Presentazione ufficiale

712 34 12
                                    

È domenica mattina e ci stiamo preparando per andare a pranzo dai miei genitori

"Come sto amò?" 

Mi domanda Damiano, mi posiziono di fronte a lui 

"Sei bellissimo" 

"Non è che ho esagerato?" 

"No, affatto, stai benissimo vestito così" 

Dico lisciandogli con le mani la camicia che ha indossato 

"E se non ie dovessi piace'?" 

"Dami che sono ora tutte queste insicurezze?" 

"Mi hai detto che tua madre è una severa, puntigliosa, un tipo tosto" 

"Questo prima dell'incidente, ora è cambiata credimi, si è ammorbidita molto" 

"Guardame Arià io nun so il ragazzo perfetto, quello che na madre vorrebbe per sua figlia, piercing, tatuaggi, non me manca niente e m'hai detto che già c'aveva dei pregiudizi su di me" 

"Hai dimenticato i capelli lunghi, scherzi a parte, tu sei perfetto per me e io è te che voglio e comunque quello è solo un contorno, ciò che conta davvero sta qui" 

Dico mettendogli una mano sul cuore e aggiungendo 

"E tu hai un cuore enorme Damiano" 

"Piccoletta mia, tu sai sempre come famme sta bene" 

"Ci provo" 

"No, tu ce riesci sempre" 

"Sono sicura che piacerai a mia madre, come già piaci a mio padre, è vero che lei aveva dei pregiudizi, ma dopo che ci ho parlato e che anche lui le ha detto che sei un bravo ragazzo e che mi ami davvero, ha iniziato a ricredersi e sono certa che dopo averti conosciuto, cambierà totalmente idea su di te" 

"Speriamo, me voglio fidà de te" 

"E fai bene" 

Esclamo con fare sbarazzino strizzandogli l'occhio 

"Ti amo Arianna talmente tanto che a volte me spaventa tutto st'amore che provo per te" 

Afferma con  serietà 

"Oh Dami, vieni qui" 

Lo abbraccio forte e lui mi stringe a sé 

"Scricciolo mio" 

Mi scosto leggermente da lui 

"E comunque ti amo anch'io, ora vogliamo andare? Sei pronto?" 

"Pronto" 

Gli schiocco un bacio sulla bocca, bacio che lui approfondisce regalandomene uno lungo e morbido, vorrei non staccarmi più dalle sue labbra per quanto è bello 

"Tu non puoi fare così ogni volta però" 

Borbotto lamentandomi contrariata 

"Così come?" 

Mi chiede con falsa innocenza 

"Baciarmi fino a farmi dimenticare anche come mi chiamo e dove sono" 

Sorride compiaciuto con quella sua aria strafottente che non sai se vorresti dargli tanti schiaffi o tanti baci 

"Forza andiamo dai" 

"Me so scordato una cosa" 

"Cosa?" 

"De ditte che sei bellissima" 

Perché la vita senza te non può essere perfetta - Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora