XV

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"Oddio." Harry quasi cade dalle scale quando scende correndo a piedi scalzi e dei pantaloni tropo lunghi.

"Harry!" Louis sente un tonfo nella pancia quando lo vede sbilanciarsi in avanti "Ti ammazzerò prima che possa farlo tu da solo, se la continui così." 

"La cameretta ancora non è pronta, fra tipo cinque ore dobbiamo essere in ospedale e quando Noelle nascerà non avrà nemmeno una maledetta stanza in cui dormire." si siede per terra, ai piedi delle scale e piange mettendosi i palmi aperti sul viso "Mi odierà, mia figlia mi odia già e ancora non è nata."

Louis sospira, a tratti divertito, e si siede al suo fianco. Allunga il braccio destro e avvolge il suo corpo trepidante e scosso dai singhiozzi contro il suo. 

"Nostra figlia non ti odierà, Harry." gli lascia un delicato bacio sulla testa "Se la stanza non sarà pronta dormirà con noi e ci vorrà ancora più bene."

"Grazie Lou." tira su con il naso "Non so che farei senza di te." si sistema sulla sua spalla, piegando le ginocchia contro il petto.

"Te la caveresti lo stesso, perché tu sei Harry fottuto Styles." 

"Linguaggio!" urla scandalizzato, tirandogli un leggero schiaffo contro il petto coperto da una sottile camicia di lino "Ma ti amo così tanto." sorride adorante, avvicinandosi per baciarlo con passione. 

"Adesso alziamoci." esclama esaltato, saltando in piedi e marciando sopra le scale.

"Dove stai andando adesso?" si spolvera le ginocchia, guardandolo correre sul soppalco "Fai piano."

"Ovviamente sto facendo la valigia, hai dimenticato che dobbiamo andare in ospedale?" lo guarda dall'alto con uno sguardo indagatore "Te l'ho detto prima, non mi stavi ascoltando?" si gira di scatto scomparendo nella loro camera.

"L'abbiamo già fatto tipo..." guarda le dita come se stesse contando "Due settimane fa." 

"Il tempo è cambiato, devo rifarla." urla contento.

Louis sospira rassegnato e si dirige in cucina per prepararsi la colazione, ma si blocca quando ricorda che Harry non può mangiare e probabilmente lo ammazzerebbe se lo trovasse anche solo a guardare affamato il frigo chiuso.

Sarà una lunga giornata. 

-

Sta andando tutto troppo veloce. È tutto troppo, maledettamente, veloce. 

Questa mattina era a ridere e scherzare con Harry e ora il suo ragazzo è chiuso in sala operatoria da non sa nemmeno lui quanto. 

"Amico, andrà tutto bene." Zayn lo spinge scherzosamente, cercando di alleggerire la tensione soffocante che sta appestando quella minuscola sala d'attesa. 

Louis si guarda intorno: è sera tardi, molto tardi, e nessuno si aggira in quell'ospedale, nemmeno un'infermiera. Liam lo hanno ormai dato per disperso, è uscito per andare a prendere alla stazione Gemma e la madre di Harry, ma non torna più. La sua famiglia è chi sa dove a comprare stupidi pupazzi eccentrici e lui è solo a mangiarsi le mani.

"Non so se sono pronto." sussurra, dimenticandosi quasi della presenza dell'altro.

"Non farmi ridere." si butta contro quella stupida sedia di plastica "Il tuo sogno di una vita è essere padre, non prendi in giro nessuno con queste paranoie inventate." infila una mano in tasca e si rigira l'accendino grigio fra le dita. Non vuole che il primo odore che senta quella bambina e il fumo attaccato ai suoi vestiti, ma ha davvero bisogno di una sigaretta.

"Sarò padre." fissa il vuoto, la schiena ricurva in avanti e gli avanbracci poggiati sulle ginocchia scoperte.

Un urlo spezza la tranquillità che si era finalmente creata e nello stesso tempo le porte della stana si spalancano mostrando, con una teatrale entrata, tutta la loro famiglia.

"Penso che tu lo sia ufficialmente." Zayn gli tira una gomitata per farlo alzare e il liscio, con le gambe tremanti, volge lo sguardo verso il corridoio nel quale ha visto il suo ragazzo scomparire tempo prima. 

"Dov'è mio figlio?" Anne gli si avvicina con passo svelto "Dal vivo sei ancora più affascinante." gli prende il mento fra le dita per squadrarlo bene.

"Signor Tomlinson." un infermiere si toglie la cuffietta trasparente e la butta nel secchio al suo fianco. 

Louis vorrebbe piangere e forse lo sta già facendo. Quello era l'urlo di sua figlia e se non gliela metteranno fra le braccia in meno di dieci secondi, sente che potrebbe radere al suolo questo ospedale. 

"Sua figlia è nata." gli mostra un sorriso smagliante. Gli afferra il gomito e lo strascina verso la stanza in cui Harry sta riposando, non vedendolo abbastanza reattivo da comprendere le sue parole. 

Il liscio socchiude le palpebre alla vista del suo ragazzo addormentato e vorrebbe tanto avvicinarsi per baciarlo e ringraziarlo di essere una creatura così spettacolare per aver aver dato alla luce il suo più grande amore.

"Vi lascio soli." il ragazzo chiude la stanza e si dirige verso il restante della famiglia per assicurare loro che tra pochi minuti potranno vedere la nuova componente con i loro occhi.

"Hey." la voce di Louis trema, mentre con passo insicuro si avvicina alla culla bianca posta di fianco al letto della neo mamma.

Un singhiozzo rumoroso gli scappa dalle labbra mentre afferra, con una delicatezza che non pensava di possedere, il frutto dell'amore tra lui e il riccio.

"Noelle." cerca di dire fra le lacrime, mentre guarda il visino paffuto di sua figlia. Ha i capelli ricci e sparpagliati sulla testolina, probabilmente a causa del bagnetto che le hanno fatto gli infermieri, indossa una tutina rosa- Zayn non sarà per niente contento di questa cosa- e stringe fra le labbra a cuore un ciuccio.  Non può vedere i suoi occhi, essendo appannati e scuri, ma spera egoisticamente che siano come i suoi visto che per adesso gli sembra la fotocopia spiccicata di Harry.

"Lou?" quest'ultimo si sveglia sentendo i lamenti della bimba e sorride in un modo che Louis vorrebbe incorniciare per sempre "È bella, vero?"

"Bella?" la lascia nelle sue braccia protettive "È stupenda."

"Ti amo immensamente." lo fa abbassare per lasciargli un lungo bacio, mentre la piccola allunga le mani per cercare di staccargli.

"Ma ti sembra il modo?!" ride Louis, asciugandosi velocemente le lacrime quando sente un frastuono fuori dalla camera.

"Auguri papà!" Liam entra sommerso di lacrime e mentre cerca di ricomporsi asciugandosi le guance contro i polsi, nota quel fagotto nascosto tra i due corpi e riscoppia a piangere, forse più di prima.

"Sei un senza palle." commenta aspramente Zayn, guardando in alto per evitare di far uscire qualche lacrima di troppo.

"La mia bellissima nipotina." esclamano insieme Gemma ed Anne. 

"Qualcuno vuole tenerla in braccio?" ridacchia Harry e si stringe al petto Noelle quando tutti si sbilanciano verso di lui.


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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 05, 2022 ⏰

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