Part 35

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Il viaggio aereo è stato davvero stressante per via del caldo. L'aria condizionata era accesa ma non mi ha impedito di sudare così tanto, fortuna che sono state solo tre ore e non di più altrimenti non ce la avrei fatta.

Torino oggi sembra una città del sud, da quanto tempo che non trascorrevo un'estate qui? A New York l'estate fa caldo ma è un caldo afoso e secco, qui si respira un'aria fresca.

Chiamo Gonzalo avvertendolo di essere appena atterrata a Torino, in realtà sono atterrata già da 30 minuti ma ho dimenticato di avvisarlo, si è offerto di venire a prendermi e sinceramente non avevo altre soluzioni. Paulo, beh, ho pensato di chiamarlo ma da quel che so Antonella è ancora in città e ho preferito evitare. Martina è andata dai suoi nonni in Calabria e le altre mie amiche stanno ancora svolgendo gli ultimi esami universitari.

Papà è super impegnato ad organizzare la festa scudetto, che ci sarà domani sera.

"Il Pipa era già qui" sento la voce di Gonzalo al mio fianco e quando mi volto è proprio lui. "Ma se ti ho appena scritto?"

"Sono arrivato dieci minuti fa, immaginavo ti fossi scordata di chiamarmi appena atterrata" mi mordo il labbro chiudendo gli occhi, sono davvero così prevedibile?

"Grazie,davvero" lo abbraccio e sento qualche flash dietro di noi, che noia. "Figurati, sai che puoi contare su di me per qualsiasi cosa" annuisco e ci incamminiamo verso l'uscita di Caselle.

"Come va?" mi chiede quando saliamo nella sua Audi nera lucida "Bene,a te?"

"Benissimo. Cosa mi dici di Neymar?"

Aspettavo questa domanda e posso dire di essere contenta che me l'abbia fatta perché la risposta sta a significare che ho superato quello che era il mio piccolo ma grande problema fino a un po' di tempo fa. "Tutto bene, non è successo niente"

Forse dirlo ad alta voce suona in modo diverso da come me lo ero immaginata. Pensavo che dire cosi avrebbe inteso che non sono andata a letto con lui e che non l'ho baciato, una delle due purtroppo non è andata come sarebbe dovuta andare.

Ci siamo baciati.

"Oh per fortuna.. perché" lo interrompo "ci siamo baciati" dico velocemente e lui si gira a guardarmi. "Seria?" annuisco.

Non ce l'ho fatta a tenerlo per me, è un peso. Sono contenta di essermi gettata tutta questa storia alle spalle però adesso mi sto rendendo conto che dopo essermi allontanata da lui i problemi stanno tornando.

Pensavo che non andarci a letto insieme sarebbe stato il mio obiettivo, invece adesso ho sbagliato tutto. Non avrei mai dovuto baciarlo.

"Beh... cosa ne pensi?"

"Che sono una stupida e che se non avessi avuto un'aereo la mattina dopo o se suo figlio non ci avrebbe interrotto sarei andata con lui.."

Sarebbe sicuramente successo, insomma l'atmosfera che si stava creando avrebbe sicuramente portato a questo.

Eravamo sdraiati sul suo letto, sotto le coperte, io, Davi al centro e lui. Abbiamo dormito cosi per quasi tutto il tempo e poi c'è stato il bacio.

"Non è successo però e adesso che sei qui penso che dovresti lasciarti andare con Paulo" lo guardo confusa quando sento il suo nome.

"Dai siete attratti, fate sesso e se vi impegnaste un po' di più riuscireste ad andare oltre" sta decisamente migliorando il suo italiano, il che mi fa sorridere, ma poi ripenso alle sue parole.

"E se non volessimo impegnarci?"

"Dai vorresti dirmi che per te è solo sesso?"

Devo ricordami di non mettermi contro Gonzalo perché lui sarà sempre un passo avanti a me. È proprio furbo.

Sei bella come un gol al novantesimo. /Paulo Dybala.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora