Capitolo 81

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Squall Leonhart

Dove sono? Sembra un isola tropicale, mi guardo intorno spaesato. Davanti a miei occhi c'è una piccola città, di cui si intravedono una scuola e un campanile, mentre un'enorme montagna si erge alle sue spalle.

Accanto è presente un'isola più piccola, dove dei ragazzi e i bambini sono intenti a divertirsi. Noto che ci sono una baracca, una casa sull'albero, una grotta e un isolotto dove crescono dagli alberi dei misteriosi frutti a forma di stella.

«Papà!» Urla un bambino dai capelli castani e occhi azzurri, correndo nella mia direzione con un gran sorriso sulle labbra.

il bambino non è solo ma è in compagnia di un ragazzino dai capelli argentati lisci e occhi verdi e una bambina dai capelli rossi e occhi azzurri. «Sora, aspettaci, non correre!» Esala la piccola inseguendo i suoi amici. Il bambino che ho già visto in sogno mi salta in braccio. «Mi sei mancato tanto, papà!»

In questo istante mi sveglio, e alzandomi a sedere, assumo un'espressione confusa. «Dove sono? R-Ragazzi cos'è successo?» Chiedo ancora confuso da quel sogno, mentre vedo Laguna che in lacrime mi abbraccia forte a sé. «Squall! Oh, tesoro, che bello rivederti! Ero così preoccupato per te, mi sei mancato!»

«Anche tu mi sei mancato, papà!» Affermo arrossendo abbozzando un sorriso ricambiando l'abbraccio.

«Vedo che ti sei ripreso, grazie al cielo!» Esclama Lightning con un sorriso. «Direi di riposare e domani ripartiremo per la nostra nuova destinazione, il vulcano Gulgu, è a Nord East da qui.» Afferma la ragazza con un tono affettuoso.

«D'accordo, domani ripartiremo... Oh, per poco dimenticavo, Bartz questo è per te, spero ti piaccia!» Esclamo mentre stò rovistando nel mio zaino da viaggio.

Bartz mi è seduto accanto. «Cosa? Ho sentito bene... È un regalo per me?» Chiede il ragazzo con la voce rotta dall'emozione.

«Sì, volevo darti questo piccolo dono per sdebitarmi di quella volta che mi regalasti la piuma di Boko!» Riferisco mostrandogli un pacco regalo che il castano afferra delicatamente fra le mani.

«Squall ecco io, non so che dire, non dovevi disturbarti!» Esclama scartando il regalo che è un adorabile peluche di Chocobo.

«Oddio, è carinissimo, grazie!» Esclama Bartz abbracciandomi con vivacità, baciandomi sulla guancia.

Sono confuso da quel sogno, chi era quel bambino, era davvero mio figlio? Se ricordo bene quei bambini lo avevano chiamato Sora... «Ehi, Squall tutto bene?» La voce di Bartz mi riporta alla realtà. «Sto bene amico, pensavo al sogno che ho fatto...» Chiarisco guardando il mio compagno che mi guarda con uno sguardo curioso. «Un sogno? Ti ricordi qualcosa?» Noto che intanto tutti mi stanno guardando incuriositi come a dire dai Squall racconta!

«Eh, che dire... Mi trovavo in un posto a me sconosciuto, era un'isola tropicale, e il bambino che mi somigliava in un modo impressionante, è apparso nei miei sogni, l'ho visto di nuovo, stava correndo nella mia direzione inseguito a ruota da un bambino dai capelli lisci e argentati occhi verdi, e una bambina dai capelli rossi e occhi azzurri... Il bambino mi è saltato in braccio chiamandomi papà, e poi mi sono svegliato, chissà cosa significava...» Dichiaro grattandomi la nuca a disagio.

«Credo che quel bambino sia davvero tuo figlio, potrebbe essere che stia mandando dei segnali...» Comunica Lightning con un mezzo sorriso sulle labbra. Arrossisco imbarazzato nel notare che i miei compagni mi guardano e mi sento a disagio sotto i loro sguardi indagatori.

«Lightning, sii più chiara, in che senso che sta inviando dei segnali? Cioè, intendi che mio figlio del futuro non ancora nato, stà cercando di contattarmi attraverso i sogni? Ma è assurdo!» Comunico incrociando le braccia al petto.

Final Fantasy VIII - The SeeD of the TimeWhere stories live. Discover now