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"CONTRARIAMENTE ALLA CREDENZA POPOLARE", SUSCIÒ LILIRA DOPO AVER VIOLATO LA SUPERFICIE, "NON SONO COSÌ BRAVA COME NUOTATORE".
Ha calpestato l'acqua per alcuni istanti, facendo lampeggiare Sirius con un sorriso lassista. Erano stati alla ricerca per due ore, ma senza alcun risultato. Sirio era bloccato a terra e il suo proprietario era limitato alla sua capacità polmonare deprezzante. Ha incolpato il caso particolare della sua lunga partenza dall'acqua. Le ci sono voluti sempre alcuni (beh, più di qualche) momento per riprendere slancio.
Solo un po' più di tempo.
Ma ahimè, la luna piena che faceva capolino dalle nuvole era un ardente promemoria che non avevano tempo. Sirio ha tirato fuori la lingua e ha zampato il terreno.
"Lo so! Ci sto provando, sì? Solo...asprimi per un secondo", Lilura le è rotolata sulla schiena, improvvisamente silenziosa.
Le stelle sembravano carine stasera, ammirava in silenzio. Non aveva più molto tempo per guardare le stelle o il cielo, il che era davvero un peccato completo. Il cielo notturno era una meraviglia a sé stante senza il valore sentimentale che gli aveva attribuito.
Klaus e Lilura si sono incontrati sotto lo stesso cielo magico. L'ha ricordato come se fosse ieri. Soprattutto, Lilura ha ricordato la brezza fresca e l'affascinante Niklaus Mikaelson che avrebbe perso un'opportunità di osservazione delle stelle se ciò significasse che avrebbe potuto fissare Lilura fino alla fine dei tempi.
Woof!
Lilura si è messa a terra prima di guardare il suo cane: "Ci sto!"
Si è tuffata di nuovo in acqua e questa volta Lilura non ha lasciato che la sensazione di affondamento nello stomaco le impedisse di cercare le acque torbide della cascata.
L'acqua non può farti del male. Una piccola voce nel suo subconscio è assicurata. L'acqua non l'ha mai fatto.
Allungò le dita al chiaro di luna. Erano bianchi e webby, due cose raramente associate a Lilura Anthemoessa. Ha armato la testa di lato mentre esaminava il suo corpo.
Già, gli effetti dell'acqua sulla sua pelle erano prevalenti. La sua carnagione bianca pastosa era lentamente tornata alla sua pigmentazione abbronzata. Sentì le zanne all'angolo della bocca quasi accorciarsi. Con un'eccitazione parzialmente contenuta, Lilura tirò un filo di capelli e si rallegrò della sua sana lucentezza. Stava tornando! La sua mente si sentiva più chiara di quanto non avesse fatto negli ultimi quattro giorni. Al suono di forti percosse nell'acqua, Lilura esaminò le dita dei piedi che divennero palmate proprio come le sue dita.
