Capitolo 21

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"Oggi sei così raggiante che hai continuato a sorridere anche quando quel ragazzo ha vomitato nell'ambulanza e hai dovuto pulire."

Logan stava bevendo il terzo caffè annacquato della giornata, guardò Grace e, senza riuscire a trattenersi, allargò il sorriso fino a sentire la pelle delle guance tirare.

Grace sgranò gli occhi. "Sembri uno psicopatico, adesso."
Logan rise. "Sono solo felice."
"L'ho notato. Mi manca solo di vederti saltellare per l'ospedale come un coniglietto."
"Non arriverei a tanto," rispose Logan, buttando il suo bicchiere di caffè vuoto nel cesto della spazzatura.

Grace se lo prese sottobraccio, ormai lo faceva spesso. "Allora, vuoi dire alla tua vecchia amica Grace come mai sei così felice?"
"Vecchia... Non sei tanto più grande di me."
Grace lo guardò, inarcando un sopracciglio all'insù. "Non cambiare discorso."

Logan roteò gli occhi. "E va bene. Dunque, sono felice perché Ryan potrebbe avermi detto di essere innamorato di me e io potrei avergli risposto di essere innamorato di lui."

Grace si bloccò all'improvviso, gli occhi quasi fuori dalle orbite. "Davvero?!" disse a voce alta.
Il paramedico si guardò attorno. "Zitta, non strillare."

Logan si sentiva come un adolescente alla sua prima cotta. Stava vivendo le stesse emozioni che scombussolavamo il petto di un diciassettenne. Non lo aveva vissuto a quell'età, ma stava rimediando sicuramente a ventitré anni.

"Ma è una notizia fantastica! Molto meglio questi sorrisi da psico-innamorato che vedere quel muso lungo e depresso!"

Logan diede una gomitata alla sua collega. "Grazie per avermi dato nuovamente dello psicopatico, Grace."
Grace gli fece un occhiolino. "Ma figurati, Logan, non c'è di che."

•••

Quel pomeriggio, ad accogliere Logan e Ryan appena arrivarono all'Animal's Planet non fu Diana, ma la signora Clark.

"Ragazzi, io non so davvero come ringraziarvi. Mio figlio ha il cuore grandissimo, ma finisce spesso nei guai," si rivolse loro donna, aveva quasi le lacrime agli occhi e a Logan si strinse il cuore in una morsa.

Nonostante avesse aiutato Toby, si sentiva comunque in colpa. Doveva dire la verità, quel peso sul petto non lo sopportava più.

Più o meno la stessa scena successe con il dottor Clark, che appena li vide entrare nell'ambulatorio strinse in un grosso abbraccio sia Logan che Ryan.

Li ringraziò circa centoventi volte e per centoventi volte Logan non si sentì di certo sollevato, ma sempre più appesantito.

I Clark erano delle brave persone e lui stava omettendo a tutti la verità.

Thomas li salutò con un cenno del capo e Ryan, ovviamente, non si fece sfuggire quell'occasione per punzecchiarlo.

"Ehi, Ciclope, quanto sei incazzato da uno a tanto oggi?"
Thomas lo guardò di sottecchi. "Al momento, circa tantissimo."
"Perfetto!" esclamò Ryan. "Forse, dovresti misurarti la pressione."

Thomas lo guardò male e per evitare che si scagliasse su di lui, Logan si tirò il suo ragazzo invadente per un braccio.

"Come sta il cane che ha salvato Toby?" domandò Logan.
Il dottor Clark gli indicò una gabbia in fondo all'ambulatorio e Logan notò subito il muso umido del cane che sbucava dalle sbarre.

Logan (Red Moon Saga 3) Where stories live. Discover now