7.

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Alessandro stava cercando di mettere in ordine le idee. Si stava chiedendo cosa intendesse Riccardo con "il bacio e le toccatine", gli aveva già detto di essere bisessuale. Anche se poi aveva smentito ma stava palesemente mentendo e ancora Alessandro stava cercando di capire il perché volesse negarlo.
Pensava fosse iniziato tutto dalla sera del morso, poi si rese conto che i comportamenti strani di Riccardo iniziarono da qualche giorno prima.
Era da quando gli aveva detto di aver sentito lui e Giulia fare l'amore che iniziò ad avere un comportamento anomalo.
Che avesse scoperto la sua sega immaginando che quelle parole fossero rivolte a lui era praticamente improbabile. Continuava a non capire e ancor di più era incomprensibile il silenzio dell'amico. Se voleva dirgli una cosa così importante a tal punto da arrabbiarsi, perché non parlava?

Smise di farsi queste domande quando Michele Bravi bussò alla sua porta per chiedergli se volesse andare all'aperitivo organizzato da alcuni dei cantanti in gara.

Non ci pensò due volte e mise velocemente dei vesti che aveva preparato per uscire quella sera.

All'aperitivo c'era anche Riccardo, ovviamente con Giulia. Il più piccolo era già sbronzo, così Alessandro decise che anche lui voleva alzare un po' il gomito quella sera.

Un ragazzo cominciò a provarci con Alessandro, probabilmente era un fan. Ma lui quella sera voleva rilassarsi, far vedere a Riccardo che era felice anche senza di lui. Che ne era fottutamente innamorato ma poteva diversi tranquillamente.

Riccardo e Giulia si appartarono su una panchina, erano comunque vicini agli altri ma così avrebbero avuto un minimo di privacy. Ma soprattutto, da quella panchina Riccardo poteva tenere sotto controllo Alessandro, che ci stava spudoratamente provando con un ragazzo. Spesso si scambiavano occhiatacce, ma appena si incontravano con lo sguardo entrambi lo distoglievano l'uno dall'altro.
Riccardo cominciò a baciare Giulia, un bacio che non aveva nulla di dolce: aggressivo, bramoso.

Alessandro, di tutta risposta, mise la sua mano sulla guancia del ragazzo e si avvicinò dolcemente alle sue labbra. Anche quel bacio divenne velocemente aggressivo.

Riccardo e Alessandro si guardarono negli occhi mentre baciano i corrispettivi partner, ero uno sguardo pieno di rabbia. Poi il più grande tornò a guardare il ragazzo che aveva davanti.

Non appena Giulia si alzò per andare a prendere qualcosa da bere al bancone, Alessandro la seguì <<vado a prendere un drink, tu vuoi qualcosa?>> chiese al ragazzo.

<<No grazie, sono apposto così>> rispose questo.

Alessandro si posizionò vicino Giulia.

<<Ti stai divertendo?>> le chiese.

<<Sì, anche se Riccardo è strano. Sai cos'ha?>> domandò Giulia.

<<No, abbiamo avuto una piccola discussione e non ci stiamo parlando molto>>

<<Allora sarà nervoso per questo>>

Alessandro si soffermò a guardare Giulia, era una bella ragazza, era normale che Riccardo ne fosse innamorato.
Poi si soffermò su un dettaglio: le labbra; le sue labbra non erano carnose, eppure Riccardo usò proprio questo aggettivo mentre facevano l'amore.
Stai a vedere che quel pirla si stava immaginando il ragazzo che gli piaceva?
"Io ho le labbra carnose, perché non posso piacergli io?" pensò.
Poi si rese conto. Il bacio, le toccatine. Gli piaceva un ragazzo di cui non voleva parlare, almeno non con lui.
Era un coglione. Ecco perché era così arrabbiato. Ecco perché non gli parlare chiaramente.

Tornò al suo tavolino con il drink, ma al suo posto trovò seduto Riccardo che parlava con il ragazzo.

Non sapeva bene come comportarsi ora che aveva capito, sicuramente avrebbe dovuto parlargli.

<<Ciao Alessandro, stavo parlando con il tuo amico>> gli disse Riccardo <<stavamo parlando della nostra esibizione>>

<<Sì, stavo dicendo che è stato un bello escamotage quello di farvi sembrare innamorati>> disse Gianluca, questo il nome del ragazzo.

<<Come?>> chiese Alessandro.

<<Sì, un bello stratagemma>> ripeté il ragazzo.

<<Ok, Gianluca ti dispiace se parlo un secondo con Blanco?>> gli chiese educatamente Alessandro.

<<No figurati, in realtà io dovrei andare. Ti scrivo su Instagram?>>

<<Certo>> rispose. Non gli avrebbe mai risposto. Alessandro restò dei secondi in silenzio aspettando che il ragazzo si allontanasse.

<<Ti va di fare una passeggiata? Vorrei parlarti un attimo>> disse il più grande.

<<No>> fu la risposta del più piccolo.

<<Ti prego, riguarda quello che mi hai detto oggi>>

<<Sono sicuro che non ne varrà la pena fare la passeggiata>> disse Riccardo guardando con un sorriso sarcastico.

Alessandro, dopo aver visto quella scena, decise che forse prima di confessare i suoi sentimenti all'altro poteva divertirsi un po'.

<<Stavo osservando Giulia prima>> disse Alessandro sedendosi vicino a Riccardo.

<<Vuoi fregarmi la ragazza ora?>>

<<Non ha le labbra carnose>>

<<E allora? Sono comunque belle>>

<<Ma mentre facevate sesso tu ha detto che aveva delle labbra carnose>>

Riccardo restò immobile, diventò di un bianco cadaverico. Alessandro per un secondo ebbe paura fosse morto. Aveva pensato bene: Riccardo quella sera aveva immaginato di fare l'amore con lui.

<<Sì, mi sarò confuso>>

<<Ti sei confuso mentre scopavi con la tua ragazza?>>

<<Dove vuoi arrivare, Alessandro?>>

<<Ti avevo proposto la passeggiata, ora non mi va più di parlarne>> disse con un sorrisino furbo stampato sul volto <<comunque anche io ho le labbra carnose>> concluse alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso l'uscita.

Riccardo lo seguì cercando di parlargli <<Ale, stai cercando di dirmi qualcosa?>> chiese senza ricevere risposta <<hai capito quello che volevo dirti oggi a pranzo?>>

<<Io la passeggiata te l'avevo proposta>>

<<Dai Alessandro, non fare lo scemo. Per favore, parlami>>

<<Oh, guarda, mi ha scritto Gianluca. Scusa ma devo chiedergli se stanotte ha voglia di venire da me in hotel>> gli disse lasciandogli un bacio sull'estremità della bocca.

<<Se hai capito quello che volevo dirti sei un bambino>> urlò Riccardo <<in caso contrario sei una testa di cazzo>>

Capirsi con uno sguardo | Blanco & Mahmood |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora