Epilogo

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La serata si prospettava gratificante. Di clienti che ne sarebbero stati a bizzeffe, e ciò avrebbe aumentato, per la fortuna delle ragazze, non di poco i guadagni.
Ma Tessie non era poi così entusiasta. Non aveva la benché minima voglia di affrontare l'intera notte. Non aveva abbastanza forze neanche per reggersi in piedi, figuriamoci per tenere duro durante tutte le ore di lavoro. Uscì fuori dal vicolo in cui si era nascosta per trovare un po' di pace. Il sole le accecò gli occhi per qualche istante, facendola gemere. Camminava barcollando e di sicuro, le alte scarpe con il tacco non l'aiutavano.
La strada era affollata dai soliti individui che popolavano le strade per riuscire ad acquistare il pane e la frutta migliori della giornata. Si guardò attorno, spaesata, dato che non si era neanche accorta delle ore notturne appena passate in cui, di sicuro, non aveva lavorato, viste le tasche vuote, solitamente colme di denaro.
<<Ehi, Tessie!>>si sentì richiamare dall'altro lato della strada.
<<Ma che fai lì? Dai andiamo, il capo vuole vederci!>>alzò la voce per farsi sentire la sua collega.
Ancora con la mente confusa, Tessie camminò verso di lei, pensando più che poté a mantenere l'equilibrio.
Ma quando arrivò nel bel mezzo della strada, un carro che passava a tutta velocità, la colpì in pieno, schiacciandola sotto il suo peso. Delle grida terrorizzate si levarono dalla strada, ma nessuno si avvicinò, troppo spaventati per farlo.
Il silenzio che seguì l'incidente venne rotto da uno struscio, che paralizzò chiunque o lo avesse sentito o stesse assistendo alla scena: la ragazza, sdraiata a terra in una posizione innaturale, mosse un braccio, poi l'altro e infine le gambe. Si tirò in piedi, ricoperta di sangue, con gli occhi vacui, privi di qualsiasi espressione. Eppure, essi si guardavano intorno con sospetto.
<<Tessie...>>pronunciò la ragazza, sua collega, restando immobile a guardarla sorpresa e spaventata, pallida come un lenzuolo.
Le persone che avevano visto al scena si avvicinarono a lei, terribilmente preoccupati. La folla radunata intorno a lei, iniziò però a diramarsi tanto velocemente quanto si era avvicinata, vedendola sbracciare e ringhiare come un animale.
L'unica che si avvicinò, non scoraggiandosi, fu la sua amica.
<<Tessie...stai bene?>>provò ad allungare una mano verso di lei. Questa posò lo sguardo, in cui non si riconosceva più una traccia di umanità, su di lei, facendola fermare sul posto.
Tessie iniziò ad avvicinarsi a lei, continuando a barcollare, ma comunque più velocemente di quanto chiunque altro si sarebbe aspettato. In uno scatto, che aveva ben poco di umano, le saltò addosso, azzannando il collo della giovane, inondandosi la faccia di sangue.
Un grido straziante, si levò nell'aria.



FINE


THE INFECTION Where stories live. Discover now