part 130

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"Che stronzo..davvero non ho più parole. Con me ha chiuso, che tornasse con lei di nuovo." sta mattina sono incazzata nera, ma proprio nera, con Paulo. Come eravamo rimasti due giorni fa? Ah sì che non avrebbe fatto nulla e non avrebbe incontrato Antonella. Bene, ecco che ieri sera mi dice che sarebbe tornato più tardi dagli allenamenti perché doveva fare dei controlli al ginocchio che gli stava facendo male, io preoccupata -stupida me- chiamo papà per avere notizie e lui mi avverte che Paulo era andato via al solito orario. Antonella aveva messo una storia su Instagram che si trovava a Torino, se due più due fa sempre quattro, era con lei.

E questa mattina gli articoli sul web avevano confermato tutto. Addirittura c'era chi ipotizzava un ritorno di fiamma e una rottura con me "Stavolta fai bene. È stato proprio stupido da parte sua non dirti nulla" mi appoggia Maddalena spostandosi leggermente con il busto dato che era coperta dalla figura di Roberta, al mio fianco. Siamo allo stadium per l'ultima partita e dopo seguirà la festa scudetto - è già scontato che abbiamo vinto-. Non potevo mancare, anche se sono incazzata a bestia. "Lei è qui" non ci metto molto a capire di chi mi stesse parlando Ivana, e infatti quando mi giro alla mia destra, dall'altra parte della tribuna vedo Antonella che prende costo con il suo sorriso smagliante, tutta aggiustata, truccata agita i capelli al vento, sembra sia appena entrata una diva. Sa di certo come fare scena. "Vado a parlarle io.." dice Michela vedendo quanto sia furiosa in questo momento, se venisse da me le inizierei a strappare i capelli quindi meglio se vada qualcun altro. In questo caso Michela visto che erano molto amiche "Non ci posso credere" sussurro io tra me stessa "Dai ale, godiamoci la partita e ignorala" Martina avvolge un braccio dietro la mia schiena e mi riassicura con un sorriso. Chissà se Paulo sapeva che sarebbe venuta?

Triplice fischio da parte dell'arbitro. Si crea un boato enorme nello stadio. Siamo campioni d'Italia anche quest'anno e non vedevamo l'ora di festeggiare tutti insieme. La curva intona i cori d'amore per la juventus, mentre la squadra corre tutta unita sotto di essa e sventolano in alto i pugni in segno di vittoria. "È bellissimo" dice Georgina riprendendo tutto con il cellulare. Giusto, è la prima volta che assiste a una cosa del genere in questo stadio. La capisco, ci sono ogni anno eppure ogni anno è sempre più bello ed emozionante. "Sta venendo Paulo!" mi dice Roberta richiamando la mia attenzione, la guardo non capendo e poi ecco che lo vedo farsi spazio tra la folla sugli spalti della tribuna per arrivare avanti a me con le braccia aperte. In questo momento non mi frega di nulla, lo stringo forte a me come se potessi perderlo da un momento all'altro "Ti amo tantissimo e scusami per ieri. Questo scudetto te lo dedico tutto." mi scende una lacrima. Sono troppo sensibile cavolo. Mi da due baci a stampo veloci, sa che lo aspettano di sotto e per quanto mi piacerebbe averlo qui con me non posso intrattenerlo e vietargli di festeggiare con la sua squadra. Intorno a noi ci guardano tutti, quasi si sono dimenticati che la squadra sia ancora in campo e prestano attenzione su di noi. Ovviamente ne approfittano per chiedere foto e autografi a Paulo ma nessuno si avvicina più di tanto strattonandolo a destra e sinistra.
Cosa più importante, la Cavalieri ci osserva da lontano con un aria furiosa e poi la perdo di vista, sarà andata via.

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Sei bella come un gol al novantesimo. /Paulo Dybala.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora