Capitolo 9 "La sfida"

424 33 22
                                    

Piano piano stavano avanzando più in profondità andando a largo.
Con la coda dell'occhio psico osservò il corvino a poca distanza da lui.
La scena a cui stava assistendo lo stava decisamente accaldando.

Jk aveva sentito il suo sguardo addosso ed era l'occasione giusta per divertirsi un po'.
Mise entrambi le mani in acqua raccogliendo un po' di essa, la portò sui capelli bagnandoli e portandoli all'indietro, in una mossa molto lenta e sensuale.
Ripeté l'azione un'altra volta e con la scusa di abituare il corpo alla temperatura dell'acqua, iniziò a bagnarsi tutto il corpo, soffermandosi sul petto, sugli addominali e sul suo tatuaggio.
Continuava a sentire lo sguardo di Jimin addosso e ne fu molto soddisfatto.
A Jimin iniziava a mancare il fiato, deglutì a fatica la saliva che aveva accumulato in gola.
E avanzò di qualche passo per nascondere il risveglio che stava avendo nel mezzo.
Jk pensava di averlo in pugno ormai, ma se lui sapeva giocare lo sapeva fare anche psico, e forse meglio.
Infatti ora era il suo turno di giocare.
Gli diede le spalle e immerse il suo corpo nell'acqua totalmente.
Riemerse poco dopo sgrondante d'acqua, si portò indietro i capelli più volte.
Colpito e affondato.
JK lo stava divorando con gli occhi, lui tutto bagnato, con l'acqua che scendeva lentamente lungo la schiena per poi fermarsi sull'elastico del costume che racchiudeva quella pesca  perfetta ancora più evidente, ora il costume era così aderente da fargli da seconda pelle.

Erano uguali, due provocatori, amavano giocare con il fuoco anche a costo di scottarsi.

Jimin ottenuto il suo intento si girò molto lentamente notando di avere ancora il suo sguardo addosso.

-Caro biscottino. Non puoi vincere nel gioco della seduzione con me che sono il re-. Pensò Jimin.

Dio mio, JK non poteva lasciarsi afferrare così facilmente, doveva avere lui il controllo. Doveva distrarsi, ecco perché interruppe quel gioco di sguardi.

"Allora sai già in cosa consiste il gioco, quindi iniziamo". Disse con un tono infastidito per non cedere alla tentazione di prenderlo lì in acqua e iniziare un ben altro gioco.

"Ok". Disse ghignando sapendo di averlo irritato a dovere.

A poca distanza uno di fronte all'altro presero un bel respiro per poi immergersi completamente.

Pochi attimi dopo però Jimin schizzò fuori dall'acqua urlando alzando la gamba destra per capire cos'era successo.

JK sentendo l'urlo di Jimin emerse anche lui vedendo l'altro imprecare mentre si massaggiava la gamba.

"Ma che cazzo stai facendo?". Chiese cercando di non ridere per la scena che aveva davanti. Una versione di Jimin adirato che aveva gli occhi quasi al di fuori dalle orbite.

"Qualcosa mi ha punto?". Disse irritato per il male e perché aveva davanti Jk con le guance gonfie mentre cercava di trattenere le risate.

Jk si avvicinò per vedere la sua gamba.

"Fammi vedere. Sicuramente è stata una medusa". Disse ormai a pochi centimetri da lui.

Jimin alzò la gamba per mostrargliela ma per non perdere l'equilibrio appoggiò una mano sulla spalla del corvino che rimase sorpreso da quel gesto.

"Sali sulle mie spalle che ti porto a riva. Nello zaino ho una crema apposta". Disse inchinandosi davanti a lui di spalle.

"No, ce la faccio a camminare". Disse sbuffando, aveva male e non sapeva quanto riusciva effettivamente a camminare.

"Smettila di fare il marmocchio capriccioso e sali". Disse autoritario.

Sbuffò ancora ma salì sulle sue spalle per poi essere portato a riva.
Lo fece sedere sull'asciugamano, al momento erano da soli, gli altri erano andati tutti assieme a fare una passeggiata lì nelle vicinanze.

"Che sia chiaro non hai vinto". Disse Jimin guardandolo leggermente imbarazzato per essere stato portato sulle spalle da lui.
Quel contatto gli aveva procurato dei brividi lungo la schiena.

"Allora facciamo così, io non ho vinto ma tu sei in debito con me". Disse lui ghignando andando a prendere la crema che aveva nello zaino.

"Altro che altruista, tu sei un ricattatore". Disse Jimin infastidito.

"No, io sono affarista, colgo le occasioni. Adesso stai fermo che ti metto la crema marmocchio". Disse ridendo aprendo il tubetto mettendone un po' sul palmo della mano.

"Non sono un marmocchio. Tu invece sei uno stronzo non un affarista". Disse mugnugnando per colpa del contatto della crema con la sua puntura.

"Lo stronzo però ti ha portato a riva e ti ha spalmato la crema". Disse sedendosi sull'asciugamano vicino a lui.

"Si certo ma mi hai anche detto che sono in debito con lui". Disse guardandolo negli occhi puntandogli il dito come per minacciarlo.

"Dettagli". Si limitò a dire ridendo.

Jimin non fece ora ad aggiungere altro che arrivarono tutti quanti preoccupanti quando notarono la sua gamba infiammata.

"Chim cosa ti è successo?". Chiese Yoogi con un tono preoccupato.

"Tranquillo mi ha punto una medusa ma JK mi ha già messo la crema apposta". Disse sorridendo tranquillizzandolo.

"L'infermiere JK si è approfittato di te?". Disse Hobi ridendo.

"Oh sì Hobi, ho avuto il piacere di toccare il pasticcino". Disse maliziosamente guardando Hobi provocandolo.
Lui gli aveva spalmato la crema si era seduto sul suo culo. Non gli era andata ancora giù la cosa, era una piccola vendetta.

"Cosa?". Disse Yoongi guardando prima JK e poi suo cugino.

"Mi ha solo portato in spalla fino a riva. Non ha fatto altro". Disse guardando storto JK che stava ridendo per lo sguardo infastidito di Hobi.

Loro due si volevano bene ma la condivisione di una preda non era contemplata. In quel campo si sarebbero sfidati per ottenere la vittoria.

Gli altri si misero a ridere per tutta la vicenda.
Drammi e piccole avventure, ed era solo il primo giorno di spiaggia.

Il Settimo (Jikook)Where stories live. Discover now