Capitolo 2 "Ma è gay?"

444 36 24
                                    

La mattinata era volata e i ragazzi ora dovevano dividersi per i loro diversi lavoretti.
Namjoon detto Nam, era il più alto dei sei ragazzi, capelli e occhi marroni, il suo corpo era possente, usava l'allenamento per sfogarsi. La sua passione era la lettura. Il suo segno particolare erano le dolci fossette che spuntavano sul suo viso quando sorrideva. Per racimolare un po' di soldi dava ripetizioni di inglese ai ragazzi del primo anno di liceo e capitava anche a ragazzi più giovani.
Yoongi detto Suga, era il più basso del gruppo, capelli e occhi neri,corpo mingherlino. Lui lavorava in un autolavaggio, si occupava del pre lavaggio prima di condurre le macchine in quello automatico per poi aspirarle e pulire gli interni.
Taehyung detto Tae o V, corpo allenato ma non troppo, capelli mossi di un castano chiaro, occhi verdi. Lui lavorava come giardiniere, sistemava le aiuole creando delle piccole opere d'arte.
Seok-jin detto Jin, il secondo più alto, corpo allenato ma anche lui non troppo, capelli e occhi neri. Il suo punto forte erano le labbra carnose e rosee. Lui lavorava come cameriere nel weekend in un piccolo ristorante multietnico.
Hoseok detto Hobi e Jungkook detto JK o Kokkie facevano volantinaggio per diversi locali.

In quel momento stavano distribuendo i volantini per un nuovo negozio di ortofrutta.
JK era vestito con pantaloncini corti e maglia maniche corte arancioni il tutto abbinato ad un cappellino del medesimo colore con un ciuffo verde che doveva farlo sembrare una carota umana.
Hobi invece indossava dei pantaloncini e una maglia maniche corte rossi con un cappellino dello stesso colore con un ciuffo verde, lui doveva sembrare un pomodoro umano.
Avevano indossato tanti di quei costumi con colori e forme diverse che ormai non provavano più il minimo imbarazzo, anzi si divertivano a farsi foto e pubblicarle sui social per divertimento.
Si erano appena scattati una foto mentre facevano finta di mangiarsi a vicenda. JK aveva la bocca aperta e fingeva di mordere la testa di Hobi mentre quest'ultimo fingeva di mordergli il braccio.
Riuscivano ad attirare facilmente l'attenzione dei passanti per la loro bellezza unita alla loro simpatia.
JK era il più alto dei due, capelli corvini, occhi di un marrone scuro tendente al nero, corpo muscoloso, piercing sul sopracciglio sinistro e un tatuaggio che partiva dalla mano destra e arrivava fino al collo circondandolo, era un filo spinato. Rappresentava il mondo esterno che tentava di soffocarlo con le difficoltà che gli presentava. Lo aveva fatto partire dalla mano per ricordarsi che anche se a volte si sentiva soffocare lui aveva il suo destino tra le mani e poteva allentare la presa con il suo coraggio e la sua determinazione.
Hobi occhi marroni, capelli castani, ma essendo amante delle tinte poteva cambiare colore in un attimo.
Il suo corpo era meno allenato rispetto a quello di JK, si allenava il minimo indispensabile per non ingrassare, non era fanatico come l'amico che amava sudare come un maiale con tutto l'allevamento che faceva.
In quel momento la piazza era abbastanza deserta, avevano deciso di approfittarne sedendosi su una panchina, per loro fortuna era coperta dall'ombra dell'albero posto dietro di essa.
Stare sotto al sole cocente non era il massimo e si stavano sciogliendo.

"Hobi vorrei tanto un gelato rinfrescante". Disse JK asciugandosi la fronte con un lembo della maglia.

" A chi lo dici. Comunque siamo due deficienti". Disse sventolandosi il pacco di volantini sul viso per cercare un po' di refrigerio.

"Sarà il caldo che non mi fa connettere ma non capisco la tua frase". Disse ridendo e imitandolo sventolando il suo pacco di volantini sul suo volto.

"Si scusami non mi sono espresso bene. Siamo due deficienti perché non abbiamo chiesto l'orientamento del cugino manzo". Disse maliziosamente Hobi dando una leggera pacca sul braccio di JK.

"Cavoli hai ragione, se fosse etero abbiamo perso ancora prima di iniziare. Ma ora che ci penso non sappiamo nemmeno il nome". Disse JK sospirando.

"Ahahha sottovaluti le mie abilità. Prima di uscire dal bar ho stritolato il braccio di Yoongi per obbligarlo a dirmi nome e cognome per iniziare a stalkerarlo. Infine è solo per sicurezza, dobbiamo convivere una settimana insieme. È essenziale informarsi.". Disse con un tono perverso ammiccando.

"Le tue abilità a volte mi spaventano. Ma ora andiamo a spulciare su Instagram. Dobbiamo farci una cultura manzoniana". Disse invitando Hobi a digitare il nome sul social.

"Park Jimin".
Mentre visionavano le varie foto pubblicate la temperatura si stava decisamente elevando e non era solo il caldo la causa.
Quella visione era qualcosa di indescrivibile, capelli biondi, occhi azzurri e un corpo che sembrava fosse stato disegnato. Non c'erano foto particolarmente provocanti perché Yoongi aveva detto che comunque era un ragazzo abbastanza timido. Quel sorriso però era decisamente illegale. Riusciva ad abbagliare anche rinchiuso in una semplice foto, i suoi occhi si chiudevano in due mezze lune, così graziose da far perdere la testa.
I due ragazzi si svegliarono dallo stato di trance quando sentirono le voci che avevano iniziato a riempire la piazza, dovevano accantonare i bollori e riprendere a lavorare.

Il Settimo (Jikook)Where stories live. Discover now