2- «Migliori amici»

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Arrivai davanti al locale in una ventina di minuti. Non avevo preso la macchina ma il mezzo pubblico perché la mia intenzione era quella di entrare e iniziare a bere perciò non era il caso di mettermi alla guida sbronzo. Aprii la porta d'ingresso e ad accogliermi fu una musica decisamente rockeggiante. Quel locale mi piaceva soprattutto per quello: passavano canzoni heavy metal, rock, grunge e punk, i miei generi preferiti. 

Buttai lo sguardo qua e là in cerca dei miei amici e li vidi mentre sorseggiavano i loro drink e ridevano. Gli feci un cenno e indirizzarono la visuale verso di me. Mi avvicinai e spostai lo sgabello sedendomici sopra. 

"Kook, sei venuto" - disse il mio amico Yoongi.

"Già, così pare" - dissi rabbuiandomi. Ero nervoso e avevo bisogno decisamente di svago.

"Cristo santo" - esternò Yoongi vedendomi bagnato fradicio.

"Sto attendendo le tue scuse"- disse ad un tratto Taemin visibilmente offeso, o forse faceva finta.

"Le scuse per cosa?" 

"Per il tuo solito comportamento di merda"- esternò Yoongi al posto suo.

Li ignorai e portai lo sguardo verso il bancone, alzai il braccio affinché il barista mi vedesse. Mi prestò attenzione e ordinai: "doppio whisky da questa parte, per favore"

"Ahia, quando Jungkook prende alcolici pesanti vuol dire che c'è qualcosa che non va"

"Sono venuto qui per rilassarmi non per fare una seduta di psicanalisi"- dissi - "e comunque non mi devo scusare di niente Taemin, sono grande abbastanza da decidere per me e se mi va di sbronzarmi lo faccio, non ho bisogno che tu mi dica che bere fa male, già lo so"

"È solo che ogni fine settimana ti inciucci come un asino, ogni volta dobbiamo trasportarti in auto e non riesci nemmeno a camminare. Dico solo, vacci piano con quella roba"

"Sì, papà"- scherzai - "starò attento, ma oggi concedimi roba massiccia perché non voglio pensare a niente"

"Che succede?" - mi domandarono entrambi.

"Niente"

"Kooki per quanto vuoi andare avanti ancora? Eh!? Notiamo da tempo che c'è qualcosa che non va e siamo preoccupati per te, quindi o parli o ti tiriamo fuori le parole con le pinze, anzi, con il whisky"

"E meno male che un attimo prima quasi mi avreste fatto un bel discorso sul proibizionismo" 

Arrivarono i calici e, dopo averli appoggiati sul tavolo, esitai e pensai che forse parlare un po' coi ragazzi mi avrebbe aiutato.

Buttai giù il primo sorso e parlai: "Mia mamma e il mio patrigno non mi pagheranno più l'università"

Mi guardarono stupiti. "E per quale ragione?" - mi domandò Taemin.

"Cazzo ne so, per loro studiare all'Accademia equivale a perdere tempo e vivere nella nullafacenza più totale, inoltre è da diverso tempo che non do esami"

"E perché no? Sei anche bravo e se ben ricordo hai preso anche voti alti"

Scossi la testa e afferrai il bicchiere bevendo un sorso. "Non lo so, ragazzi. È da qualche tempo che mi sento... giù. Il disegno è l'unica cosa che riesce a confortarmi ma di sostenere esami non se ne parla, mi manca la motivazione". Guardai in basso e mi rabbuiai totalmente.

I miei amici si guardarono l'uno con l'altro e capirono che la situazione forse era più grave di quanto pensassero. "Jungkook.... questa cosa te la voglio chiedere"- mi disse uno di loro.

"Vai. Spara"

"Sei depresso?"

Lo guardai e dopo un lungo sospiro pensai alla risposta. "Penso di sì"

From sunset to eternity | TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora