~Trentaseiesimo capitolo pt.2~

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Mannaggia a chi ha messo una scala vicino al mio balcone.

Purtroppo le tende sono aperte ed io vedo bene lui come lui vede bene me, e non posso far finta di niente a questo punto.

Molto svogliatamente mi alzo.

Tanto per puntualizzare, ho il ciclo, a questo si devono molte cose.

"È tardi" dico io aprendo la finestra che affaccia su un piccolo balcone.

"Posso entrare?" chiede lui ignorando completamente ciò che ho detto io.

"In teoria no" dico io ma lui sempre ignorando mi oltrepassa e va a sedersi sul mio letto.

"Sai che devo andare a scuola domani?" Chiedo io sedendomi sul letto.

"Che hai che non mi rispondi ai messaggi?" Mi chiede sempre ignorando quel che dico.

"Devi dirmi qualcosa?" Chiede ancora lui.

E lì sbotto interiormente, e non solo..

"Ah io dovrei dirti qualcosa Jack?" Chiedo io alzando leggermente la voce.

"Beh si ti sei comportata in modo strano oggi..." dice lui.

Io mi alzo dal letto.

"Vai Jack" dico io andando vicino alla finestra aprendogliela.

"Ma.." inizia lui.

"Niente ma, pensa bene prima di dire a me che sono strana e se ho qualcosa da dirti, pensa bene alle tue azioni. Torna quando ti sei fatto un esame di coscienza" dico io e la voce ovviamente mi si spezza, spero non lo abbia notato.

Lui non dice niente, a testa bassa si avvicina a me, intanto mi scendono un paio di lacrime perchè io so quel che ha fatto. Probabilmente anche lui sa che io so, e se ne ri va sempre dalla finestra senza dire nulla.

È stato carino a venire veramente qui essendo mezzanotte passata ma non è così facile con me. Lui sa quanto a me dia fastidio Madison, qualsiasi cosa di lei mi urta.

E in questo momento ho paura che me lo stia portando via.

La mattina seguente

Non mi andava di fare già assenza a scuola dato che siamo qui da una settimana così ho deciso di entrare in seconda e, cosa strana, farmela a piedi.

Salto scienze e diciamo che non mi dispiace affatto.

Sto morendo dal sonno dato che non riuscendo inizialmente a dormire mi sono addormentata alle 2:00 circa.

Arrivo giusto cinque minuti prima del suono della campanella e indovina indovinello, chi incontro nel corridoio? Madison!

Si avvicina a me e prova a dirmi qualcosa ma io la fermo subito.

"No Madison guarda non é giornata non mi interessa quello che hai da dire quindi ciao" dico io.

Lei alza gli occhi al cielo e se ne va verso il bagno.

Brava ciao.

I 5 minuti passano in fretta, come tutta la giornata del resto, per fortuna.

Esco dall'istituto e a dividermi dai grandi cancelli c'è solo l'immenso cortile.

Sto con le mie amiche quando vedo Jack parlare con il preside.

Io sono ancora lontana, ma vedo che si stanno salutando.

Lui si sta guardando intorno ed i nostri sguardi si incontrano. Credo che Lucy mi stia parlando ma non la sto proprio ascoltando.

Mi avvicino a lui senza acellerare il passo, anche perchè sembra che le mie amiche non l'abbiamo visto, ma sembra che qualcuno abbia avuto la mia stessa idea.

The way||Jack GilinskyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora