Capitolo 4

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Busso alla porta della stanza di Irvine, nessuna risposta, comprendo che non è in camera.
Oggi i miei amici mi stanno evitando. Cosa ho fatto di male? Non capisco!

Prendo il cellulare dalla tasca e contatto Rinoa. «Ciao piccola, dove sei?»

«Oh, scusa Squall, ma adesso sono molto impegnata...» Non mi dà il tempo di chiedere spiegazioni che riattacca.
Deluso, osservo il display del cellulare, mentre il piccolo ciondolo a forma di leone oscilla.

Anche lei mi sta evitando. Non capisco, perché tutti si comportano così? È proprio strano, oggi che è il mio compleanno mi stanno evitando...

E se fossero impegnati a organizzare una festa per me? Ah, ma che vado a pensare... Ognuno ha i suoi impegni. Si saranno dimenticati del mio compleanno, fa niente... Ripongo il cellulare nel taschino del giubbotto.

Annoiato, mi avvio all'uscita del dormitorio, decido di recarmi al centro d'addestramento, ma sento dei passi veloci alle mie spalle, e istintivamente mi volto indietro, resto sorpreso nel trovarmi di fronte Seifer.

«Sei tu, che ci fai qui?»
Aggrotta le sopracciglia, e con nonchalance, scrolla le spalle. «In verità stavo giusto cercando te...» Sorride indisponente.
«Vuoi litigare per caso? Senti sono stanco delle tue cazzate.» Affermo, incrociando le braccia al petto, guardandolo torvo.

Il biondo alza le mani in segno di resa. «Calmati, non sono qui per litigare, tutt'altro...» In un attimo mi afferra per il braccio con forza. «Non opporre resistenza, vieni con me... Gli altri sono molto impegnati... Perciò mi hanno chiesto di farti compagnia.» Dice lasciando la presa.
Sbatto le palpebre un paio di volte, incredulo dal suo gesto. Avrà battuto la testa da qualche parte?

«Stai bene? Non è che hai la febbre, o hai battuto la testa ieri?» Chiedo preoccupato.

Seifer si avvicina la mano alla fronte, scuotendo la testa scoppiando a ridere. «Sto bene, stupido cerca ragazzine!»
In un attimo ci mettiamo a litigare come ai vecchi tempi, insultandoci per poi scoppiare a ridere di gusto, era da anni che non ridevo così tanto, sono contento del suo ritorno al Garden.

«Ah, piuttosto, perché non facciamo una bella partita a Triple Triad nella mia stanza?» Propone con un sorriso.

Forse è davvero cambiato, non sembra più provare odio verso di me e ne sono contento.
«Certo, andiamo!» Rispondo seguendo il ragazzo nella sua camera.

«Ecco qua, quanto tempo che non entravi qui? E pensare che dormivamo insieme... Bei tempi quelli» Dice sedendosi sul letto.

«Seifer, ascoltami, sai già cosa penso di te, ci siamo chiariti quella volta... Perciò, non voglio più incomprensioni fra di noi, intesi?»

Il biondo se ne resta in silenzio, e immobile come se fosse stato colpito dalla magia Medusa.
«Tutto bene?» Dico, sventolando una mano davanti al suo viso.
«Ah, ehi, sto bene! Smettila di guardarmi così.» Risponde tornando di nuovo scontroso.

Dentro di me sto ridendo, forse è vero, vuole apparire come il ragazzo arrogante, scontroso e ribelle, eppure so che non è cattivo.

Prendo dalla tasca il mazzo di carte. «Ehi, allora facciamo questa partita, sì o no?» Borbotto fingendomi offeso.

«Certo, ti sfido con la regola carte scoperte!» Esclama prendendo la tavolozza dal cassetto della scrivania e l'adagia sul letto.
Siamo seduti uno di fronte all'altro, con le gambe incrociate.
Seifer mischia le sue carte. «Ti va un gioco?»
Scrollo le spalle, raccogliendo il mio mazzo. «Aprire. Uno?»

«Sicuro!»

Il tempo trascorre tranquillo, mentre lentamente il sole tramonta. Seifer ha già molte carte in meno, ma ne ha vinte un paio da me. Tutte carte mostro di livello inferiore.
Seifer si stiracchia e sbadiglia. «Adesso basta giocare... È ora!» Dice sghignazzando, e osservando il suo orologio da polso, mentre si gira per mettere via le carte.

«D'accordo, eh, in che senso è ora?» Chiedo grattandomi la nuca.
«Squall, non fare troppe domande, dobbiamo andare in aula magna al secondo piano... C'è una cosa importante da farti vedere, andiamo?»

Annuisco posando il mio mazzo di carte nel raccoglitore. «Cosa devi farmi vedere?» Gli dico incuriosito.
«Dai, non perdiamo tempo, e poi non posso dirti niente!» Esclama facendomi la linguaccia, scherzoso.
Scoppio a ridere e gli do una piccola spinta, e ancora ridendo, usciamo dalla stanza, dirigendoci alla Hall, entriamo nell'ascensore al secondo piano.

All'improvviso percepisco il mio stomaco protestare, emettendo i famosi brontolii. «Ohi, che fame... Ero così preso dal lavoro che ho saltato il pranzo in mensa, accidenti! Se non metto qualcosa sotto i denti svengo!» Borbotto imbarazzato, massaggiando l'addome piatto sotto la maglietta.

Sento un lieve dolore alla testa, Seifer mi ha appena colpito con uno scappellotto!
«Ehi, ma che ti prende?!» Lo guardo protestando confuso, e incazzato per avermi colpito a tradimento.

«Non sai che saltare i pasti fa male? Un consiglio, non farlo più, smettila di perdere tempo, cammina, entra in classe. Sbrigati!» Dice spingendomi all'interno dell'aula magna, non dandomi il tempo di protestare.

È tutto buio, le luci sono spente. «S-Seifer, che sta succedendo?» Inizio ad allarmarmi.

Poi si accendono le luci e vedo vicino alla lavagna: Rinoa, Selphie, Irvine, Zell e Quistis che urlano: «Auguri, buon compleanno, Squall!» Mentre una pioggia di coriandoli mi investe, tutta la classe è addobbata con striscioni.

Resto immobile davanti a quella scena. «R-Ragazzi, i-io non so proprio cosa dire!»

Credevo che si fossero dimenticati del mio compleanno, che mi stessero evitando, invece stavano organizzando una festa a sorpresa per me!

In un attimo i miei compagni, mi circondano di attenzioni. «Scusa se ti abbiamo evitato, ma tu essendo un curiosone, avresti scoperto tutto e non sarebbe stata più una festa a sorpresa! Fortunatamente, Seifer è stato gentile a tenerti occupato, grazie amico!» Esclama Rinoa, rivolgendosi a Seifer che sorride scrollando le spalle.

«Non ho fatto niente di speciale, e comunque, che la festa abbia inizio!» Incita con un sorriso divertito.

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Final Fantasy VIII - The SeeD of the TimeWhere stories live. Discover now