Capitolo 1

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«Be', mi sembravi in difficoltà, e ti ho aiutato, tutto qui!» Ammetto scuotendo le spalle, guardando altrove, incrociando le braccia al petto, seccato dal suo atteggiamento.

«È da tanto che non ci battiamo in uno scontro... Dai, fatti sotto, avanti, Squall... O hai paura? Combatti!» Sogghigna picchiettando la lama della gunblade sulla sua spalla. I suoi occhi cerulei mi fissano impassibili. All'improvviso nel suo sguardo rivedo il fuoco della vendetta.

«Smettila, non sono qui per scontrarmi con te. Seifer, ascoltami, c'è una cosa che vorrei dirti...» Cerco di prendere tempo, non ho voglia di battermi con lui, non più, vorrei che fossimo amici, eppure un tempo lo eravamo.

«Voglio scontrarmi con te, così stabiliamo chi tra di noi è il più forte!» Esala lanciandosi di corsa verso di me con la gunblade sguainata.

È inutile farlo ragionare, non ho scelta che scontrarmi di nuovo con lui, come ai vecchi tempi.

Il nostro duello inizia tra colpi magici, parate e affondi che riesco a evitare con agilità, mi limito a non ferirlo in modo grave. Lo scontro si protrae a lungo, fuoco contro ghiaccio; lanciamo Blizzaga e Firaga, i nostri colpi magici si fondono annullandosi in un'esplosione.

«Non riesci a fare niente di meglio che graffiarmi e rovinarmi il cappotto? Ti sei rammollito o sbaglio, comandante? Forza, non trattenerti, combattiamo!» Sbraita Seifer con uno sguardo glaciale.

È sempre il solito bellicoso, non è cambiato di una virgola.

«Seifer, te lo ripeto! Non siamo più dei ragazzini, smettila di fare stronzate, basta!» Grido lanciandogli contro una magia Firaga, una sfera di fuoco avvolge Seifer che colpito in pieno dall'esplosione si inginocchia a terra.

Metto fine a questo duello puntandogli la lama della mia gunblade alla gola, lui è inginocchiato.

«Seifer, fine dell'allenamento, hai perso!» Dico digrignando i denti riponendo l'arma.

Il biondo batte i pugni sul terreno, frustrato, e mi guarda negli occhi. Il modo in cui sono incurvate le sue labbra trasmette tutta la sua insoddisfazione.
«Maledizione! Hai vinto ancora una volta!» Ammette irato, rialzandosi in piedi mi sorprende la sua reazione: non mi aggredisce, anzi mi tende la mano, un po' indeciso gliela stringo.

«È stato bello allenarmi con te, cosa volevi dirmi prima?»

Abbasso lo sguardo, scrollando le spalle. «Niente... Non preoccuparti, bene, allora ci si rivede» Lo saluto con un gesto della mano e voltandogli le spalle ripulisco la gunblade riponendola nella fondina.

All'improvviso i ricordi del passato riaffiorano travolgendomi come una tempesta: rimembro quando da piccoli all'orfanotrofio di Edea, io e Seifer litigavamo finendo per azzuffarci.
Duellando con spade di legno.
Eravamo rivali anche se era sempre il biondo a stuzzicarmi.
Eppure, l'unico che riusciva a capirmi, a tranquillizzarmi nelle notti in cui piangevo per la scomparsa di Ellione, era Seifer. Eravamo come fratelli.

Erano bei tempi che non torneranno più...

Sto per andarmene, ma Seifer prontamente mi afferra per un braccio. «Lasciami! Che ti prende?» Chiedo voltando il capo verso di lui incrociando il suo sguardo serio.

«C'è qualcosa che ti turba, non è così? Forza, parla. Ti ascolto!»
Mi sorprende nuovamente il suo atteggiamento, non è più così arrogante anzi sembra gentile, cosa devo fare? Gli devo dire ciò che penso?

«Mi chiedevo se potessimo tornare a essere amici... Come prima che Artemisia prendesse il controllo di te. Ti sei lasciato manipolare da lei» Confesso con enfasi.

Final Fantasy VIII - The SeeD of the TimeWhere stories live. Discover now