CAPITOLO 1

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"Sono Phoenix Beaumont, il figlio di Stephen," dichiarò l'uomo al di là del cancello di sicurezza.

"Non sapevo che Sir Stephen avesse un figlio," ribatté la guardia sospettosa. "Lei ha un accento americano."

Non era sorprendente, dato che Phoenix era stato tenuto nascosto in Texas durante gli anni della sua adolescenza. Ma era nato in Inghilterra, e aveva avuto sette anni quando era stato portato via dal suo paese.

Ora, a ventiquattro, era un uomo, anche piuttosto facoltoso, pensò lui con profonda soddisfazione, pronto a lasciare il segno sul terreno di suo padre.

"Chiami la casa e controlli," ordinò.

Mentre la guardia di sicurezza eseguiva, usando un cellulare che aveva staccato dalla cintura, lo sguardo di Phoenix vagò sul lungo viale di aceri che conduceva all'immensa casa in cima alla collina che sovrastava la vallata.

Era primavera, e nel luminoso sole del pomeriggio le nuove foglie sugli alberi sfoggiavano un brillante verde lime. L'intera vallata, che costituiva la proprietà principale, era verde... solo il meglio per la seconda famiglia di suo padre.

La casa che in verità, era un piccolo castello, era bianca, così come gli steccati. Tutto era stato mantenuto nelle condizioni originali. E questo naturalmente costava molti soldi. Moltissimi... Il minimo per un uomo che possedeva una grande compagnia di trasporti, compresa una linea aerea privata.

Tutto ciò che lui aveva ricevuto da suo padre erano stati dei biglietti di auguri per il compleanno o per Natale, con ogni probabilità spediti dalla segretaria di turno, e qualche giorno in un albergo di lusso a Las Vegas quando suo padre si trovava lì per affari.

Questo era successo due volte: una volta quando Phoenix aveva dodici anni, e poi, a diciotto. Quella volta, suo padre, in tono indifferente, gli fece una domanda che gli cambiò la vita.

'Cosa intendi fare della tua vita, ragazzo?'

Come se la cosa non riguardasse Stephen Beaumont. Ma con lo stesso tono, Phoenix gli rispose con un'altra domanda.

'Mi stai offrendo un'opportunità?'

Ogni speranza era stata alla fine spazzata via dalla dura risposta.

'Non ci penso neanche. Creati la tua strada, come ho fatto io. Se hai il coraggio di farlo, sarai un uomo degno del mio rispetto.'

Quella sfida aveva consumato l'anima di Phoenix. Suo padre era un plurimilionario venuto dal niente che aveva costruito un impero, ma osservando ora la prova della sua ricchezza, una ricchezza spesa con la seconda moglie e due figlie adottive, Phoenix non poteva nutrire alcun rispetto per lui.

Che razza d'uomo poteva ignorare il figlio naturale e concedere ogni privilegio che il denaro portava ad un paio di ragazze che la seconda moglie aveva voluto e acquistato per lui? Aveva detto anche a loro di crearsi un futuro, una volta compiuti diciotto anni?

La guardia di sicurezza chiuse il telefono, rivolgendo a Phoenix uno sguardo di curiosa partecipazione.

"Non posso farla entrare, signore. Mi hanno detto di mandarla via. Lady Victoria dice che non è benvenuto qui."

Lady Victoria.

Quel titolo gli procurò una fitta allo stomaco. Quella donna era puro veleno... una serpe che aveva reso Stephen Beaumont suo schiavo nel momento stesso in cui aveva messo piede alla Beaumont Company. Victoria Mitchell era stata una giovane e ambiziosa impiegata che era andata a letto con un uomo più vecchio di lei, portandolo via dalla sua legittima famiglia.

DALLA PELLE AL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora