Traccia 36.

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"Buongiorno Rudy" dico al mio professore già posizionato nella sedia nella sala Canto.
"Buongiorno Benedetta, come stai?" Mi saluta con un sorriso dietro il plexiglas.
"Abbastanza bene" rispondo io, posizionando il mio zaino per terra affianco alla sedia.
"Questa volta a differenza delle altre volte volevo assegnarti di persona la canzone perché volevo rifarti i complimenti per l'esibizione dell'ultima puntata e voglio rischiare nuovamente. Quindi dato che ho visto che ti piace anche riscrivere delle barre su canzoni che ti diamo, ti assegno una canzone di Lucio Dalla. Sto rischiando tantissimo perché Lucio Dalla è intoccabile, ma mi fido di te e spero tu possa convincermi al massimo. Ascoltiamo la canzone". Senza neanche farmi rispondere fa partire dal computer la canzone.

"Che ne pensi?" mi domanda Rudy dopo avermi fatto ascoltare.
"È un rischio Rudy, un bel guaio. Perché non ci sono possibilità di cavarmela perché o la faccio benissimo o la snaturo. E questa è l'ultima cosa che voglio fare su un pezzo di Lucio Dalla. Ma se credi in me, lo voglio fare" rispondo io con l'ansia che inizia a percorrere tutto il mio corpo.
"Ci credo in te, Benedetta e se te l'ho assegnata e perché credo nelle tue possibilità"
"Grazie mille Rudy"
"Adesso ti lascio a lezione con Antonella, così inizi ad assimilarla"
"Si così stasera inizio a scrivere qualcosa per renderla del tutto mia"
"Ciao Benedetta"
"Arrivederci Rudy"
Dopo qualche minuto arriva Antonella, iniziando così a lavorare sul pezzo.

"Attenta al ritornello, a non stonare. Prendi i fogli e provala stanotte con le tue barre, così domani la proviamo per intero" mi dice la professoressa di canto.
"Perfetto, grazie Antonella" rispondo io per poi dirigermi in sala relax. Noto come non c'è nessuno in sala relax, così prendo dal mini frigo uno yogurt e mi siedo nel tavolo da pranzo. Accendo la base, per poi strappare un foglio da un quaderno e iniziare a scrivere qualcosa. Continuo così per un'oretta intera finché non vedo nell'orologio l'orario: 11:45. Decido così di aspettare qualche altro minuto, correggendo qualche parola nel foglio strappato. Finché non sento un fiato sul collo.
"Ciao" sussurra nel mio orecchio il ragazzo dietro me. Tolgo le cuffie e mi giro per vedere un viso pieno di lentiggini.
"Ciao" rispondo io, lasciandogli un bacio nella guancia.
"Che fai?" domanda lui, sedendosi affianco a me.
"Scrivo qualcosa per il pezzo assegnato da Rudy"
"Difficile?" dice lui, spostando una ciocca dei miei capelli dietro il mio orecchio.
"Canzone intoccabile ma che a quanto pare devo toccare" rispondo io chiudendo gli occhi e godendomi le carezze del ragazzo.
"Posso farti una domanda?" chiede lui
"Dimmi" dico io, aprendo gli occhi e guardando i suoi.
"Cosa siamo noi?" domanda in lui.
"In che senso?" rispondo
"Beh sono successe varie cose, ci siano conosciuti, ci siamo baciati, abbiamo anche litigato per poi fare pace. Un qualcosa siamo."
"Non ti basta essere un qualcosa?"
"Vorrei che fosse più di un qualcosa"
"Vuoi essere il fidanzato di una persona simpatica come me?" scherzo io, avvicinandomi pericolosamente a lui.
"Si" risponde in un sussurro per poi baciarmi nelle labbra.
"Vieni, andiamo a casa" dico io, prendendo velocemente il mi borsone e il foglietto del mio testo della canzone. Prendo per mano il ragazzo e lo trascino fuori dagli studi. Lontani dalla telecamere lo spingo verso di me, avvicinarmi al suo orecchio e sussurrargli:
"Anche io voglio essere la tua ragazza", per poi slegare dal mio collo il  cordoncino viola e metterlo intorno al suo collo.
"Questo è per te" dico
"Vieni qua" dice lui, per prendermi dalla guancia e baciarmi.

Tracce.Where stories live. Discover now