Traccia 73.

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Erano passati tre giorni dalla puntata registrata, e tutti stavano già iniziando a preparare i pezzi da portare per la puntata speciale di Natale.
"Benedetta, dobbiamo andare nelle gradinate" mi avverte Sissi, togliendomi una cuffia dall' orecchio. Dal tavolo in cui stavo lavorando al mio secondo pezzo mi alzo per avviarmi nei cuscini, in cui già erano tutti seduti. Mi siedo nelle estremità, affiancata da Aisha e Mattia.
"Allora ragazzi mi dovete dare la lista dei pezzi che avete scelto da portare in puntata. Ognuno di voi ha  la possibilità di esibirmi tre volte. Un bonus esibizione sarà per l'inedito per quanto riguarda i cantanti" ci avverte Claudia.
"Adesso vi chiamo uno a uno e mi dite cosa portate. Iniziamo da Benedetta"
"Allora io porto un duetto con Sissi, un duetto con Rea, una mia esibizione singola più l'inedito" dico io, guardando verso il grande schermo nero.
"Dimmi i pezzi per favore"
"Con Sissi Doo Wop (That Thing), con Rea Dream A Little Dream of Me, per l'esibizione singola canto AlexanderPlatz, l'inedito Triste Nuvola"
"Ok, invece LDA"
"Io porto un duetto con Rea e Sissi Creep, un duetto con Luigi Changes, un duetto con Beba Crack più l'inedito"
"Ok, invece Sissi"
Andiamo avanti, per almeno quasi una mezz'ora a elencare tutti i pezzi da portare tra qualche giorno.
"Grazie ragazzi. Buona Serata"
Dopo aver salutato ognuno si alza per andare in camera, certi in giardino a fumare mentre io avanzo verso la cucina dove riprendo a studiare nel tavolo. Subito vengo affiancata da Christian che si avvicina a me per lasciarmi un bacio sul collo, a cui sorrido subito.
"Cosa devi cantare con Luca?"
"Mi ha chiesto di scrivere una strofa inedita  su un pezzo di Coez"
"Le hai già scritte?"
"Si, ieri notte mentre tu stavi già russando con il tuo amico" dico io, ridendo verso di lui.
"Posso leggerle?" dice lui
"Sei geloso che canto insieme a Luca?" domando io, avanzando il viso al suo per poi appoggiarlo nel suo petto.
"Dovrei esserlo?"
"Il testo è spinto, ti avverto"
"Come mai è uscito così spinto?"
"Così, è venuto così"
"Hai pensato a me quando l'hai scritto?"
"Smettila Christian" dico distogliendo lo sguardo per l'imbarazzo puntando i miei occhi verso il computer accesso.
"Non ti devi imbarazzare se hai questi pensieri"
"Stai zitto" dico io, mettendo una mano sopra la sua bocca che non smetteva di parlare e imbarazzarmi.
"Fammi leggere"
"No"
"Dai, non dico niente, leggo e basta"
"Devo proprio?"
"Sono il tuo fidanzato, si"
"È la prima volta che lo dici" dico io, guardandolo dritto negli occhi.
"Non guardarmi così e dammi il tuo quadernino"
"Uff, tieni" dandogli il quaderno, che apre in un secondo e inizia a leggere.

Se scrivo di te
Mi escono solo perle
Consumo fogli e penne
Mi sento un sedicenne
Mi prenderei a sberle
Prima di fottere con me
Hai fottuto il mio intelletto
Le tue gambe un nodo al collo strette
Morirò contento
Per te divento astemio
Sei bello che bestemmio
E se la musica non c'è
Magari me la invento
Cigolano le molle del letto
Baby andiamo a tempo
Fino a tremare il pavimento del mio appartamento
L'amore non so cosa si-a
Come un tossico in mezzo alla vi-a
Io volevo fossi mi-o
Ma tu volevi fare solo Si ah

"Ti sei bloccato?" dico al ragazzo con lo sguardo bloccato, da almeno cinque minuti sul foglio scritto dalle mie frasi per il duetto.
Dal mio quaderno distoglie lo sguardo per volgere verso di me, con uno strano sorriso.
"Cosa?"
"Mi piace"
"Grazie" sorrido a mia volta per poi prendere il mio diario dalle sue mani, ritornando a studiare i brani.
"E comunque io non voglio fare solo Si ah" sussurra al mio orecchio per poi lasciarmi un bacio e scappare via. A quel sussurro sorrido ancora di più imbarazzata per poi volgere lo sguardo verso di lui che scappa verso camera sua.

"Esce sicuro una bomba" mi dice Sissi, togliendo dalle mie mani il foglio del testo della canzone.
"Per te è la prima volta che rappi?" chiedo io, accendendomi una sigaretta.
"Come in questa canzone no infatti ho ansia di sbagliare tutto" dice lei girandosi verso di me.
"Sei bravissima, non sbagli poi con questa ci dobbiamo divertire" dico io, ripiegando il testo della canzone rimettendolo nella mia felpa nera.
Parliamo tra di noi, fin quando dalla porta non esce la figura di Luca.
"Beba proviamo il duetto?" dice lui sul ciglio della porta.
"Si" dico io, buttando la sigaretta ed entrando in casetta.
"Che fai?" mi domanda Christian, seduto insieme a Mattia nel tavolo della cucina.
"Luca mi ha chiesto di provare il pezzo di Coez" dico io, dirigendomi verso la stanza delle gradinate.
"Vengo anche io" urla Christian, ricorrendomi provocando una mia risata.
"Parti quando vuoi" dico a LDA, cliccando su play della canzone. Una volta finita la prova entrambi ci giriamo verso la figura di Christian, seduto sulle gradinate ad ascoltare.
"Che dici?" domanda Luca al ragazzo.
"Molto figo" dice lui guardandomi.
"Fratello è fighissimo" dice lui, dandomi un abbraccio e poi un cinque a Lentiggine. Entrambi a quella scena ridiamo per poi sedermi affianco al ballerino, dopo che il cantante corre in cucina.
"Quindi ti piace?" domando io avvicinandomi pericolosamente al suo viso.
"Cosa stai facendo?" dice lui, soffiando sulle mie labbra.
"Secondo te?"
"Mi piace come canti quella strofa"
"Si?"
"Molto" dice lui, soffiando nuovamente sulle mie labbra.
"Christian"
"Benedetta"
"Mi piace quando mi chiami Benedetta e non Beba"
"Preferisco il tuo nome intero"
"Ok"
"Ok"
"Dobbiamo continuare così?"
"Così come?"
"A sussurrarci sulle labbra"
"A me pia-" dice lui, subito interromperlo per attaccare le mie labbra alle sue. A quel gesto incastra le sue mani nei mie capelli e le mie mani nel suo petto.
"Mi erano mancate le tue labbra" dice lui
"Stai zitto" dico io, attaccando nuovamente le mie labbra alle sue in modo più irruente, tanto che la sua presa nei capelli aumenta. La sua mano dai miei capelli passa alla mia felpa che alza leggermente per infilarci la mano e accarezzarmi tutta la schiena per poi salire sul mio collo che tiene saldamente. Allo stesso tempo le mie mani dal petto salgono sul suo collo e nei capelli che tengo tra le dita per portarli all'indietro per osservare al meglio la sua faccia, arrossito con le labbra appena gonfie.
"Cosa?" dice lui, vedendomi osservare il suo viso.
"Meglio fermarci qua" dico, sistemandomi meglio nel cuscino affianco al suo.
"Fanculo le telecamere" dice lui, mettendosi in ordine i capelli, scompigliati per colpa mia.
"Dici che durante le vacanze le spengono?" domando io
"Da quello che ho capito la vigilia di Natale e a Capodanno" dice lui, mettendosi apposto la maglietta bianca.
"Perché questa domanda?" domanda lui con un sorriso girandosi verso di me.
"Così" dico io alzando le spalle.
"Cosa vorresti fare senza telecamere?" mi sussurra lui nell'orecchio, provocando in me un brivido in tutto il mio corpo.
"Tu cosa vorresti fare?" domando a mia volta, girando il mio sguardo verso di lui, e alle sue labbra.
"Ti bacerei in santa pace, senza l'ansia di chi ci guarda" dice lui avvicinando le sue labbra alle mie.
"Christian" sussurro io nelle sue labbra.
"Se ricominciamo non riusciamo poi a staccarci" riprendo a parlare, mettendogli una mano sul petto per fermare la sua figura.
"Lo capisci che solo un tuo tocco mi fa impazzire" dice lui allontanandosi e buttandosi a peso morto nelle gradinate.
"Benedetta, devi andare dalla costumista" mi avverte Albe dalla cucina.
"Vado" dico io, alzandomi dalle gradinate e oltrepassare Christian, lo stesso che mi blocca con una presa sul polso.
"Non mi saluti?" domanda lui, alzandosi dal cuscino.
Mi avvicino pericolosamente a lui per avvicinare le mie labbra al suo collo e poi al suo orecchio a cui lascio un bacio inumidito.
"Ciao"

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