~Sedicesimo capitolo~

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Scendere dall'aereo è stata un'impresa. È partita qualche spinta e botta e sì, qualche parolaccia ma siamo finalmente fuori dall'aereoporto.

Stiamo aspettando i due o tre taxi che verranno a prendere me, Nate, i Jack, Jess, Sammy, Molly e dei loro amici che parteciperanno al tour.

"Scusa un attimo" mi dice Nate lasciandomi la mano.

Lui va verso Jack G e lo prende da parte.

Dio, autami. E più che altro, aiuta Jack.

"Sarah posso parlarti un attimo?" mi chiede Johnson avvicinandosi a me.

"Ah sì, dimmi tutto" rispondo io, me l'aveva detto ieri che doveva parlarmi.

"Non avete ancora chiarito tu e Jack?" mi chiede lui.

"Non abbiamo affrontato l'argomento ancora, quindi direi di no.." dico io.

Il fatto che prima mi ha preso la mano non credo significhi che abbiamo chiarito, è solo troppo buono quel ragazzo.

"Dovete chiarire" mi dice lui.

"Jack ci pensa spesso a te e a questa di scussione" mi confessa lui.

"Ieri sera ci ho pensato bene anche io e credo che gli parleró, perchè io rivoglio il rapporto di prima, ma non lo so... Non so come comportarmi con lui, ho paura che non torneremo mai come prima" dico io.

Jack mi abbraccia.

"Stai tranquilla, fidati, tornerà tutto come prima se non meglio" mi dice lui.

Non so bene cosa intenda con l'ultima frase ma non gli do molto peso.

É bello avere il sostegno di qualcuno.

"Grazie Jack" dico io dandogli un bacio sulla guancia e ci stacchiamo dall'abbraccio.

"Quando vuoi" mi dice lui sorridendomi.

"Sarah, Jack, sono arrivati i taxi!" ci dice Jess.

Noi quindi prendiamo le nostre valige e come gli altri le posiamo nei taxi.

Fortunatamente io sono nel taxi con Nate, Sammy e Molly.

Sto ancora morendo di sonno, il tragitto in aereo non è durato molto per mia fortuna/sfortuna.

Arriviamo al nostro albergo dopo circa 10 minuti.

Cazzo se è bello. È alto, e questo già mi piace.

Io sono in camera con Jess e Molly, quindi non ci sono problemi.

Il primo show c'é domani e stasera andremo a cena da qualche parte tutti insieme a quanto ho capito. Oggi non ho idea di quello che faremo invece, ma voglio trovare un momento per parlare con Jack il prima possibile.

Cosa mooolto più importante ora, ho sonno.

"Dai sistemiamo dopo, andiamo su dagli altri" dice Molly dopo che entriamo nella stanza.

Dio santo siamo appena entrate, relax babe.

"Jack dice che sono alla 556" dice Jess leggendo sul telefono.

Le camere sono divise su due piani. Gli "ospiti" su questo piano che mi sembra sia il 10° e i ragazzi che parteciperanno al tour sono al piano di sopra.

"Alzati culona" mi dice Jess.

"Stronza" dico io alzandomi e tutte e tre scoppiamo a ridere.

Per la mia gioia prendiamo le scale, ma infondo è un piano solo, ce la farò, spero.

The way||Jack GilinskyWhere stories live. Discover now