Traccia 44.

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All'affermazione di Antonella, rimango nella sala da sola, fin quando non vengo raggiunta dal mio professore.
"Buongiorno Rudy" dico io, alzandomi dalla sedia e mettendomi composta difronte al plexiglas.
"Buongiorno Benedetta" risponde lui, con una faccia seria che mi fa preoccupare più del solito.
"Allora volevo partire con il farti vedere un video" dice lui, intimandomi di guardare nello schermo dietro alle mie spalle a destra. Giro così lo sguardo verso il televisore, dove poco dopo viene illuminato da un video, in cui durante la pubblicità della puntata, ci sono io con lo sguardo verso il basso e le lacrime negli occhi. Immagini in cui io mi lamento di aver fatto male e stonato l'esibizione. Poco dopo si vede un altro video in cui ci sono io che corro verso camera mia, poco dopo la fine della puntata in cui piango disperata. Finisce il video, e continuo a guardare il televisore con lo schermo nero in preda dall'agitazione. Prende parola Rudy:
"Tu veramente pensi che sia andata male l'esibizione? Tu metti in dubbio quello che ho detto io in puntata?" mi domanda.
Con coraggio e senza cercare di tremare, rispondo.
"Assolutamente no, è che ho stonato e questo era evidente e a me ha dato fastidio perché per tutte le prove non ho mai stonato e ritrovarmi in mezzo a tutto il pubblico a fare una figura così mi ha demoralizzato" rispondo al professore, guardandolo a stento in faccia.
"Vediamo come hai fatto, come dici tu, questa figura di merda" dice lui, facendosi scappare una parolaccia. Così entrambi ci giriamo verso lo schermo in cui appare immediatamente la mia esibizione. Finita l'esibizione mi rigiro verso il mio professore.
"Voglio dirti una cosa: se continui di questo passo, tu al serale non ci arrivi, non tanto per mia volontà ma perché non reggeresti lo stress. Non ti puoi focalizzare su ogni piccola imperfezione. Hai letteralmente stonato una volta sul ritornello, per l'altro è andato più che bene. Quindi ripensaci a questa esibizione e alle mie parole. Perché ripeto se continui così io non ti porto al serale. Io credo in te ma devi iniziare anche tu a crederci. " dice il mio professore, oltre il plexiglas. Nom mi lascia neanche rispondere, che prende le sue cose e lascia la sala. Senza neanche proferire una parola, prendo il mio borsone e mi avvio in casetta, per le assegnazioni.

Arrivo in casetta, appoggiando le mie cose sul letto. Mi butto anche io sul letto, ripensando alle parole di Rudy. Chiudo gli occhi per cercare di non piangere, fin quando non sento una figura sedersi affianco a me. Giro lo sguardo e vedo Alex.
"Tutto ok" chiede lui.
"Si" rispondo io, cercando di sviare il discorso.
"Faccio finta che sia vero" dice lui, rinchiudendomi in un abbraccio. Crollo per la secondo volta in un abbraccio, così da far scivolare le mie lacrime sopra la maglietta bianca del ragazzo. Al sentire dei miei singhiozzi, il ragazzo mi abbraccia più forte.
"Sai che ci sono, quando vuoi parlare" sussurra lui, nell'abbraccio.
" Lo so" dico io, staccandomi dall'abbraccio, per asciugarmi le lacrime con le maniche della mia felpa nera. Veniamo interrotti dalla voce di Maria:
"Ragazzi, andate nelle gradinate"
Ci alziamo dal letto e ci avviamo, per poi sederci nelle gradinate. Inizia con le assegnazioni dei cantanti, dato che i ballerini erano impegnati con la lezione di classico mattutina. Dopo le assegnazioni di Alex, Aisha, Sissi arriva il turno mio.
"Allora Benedetta, Rudy scrive: Questa settimana voglio rischiare ancora una volta. Questa canzone che ti sto assegnando è un testo scritto da Franco Battiato, che consiglio di non toccare ma farlo a modo tuo. Cerca di rispettare la canzone e non rovinarla. Buon lavoro e conto su di te." Dopo aver letto la lettera da parte di Rudy, riprende parola Maria:
"Benedetta, hai idea di che canzone sia?"
"Penso di sì, Alexander Platz vero?"
"Si, brava. Ascoltiamola." Parte così la base della canzone assegnata per la prossima puntata.

Tiro un sospiro ampio, per poi mettermi le mani nei capelli già capendo la difficoltà di questo pezzo e di tutto il lavoro che mi aspetterà questa settimana.
"Tutto ok, Benedetta?" riprende parola Maria.
"Si, si grazie Maria" dico io, con lo sguardo verso terra.
Riprende così le assegnazioni per tutti gli altri cantanti.

"Ok, ci sentiamo dopo per le assegnazioni dei ballerini" ci avverte Maria, dopo aver finito di assegnarci le varie canzoni per la prossima puntata.
Tutti la salutiamo, per poi certi andare fuori a fumare altri per prepararsi per fare le varie lezioni. Al contrario di me, ancora nei miei pensieri, che rimango seduta nelle gradinate fin quando non vengo raggiunta da Aisha.
"Sei preoccupata per il brano" mi domanda lei, sedendosi affianco a me. Giro il mio sguardo, che ancora una volta era per terra, verso di lei, accennando un piccolo sorriso.
"Si, un po'. Oltre ad essere difficile, è carica di significato e devo renderle giustizia."
"Sai che mi sono rivista tutte le tue esibizioni, da quando sei entrata attraverso la sfida. Ti dico la verità, sei bravissima e la cosa più bella sono quello che scrivi. Però sembra che tu non ci creda tanto, e questo peggiora le tue performance. Quindi cerca di credere in te stessa" mi dice lei, rivolgendomi uno sguardo sincero.
"Ha detto la stessa cosa Rudy stamattina quando mi voleva vedere. Però sai a volte è difficile credere in te stessa, quando prima non l'hai mai fatto per altro" continuo io, rigirandomi verso la ragazza.
"Non sono l'unica che ti dice che sei brava. Tutti lo pensano e si vede da come reagiscono ad ogni tua esibizione"
"Grazie Aisha, lo apprezzo veramente tanto" continuo io, per poi finire ad abbracciarla.
"Ma tu adesso dove dormi?" domando alla ragazza, una volta staccate dall'abbraccio.
"Con Elena e Virginia." dice lei.
"Se ti fa piacere, puoi venire nella stanza con me e Rea." chiedo alla ragazza, vedendo il legame che si sta creando con me e vedendo anche le varie volte in cui parlava con Rea.
"Mi farebbe piacere, tanto"
"Allora, andiamo che ti aiuto a spostare la roba in camera nostra" dico io, alzandomi dalle gradinate. Così ci avviamo verso la camera di Aisha, per prendere le sue valigie che per fortuna non aveva ancora disfatto. Una valigia lei, una valigia io insieme alle borse ci avviamo verso la camera mia e di Rea.
Dopo aver sistemato tutta la roba, mi soffermo a guardare la mia camera, con tutte le foto attaccate, insieme al santino di Frah Quintale. Guardò di fianco vedendo il letto della mia amica, insieme a quello appena fatto di Aisha.
"Adesso si ragiona" dico io, provocando una risata ad Aisha.

Tracce.Where stories live. Discover now