Traccia 27.

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"Sei stata spettacolare nell'esibizione di oggi" dico alla mia amica durante il tragitto per andare in casetta.
"Siamo state" dice lei, prendendomi per braccetto.
"Sinceramente non mi sono sentita benissimo, non ero sicura come le altre assegnazioni" continuo io, rimpensando all'esibizione di qualche ora fa.
"Non eri sicura dell'esibizione o stavi giù per altre questioni?" dice Rea, riferendosi sicuramente alla
discussione avuta con Christian.
"A quanto pare si è dimenticato di come mi ha trattata e tranquillamente mi ha aiutato a sistemarmi il microfono, come se nulla fosse accaduto"
"Benedetta, talvolta si dicono cose senza pensarci , presi dalla rabbia. Tu non ti puoi attaccare a tutto, e se ha fatto quel gesto sicuramente era un segno di scuse. Fai un passo anche tu verso di lui adesso, perché questo che sta succedendo fa ad entrambi male" conclude la mia amica.
"Grazie" dico io per abbracciarla.
Una volta arrivati in casetta, certi entrano dentro a cenare, e altri tra cui me rimangono fuori a fumare. Tolgo le scarpe, per poi rimanere con il giubbotto a fumare. Vengo affiancata da Luigi e a Alex, anche se quest'ultimo non fuma.
"E comunque tutte e due i vostri inediti spaccano" dico accendendo la sigaretta e passando l'accendino a Luigi.
"Ma il tuo inedito tu quando l'hai scritto?" mi domanda Alex.
"Qualche mese fa, poco dopo la maturità" dico io.
Rimaniamo così a parlare tra canzoni, pareri sulla puntante e battute, fin quando tutti e tre decidiamo di andare a mangiare. Una volta preparato la "cena", cioè una piadina, ci sediamo a tavola. Io prendo posto a capotavola, con i due, uno a sinistra e l'altro a destra.
"Serena, puoi chiudere la porta?" chiede Alex alla ragazza, che al contrario la apre per fare arieggiare l'aria.
"Lasciala aperta, che non dobbiamo mangiare con la puzza di cibo". Inizia così una lunga discussione tra i due, che all'inizio stavo ascoltando fin quando non scontro il mio sguardo con il ragazzo seduto dalla parte mia opposta, a capotavola. Per tutto il tempo della discussione fra Alex e Serena, i nostri occhi si guardano, intensamente mai distratti da urla o movimenti attorno a noi. Da una stanza di 20 persone, ne erano rimaste solo due , quattro occhi che si guardavano, da tempo che non succedeva. Fin quando però non vengo distratta da una frase di Alex:
"Stai zitta Serena", a quella frase non carina intervengo io, toccando il braccio al mio amico.
"Calmati, Alex" guardandolo negli occhi.
A quella mia frase, prende il piatto, lo mette nel lavandino e si avvia verso la camera. Intanto io finisco di cenare, per poi andare in camera a cambiarmi.

"Guardi un film con noi?" dice Dario, spuntato dalla mia camera, nel mentre che stavo riposizionando i miei vestiti dentro l'armadio.
"Certo, arrivo subito" concludo io, sistemando la mia camicia nell'appendi abiti.
Finito di sistemare, raggiungo gli altri ragazzi nelle gradinate.
"Che film guardiamo" dico io, sedendomi a gambe incrociate nel mezzo delle gradinate.
"Adesso vediamo" dice Albe, affiancato da Serena, accendendo la tv.
Spente le luci, con solo lo schermo accesso, inizia il film. Dopo neanche mezz'ora dell'inizio del film, sento un corpo affiancarmi così da girare lo sguardo e vedere Christian seduto vicino a me. Faccio così finta di ignorarlo , continuando a guardare il film.
"Mi manchi" mi sussurra all'orecchio il ragazzo, provocando in me mille brividi. A quel sussurro chiudo gli occhi e mi giro verso di lui, guardandolo negli occhi.
"Cosa hai detto?" dico io per infastidirlo.
"Ho detto" inizia a dire per poi avvicinarsi nell'orecchio ulteriormente "Mi manchi" per poi concludere con un bacio nell'orecchio.
A quel gesto,e ormai stanca di rimanere giorni senza parlarci, mi avvicino al suo orecchio per ricambiare il suo gesto.
"Mi manchi" ripeto io, per lasciargli un bacio vicino alle labbra.
"In questo momento  vorrei baciarti, ma ci sono gli altri" continua lui, per poi accarezzarmi la mano.
"Anche io,  ma non si può" lasciandogli un bacio nella mano incrociata alla mia.
Continuiamo con le mani intrecciate a guardare il film.
"Pausa cibo" interrompe Albe il film e dirigendosi insieme agli altri verso la cucina per ricenare una seconda volta. Così rivolgo allo sguardo a Christian:
"Mi accompagni a fumare?"
"Andiamo" dice lui, alzandosi e alzando me.
Ci dirigiamo verso il secondo giardinetto in cui nessuno mai andava se non per ripassare e studiare da solo. Mi siedo, seguita da Christian e mi accendo una sigaretta.
"Comunque è stata veramente una merda tutto questo tempo senza di te" dice lui, stringendosi a se per il freddo.
"Anche per me, ogni volta che incrociavo il tuo sguardo rischiavo di piangere" dico, buttando fuori il fumo. Mi giro verso di lui e lo guardo fisso negli occhi, fin quando non mi prende il braccio e mi attira a se , per poi incollare le sue labbra con le sue.
"Cazzo quanto mi sei mancata" dice lui continuando a baciarmi.
"Zitto" concludo io, per prenderlo dal viso e baciarlo più intensamente.
"Smettila" sussurra a fatica.
"Di fare cosa" sussurro io, per tirargli leggermente i capelli all'indietro.
"Lo sai bene" dice lui, baciandomi la guancia.
"In verità no" iniziando a baciarmi e mordicchiargli il lobo, provocando il lui un piccolo gemito.
A quel suono, però gli chiudo la bocca,
"Ma sei pazzo, non fare questi suoni" dico io, riferendomi alle telecamere e ai quei poveretti che si devono subire queste scene.
"Sei tu che mi provochi" dice lui dietro la mia mano, per poi mordicchiarla, provocando in me del solletico piacevole.
"Fanculo le telecamere, vorrei baciarti in santa pace" dice lui, accarezzandomi il viso.
"Infatti meglio fermarci qua" dico, ricomponendomi.
"No aspetta un'ultimo bacio" mi prega lui.
"Se non fai rumori strani, si" scherza lui, per poi attirarmi verso di lui e ribaciarmi intensamente.
Dal baciarmi le labbra passa a baciarmi il mento e incacando la sua testa nel mio collo e passare per l'orecchio, facendo lo stesso mio gesto. Capendo dove volesse arrivare, lo fermo tenendogli con una leggere stretta i capelli.
"Bastardo" concludo io per poi stampargli un bacio sulle labbra e alzarmi.
"Andiamo a guardare il film" concludo io porgendogli la mano, che lui prende subito senza farselo ripetere due volte.

Tracce.Where stories live. Discover now