Spoiler capitolo 15 IRDCG

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Hey! :)

Come state? Anche da voi fa caldissimo?

Io sono spiaggiata sul letto e mi accingo a scrivere un nuovo capitolo dello spin-off su Nick. 

Oggi però, come ogni mercoledì, condividerò con voi un nuovo capitolo de "Il ragazzo dai capelli grigi", intitolato "Lucifero". 

Ho scelto di pubblicare una lettera, scritta da Lucio a Pietro. Francesco (il padre di Lucio) la consegnerà a Pietro durante il prossimo capitolo.

L'estratto fa parte del secondo POV ed è molto, molto lungo!

Spero ne siate felici :)

Ecco a voi!

INIZIO SPOILER

"Caro Pietro,

Mi dispiace per averti fatto aspettare invano per due sere di seguito. Mi dispiace per non averti mai detto dove abito e per aver ommesso tante altre informazioni sul mio conto.

Sono una persona riservata e penso tu te ne sia accorto fin dal nostro primo scambio di battute. Sono socievole e amo la tua compagnia, ma faccio sempre fatica ad aprirmi con gli altri.

È un processo lungo e a tratti doloroso...e pensavo tu avessi già intuito che se ho deciso di raccontanti solo qualche piccolo aneddoto su di me...non è a causa tua, ma delle mie insicurezze.

Ti sei dimostrato sin da subito gentile nei miei confronti e tengo così tanto a quella che io già considero un'amicizia...da essermi sentito più e più volte in debito con te, sia per il tempo che mi hai dedicato che per aver sopportato i miei silenzi, i miei sbalzi d'umore ed i miei sproloqui.

Io e i miei genitori ci siamo trasferiti qui perché durante il nostro precedente soggiorno in un fantastico borgo del centro Italia, io ho dato loro modo di vergognarsi di me al punto da far sentire loro il bisogno di trasferirsi altrove. Motivo per cui, ora, prima di presentare le persone che frequento alla mia famiglia, ci penso due volte.

Non è una cosa contro di te. Tu non hai nulla che non va! Anzi! Sei così spontaneo che stare con te anche solo per cinque minuti, rende le mie giornate meno pesanti.

Se ti ho tenuto alla larga da casa mia e dai miei genitori...è perché lo faccio per loro! I miei genitori sono tutto quello che ho. Mi hanno sempre difeso, capito e protetto ed ai miei occhi, loro due sono così fragili e perfetti che non meritano di soffrire ancora a causa mia.

Gli ho causato tanti dispiaceri, Pietro.

Così tanti che il solo pensiero mi abbatte.

Le ore che passo con te sono una via di fuga.

Un modo per vivere degli attimi di spensieratezza in giornate che altrimenti sarebbero pesanti ed infinite.

Ambientarmi qui si sta rivelando difficile.

Tu sei uno dei pochi volti amici in un mondo che sento spesso ostile.

Forse, in maniera egoista, ti ho voluto "tenere tutto per me" e ho pensato che non condividere con i tuoi amici il nostro tempo o con te ciò che non sai della mia vita, potesse aiutarti ad apprezzarmi meglio.

Me ne vergogno, e ti chiedo scusa, se hai pensato, a causa mia, di essere inadeguato in qualche modo.

Sono io a sentirmi tale.

Per ora tutto ciò che posso dirti su di me è che vivo con i miei genitori. Mio padre insegna filosofia all'Alfieri, lo sai, mia madre invece insegna pianoforte. Io e mio padre ci alterniamo, per non lasciarla mai da sola. Mia madre sta sulla sedia a rotelle da quando ero piccolissimo, a causa di un incidente. Nel periodo in cui sono stato via per il servizio militare, motivo per cui sono sparito per un anno intero, c'era una signora che aiutava mio padre con le faccende domestiche. Una brava donna, a cui mia madre vuole bene.

Io però, quando sono tornato, le ho chiesto di allontanarla, perché non mi sento a mio agio a sapere che degli estranei circolano in casa.

Non sono paranoico, giuro.

Ho solo vissuto dei brutti momenti a causa dei pettegolezzi e delle malelingue.

L'anno che ho trascorso fuori casa ha solo contribuito a farmi chiudere in me stesso.

Magari, un giorno, se avrai la pazienza di essere mio amico, te ne parlerò.

Per ora ti chiedo di accettare le mie scuse, di non mettermi pressioni e passare a casa per fare merenda, uno di questi pomeriggi.

Ti lascio qui il mio numero di telefono, qualora tu volessi anche solo parlare con me dell'ultimo libro che hai comprato o di come immagini siano vestite le ninfe.

Io ti ascolto sempre volentieri, lo sai.

In questi giorni non posso uscire di casa (per mia volontà, eh) o ti raggiungerei a Palazzo Specchi!

Nessuno mi tiene segregato, lo giuro! I miei non sono psicopatici.

Sto solo aspettando che uno dei miei più grandi sogni si realizzi.

Sei un sognatore anche tu, Pietro.

Spero tu possa capirmi.

Ti aspetto per la merenda, uno di questi giorni,

Il tuo amico Lucio

FINE SPOILER

Spero la lettera vi sia piaciuta :)

Fatemi sapere che impressioni vi ha lasciato nei commenti!

Ci vediamo domenica con il nuovo aggiornamento!

Bacini,

Andy

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