briciolo di forza per parlare. "Ma i cani mi mettono ansia."

Toby lo guardò strano. "Allora, credo tu abbia sbagliato posto dove fare volontariato, amico."

Diana alzò gli occhi al cielo. "Oh, Gesù Cristo, Toby!"

Il ragazzo guardò sua sorella con palese finta innocenza negli occhi. "Cosa c'è? Poteva provare con gli centro per gli anziani, anche lì cercano volontari."

Diana quella volta lo guardò davvero malissimo. La ragazza doveva avere sui sedici anni, ma in quel momento sembrò essere lei la maggiore tra i due fratelli.

"In realtà," affermò di colpo Ryan, prendendosi Logan sottobraccio, "l'ho costretto io. A differenza sua, adoro gli animali e volevo qualcuno che mi facesse compagnia."

Toby squadrò dalla testa ai piedi Ryan, poi sulle sue labbra prese forma un piccolo sorriso malizioso. "Ma ti faccio compagnia io volentieri, Ryan."

"Oh, Santa pazienza," mormorò Diana, accarezzando la gattina ancora tra le sue braccia.

Ryan ridacchiò, sembrando divertito. Logan un po' meno.

Avvertì un pizzico di quella che sembrò tanto essere gelosia a tutti gli effetti pungolargli la bocca dello stomaco.

"Oh, scricciolo, ahimè, ho già qualcun'altro a cui sto facendo il filo," rispose Ryan, guardando Logan con la coda dell'occhio.

"Ti sembrerà una frase fatta, ma non sono geloso," replicò Toby, continuando a sorridere.

Il tutto si stava trasformando in un film paranormale.

Logan si era fatto un sacco di film mentali, immaginandosi più volte cosa sarebbe accaduto una volta ritrovato Tobias.

Ma mai si era immaginato quello: Tobias Clark che ci provava con Ryan, in un canile per di più.

Logan (Red Moon Saga 3) Donde viven las historias. Descúbrelo ahora