Spoiler capitolo 29 IRDCG

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Ciao a tutti! 

Come state?

Io sono super felice, perché dopo due anni in cui sono stata "confinata" nella mia città, finalmente domani prenderò un aereo! :D Motivo per cui sarò assente per circa dieci giorni!

Per farmi perdonare da voi, ho deciso di pubblicare prima lo spoiler e subito dopo il capitolo 29. Spero apprezzerete :)

Ho scelto per voi un pezzo di Lucio, a mio avviso molto, molto interessante! 

Ve lo lascio qui!

INIZIO SPOILER

Lucio's POV

[...]

Tornai a casa imbronciato, e quando mia madre mi vide, capì subito che qualcosa non andava.

Mi seguì fino a camera mia, approfittando del fatto che papà fosse ancora fuori a parlare con il nostro vicino di casa.

-Come è andata?- mi chiese, appoggiandosi allo stipite della porta.

-Male- risposi, levandomi la camicia e tirandola sul letto.

Mi voltai verso la cassettiera e presi una maglietta a caso, poi mi voltai, trovando mia madre ancora lì, ferma sulla soglia.

-La mia crostata è piaciuta?- chiese preoccupata.

-Certo!- sbottai.

-E allora? Cosa non è andato bene?-

-Non sopporto sua madre, che ci sta sempre appiccata!- sbottai -E non sopporto il suo migliore amico! M-mi fa sentire ignorante ed inutile- tirai un pugno alla cassettiera.

Mia madre sgranò gli occhi.

Io mi portai la mano, ora dolorante, al petto.

Non mi arrabbiavo facilmente.

Sì, delle volte ero suscettibile, forse, ma quei gesti...erano più nello stile di mio padre.

-Pietro, fa vedere!- scattò verso di me -Ti sei fatto male?-

Lasciai mi prendesse la mano, mentre io cercavo di non piangere per nessuna ragione.

-Se ti tocco qui senti dolore?- mi chiese, preoccupatissima.

Non risposi, troppo intento a mordermi le labbra, un po' per il fastidio alla mano e un po' per la frustrazione.

-Pietro- sospirò mia madre -Mi vuoi dire che caspita ti succede?- domandò, accarezzandomi il viso.

-Nulla- risposi, cercando i suoi occhi -A-abbiamo del ghiaccio?-

Mia madre annuì preoccupata.

-Cosa diremo a tuo padre?- mi chiese.

-Che mi sono fatto male mentre giocavo a calcio-

-Va bene- sussurrò.

-Non preoccuparti per me, okay?- cercai il suo sguardo.

-Come faccio, Pietro!- esclamò -Sono tua madre! S-se c-c'è qualcosa che ti preoccupa, o ti fa stare male, con me puoi parlarne, tesoro- mi incoraggiò.

Sospirai forte.

-Ti sembro uno stupido altezzoso se ti dico che a volte mi sento troppo..."sveglio" per continuare a passare il mio tempo con i miei amici di sempre? Voglio bene ad ognuno di loro! Sono come fratelli per me, ma i loro unici argomenti sono le ragazze, il calcio e ciò che succede in giro per il quartiere. Quando dico di voler studiare ridono. Loro non hanno grandi aspirazioni. Non leggono mai niente, se non la pagina dello sport sul giornale! Quando parlo con Lucio...è tutto diverso. Lui è colto, tranquillo, elegante. Mi sento più a mio agio...h-ho come l'impressione di star passando il mio tempo...come se ne valesse la pena. L-lui non mi fa mai pesare nulla. Al massimo mi prende in giro, dicendomi che sono suscettibile e ride se la sparo troppo grossa...ma Luca, il suo migliore amico. Lui mi fa sentire come se non valessi nulla. Ha sempre la parola pronta...è informato su tutto ed è gentile anche quando qualcuno gli pesta i piedi! I-io credo di essere geloso d-di cosa hanno lui e Lucio- ammisi -È da stupidi, vero?- le chiesi.

-No- sorrise mia madre -Stai solo crescendo...e ti stai rendendo conto...che questo quartiere, questa casa, questa stanzetta, i tuoi vestiti da ragazzino e persino io e tuo padre...ormai "ti stiamo un po' stretti"- disse, con dispiacere.

-N-non è vero. I-io sto bene qui!- provai.

-Anche quando tuo padre ti costringe a stare in falegnameria?- mi chiese -Anche quando parli dell'ultimo libro che hai letto, e nessuno ne ha mai sentito parlare al di fuori di Lucio? Non sono stupida, Pietro. Vorrei tu avessi l'opportunità di conoscere più persone come te. So che sei sprecato in una città provinciale come questa, ma noi, ora come ora non possiamo permetterci di farti studiare fuori...-

-Io non me ne voglio andare!- la interruppi -V-vorrei solo c-conoscere persone nuove e che papà smettesse di trattarmi come un bambino! Che tutti smettessero di trattarmi c-come se fossi uno sprovveduto-

Mamma mise su un'espressione triste.

-Valeria? Pietro?- sentimmo mio padre chiamarci dal piano di sotto -Dove siete?-

-Vieni, giù. Mettiamo un po' di ghiaccio sulla mano- sussurrò mia madre.

-Non dire nulla a papà, okay?-

Mia madre annuì, poi mi attirò a sé e mi strinse forte.

-Io sarò sempre dalla tua parte, Pietro. Mi hai capito?- disse a bassa voce.

Annuii.

Mia madre sospirò piano, poi mi invitò a seguirla al piano di sotto, ma non prima di essere passata in bagno a prendere una benda per la mia mano.

FINE SPOILER

Bene! Spero lo spoiler vi sia piaciuto!

A tra poco per il capitolo :)

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