Part 15

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Arriviamo in hotel più tardi del previsto, abbiamo perso la mappa perciò ci abbiamo impiegato il doppio del tempo cercando di tornare qui. Sarei voluta passare anche in centro, tipo vedere il Colosseo, piazza del popolo,fontana di Trevi e i fori imperiali. Però siamo ancora molto zuppi e non ci sembrava il caso "Non posso credere che tu non mi abbia avvisato" dice Paulo mentre rientriamo nell'hall. "Eri occupato a fare le tue solite battutine,e poi ti sta bene"

"Vuoi che inizi a farti ridere?" alzo le mani al cielo in segno di innocenza e lui annuisce ridendo. Ormai ha scoperto il mio punto debole. "Paulo! Ma dove cavolo eri finito? Perché siete bagnati?-Ti abbiamo cercato e chiamato per due ore" lo riprende Marotta che a quanto pare era seduto su una delle poltroncine della sala "Scusami ho avuto un impegno importante" mi guarda marcando l'ultima parola. "Hai idea del fatto che sei un personaggio famoso e sei uscito senza guardia del corpo in più senza avvisare?" Paulo non risponde ma abbassa lo sguardo, in fondo è colpa mia "Beppe scusa ma è stata colpa mia. Avevo delle urgenze da sbrigare e lui è stato disponibile" Beppe sembra rilassarsi non appena prendo parola, mi adora modestamente. "Va bene.. ma non hai molto tempo e il mister è incazzato nero. Sono le 5:30, alle 6:30 dobbiamo uscire, vai a prepararti" lui annuisce e rivolgendomi un'ultimo sguardo va verso le scale.

Beppe fa la stessa cosa. Ci penso un po' ed effettivamente arrivo alla conclusione di dovermi fare una doccia assolutamente.
Mentre salgo le scale ricordo di dover consegnare i pass ad Agnelli, avrei dovuto entro le cinque veramente, ma non sono poi
cosi in ritardo. Non ho tempo di andare in stanza, lavarmi e fare il tutto quindi vado direttamente nella sua stanza. Arrivo li avanti e busso, aspettando che venga ad aprirmi. Fortuna che la mia borsa non si è bagnata e i pass sono intatti "Alessia..oh" si blocca vedendo le mie condizioni. "Che è successo?"

"Oh tranquillo, scusa se non mi sono presentata prima ma.." mi interrompe "tranquilla,so che eri con Paulo" fa spallucce.

"Fuga romantica?"

"Nono,assolutamente. Davvero noi non.. cioè.. no"

"Rilassati stavo scherzando.. grazie mille per questi, ora va a cambiarti" annuisco e salutandolo vado nella mia stanza.Entro e mi butterei volentieri sul letto ma se lo facessi rischierei di bagnare tutto. Sento il mio telefono vibrare e mi avvicino notando le diverse chiamate perse da mio padre,Gonzalo,Federico e una di Paulo. La più recente. Inserisco la password per richiamarlo ma arriva un messaggio.

Paulo:
"È stato bello ed eccitante, quasi quanto lo sono io per te. Ti manco già vero?" Sorrido, e come mio solito, alzo gli occhi al cielo."Neanche un po'.." mando il messaggiando mentendo.Nel frattempo vado nel box e apro l'acqua calda, ho proprio bisogno di un po' di relax prima di questa sera.
Purtroppo non ho molto tempo a disposizione,anzi ne ho pochissimo, quindi la mia doccia è veramente breve. Torno in camera avvolgendo un'asciugamano intorno al corpo e vedo di nuovo lo schermo del mio telefono illuminarsi. "Non ti credo, piccola bugiarda. Quando sei pronta passa nella mia stanza"
Vuole che vada da lui? Ma perché se non ci vediamo da neanche 30 minuti. "Non so se ne ho voglia. E soprattutto se sarò pronta prima di te, nano" Se prima mi stava antipatico adesso non riesco a credere che siamo diventati amici, o addirittura qualcosa di più. Ci siamo baciati già due volte e la cosa non mi dispiace. "Fidati,ne hai voglia. Ti aspetto"Decido di non rispondere, non sapendo neanche cosa rispondere. Mi avvicino alla mia valigia e cerco qualcosa da indossare questa sera, non fa freddo, alzi fa caldissimo ma non credo indosserò un vestito.Spero che dei pantaloncini di jeans, un top e un paio di stivaletti alti vadano bene. Passo al trucco, ma prima controllo l'orario, ho a disposizione ancora 20 minuti, quindi forse riesco a fare qualcosa di carino, più del solito.

Riesco a finire anche in anticipo, non avendo perso tempo cercando di mettere l'eyeliner sapendo benissimo che non sarei riuscita neanche dopo cinquanta tentativi, ma ho messo un ombretto leggero. Prendo la borsa, il telefono fortunatamente carico, una giacca ed esco. Non ricordo la stanza di Paulo quale sia infatti giro un po' a vuoto cercando il suo nome scritto sulla porta. Finalmente lo trovo. Busso e sento i suoi passi sempre più vicini alla porta. L'immagine che mi si presenta avanti è inspiegabile. Paulo coperto solo da un'asciugamano sotto la vita. Devo resistere dalla tentazione di non saltargli addosso. "Che accoglienza.. cosa c'è?" chiedo cercando di non guardare il suo corpo ma di guardarlo negli occhi. "Niente, mi mancavi, entra" dice come se niente fosse girandosi e andando in direzione della stanza.

Sei bella come un gol al novantesimo. /Paulo Dybala.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora