Confessione

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Tornati dalla nostra piccola fuga romantica, dobbiamo tornare alla realtà, oggi infatti parleremo con le nostre famiglie. Questa mattina vengo svegliata dai baci di Damiano, apro gli occhi pigramente e mi ritrovo davanti il suo bellissimo viso che amo così tanto, mi sorride dolcemente

“Buongiorno piccoletta” 

“Buongiorno a te amore” 

Continua a baciarmi, sul viso, per arrivare alle mie labbra, dove prima lascia dei teneri baci e poi approfondisce il contatto delle nostre bocche, si abbassa a baciarmi la mandibola, il collo, mi tira su la maglia e bacia il mio ventre per scendere ancora più giù, ma io gli afferro il viso con le mani, bloccandolo 

“Dami, non così, ti voglio dentro di me” 

Mi lancia un’occhiata mentre io mi sfilo la maglietta con cui dormivo

“Ci siamo svegliati esigenti stamattina eh? Se è questo che vuoi, chi sono io per non accontentarti piccola?” 

Riporta il suo viso all’altezza del mio per baciarmi di nuovo, mentre la mano va a stuzzicare i miei seni, prima l’uno e poi l’altro, scende giù e giunge al centro della mia femminilità, quando sente che sono abbastanza pronta per accoglierlo, mi bacia di nuovo profondamente e poi entra dentro di me, porta le nostre mani unite sopra la mia testa, iniziando a spingere

“Dami è bellissimo”

“Tu sei bellissima Arià e me fai impazzì” 

Anche lui mi stava facendo impazzire, muovendosi sempre più veloce 

“Ci sono quasi amore” 

“Pur’io bambolina” 

Chiude gli occhi per godermi il momento ma lui mi costringe a riaprirli

“Guardame Arià” 

"Dispotico"

Esclamo mentre obbedisco al suo ordine 

“Non sai quanto, ma te voglio guardà negli occhi mentre vieni per me” 

E poco dopo lo faccio, esplodendo sotto di lui 

“Dio Damiano!” 

Un paio di ultime spinte e mi segue anche lui imprecando in preda all’orgasmo

“Porca puttana Arianna!”

Per poi accasciarsi addosso a me per riprendere fiato, gli accarezzo i capelli, lui mi guarda di sottecchi e mi sorride 

“Amo svegliarmi in questo modo piccolo” 

“A chi lo dici scricciolo” 

Si sposta da me e io sento immediatamente la mancanza del suo calore 

“Sai ho pensato che ne avessi bisogno per affrontare questa giornata” 

“E avevi ragione, ne avevo davvero bisogno” 

“Beh a dire il vero ne avevo bisogno anch’io” 

Lo guardo stupita 

“Non mi dire che sei nervoso anche tu che non ci credo” 

Nel frattempo si è acceso una sigaretta 

“Un po’ si dai, d’altronde si tratta di dire alle nostre famiglie che ci siamo sposati a Las Vegas, senza di loro” 

“Già, ci rimarranno malissimo cavolo” 

Mi sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio 

Perché la vita senza te non può essere perfetta - Damiano DavidWhere stories live. Discover now