Il mio Superman

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Sono seduta qui che aspetto quando finalmente, lo vedo arrivare, si guarda intorno fino a che i suoi occhi non si posano su di me, li spalanca incredulo, io gli sorrido timidamente, alzandomi a andandogli incontro, allora mi sorride anche lui, un sorriso di quelli che mi tolgono il fiato e so che è felice di vedermi 

“Ari…” 

“Ciao Dami…” 

Mi avvolge tra le sue braccia e io mi stringo a lui come se ne andasse della mia stessa vita, accidenti quanto mi è mancato, lo sapevo già ma ora mi rendo effettivamente conto di quanto e anche se lo so, non posso fare a meno di domandargli 

“Sei felice che sia qui? Di vedermi?” 

Si scosta da me quel tanto che basta per potermi guardare

“Pensi che non possa esserlo?” 

Mi stringo nella spalle 

“Non lo so, credo di si ma sono piombata qui all’improvviso, senza dirti nulla e tu stai lavorando e…” 

“Smettila di farneticare scricciolo, mi hai fatto una bellissima sorpresa e io non so felice che stai qui, de più” 

“Ok” 

Mi abbraccia di nuovo, poi mi prende per mano e mi fa cenno di seguirlo

“Vieni” 

Andiamo nella sua stanza e mi bacia, facendomi capire con i fatti quanto sia contento di vedermi 

“Me dispiace solo che non te potrò dedicare molto tempo Arià” 

“Oh non preoccuparti lo sapevo che sarebbe stato così ma avevo troppa voglia di rivederti mi mancavi davvero tanto e quindi ho fatto questa piccola follia” 

“Non è mica da te Arianna Martinelli, fare certe cose”

“Hai ragione, credo che sia la tua influenza a farmi comportare così, Damiano David” 

“Una pessima influenza direi” 

“Si, davvero pessima” 

Ci mettiamo a ridere, poi tornando serio mi dice 

“E comunque mi mancavi pure tu, Ti amo Arianna” 

“Anch’io ti amo Damiano” 

Ci baciamo di nuovo 

“Senti io ora ho degli impegni, ti direi di venire con me ma ti annoieresti, puoi aspettarmi qui o fare un giro nei dintorni, ma se lo fai mi raccomando eh” 

“Mi piace quando ti preoccupi per me” 

“Sempre amore mio, sempre” 

Dichiara dolcemente

“Comunque credo che resterò qui ad aspettarti, sono appena arrivata e non ho molta voglia di uscire, ti dispiace se approfitto della tua stanza?”

“Poi fa quello che voi Arià, c’è anche la vasca se hai voglia de fatte un bagno, certo me piacerebbe fallo co te” 

“Allora vuol dire che per quello aspetterò quando tornerai”

“Porca zozza Arià, se me lo dici così e guardandomi in questo modo, già non vedo l’ora de tornà, mo me farai sta eccitato tutto il giorno ne sei consapevole si?” 

“Ah smettila sei sempre il solito” 

“Il solito porco” 

E scoppiamo di nuovo a ridere

Perché la vita senza te non può essere perfetta - Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora