14.

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La cover fu un successo. Non appena tornarono dietro le quinte tutti gli fecero i complimenti.

<<Ed ecco che vincete anche la serata cover>> scherzò con loro Gianni Morandi.
<<Ma ti pare, la vincete tu e Jovanotti>> rispose Alessandro mentre Riccardo stava tornando in camerino.

<<Gianni scusami, vado a vedere cos'ha Blanco>>

<<Vai pure>> disse quello.

Alessandro si diresse velocemente verso i camerini, entrando in quello di Riccardo, ma lui non c'era. Allora andò verso il suo, trovandolo davanti la porta.

<<Ho bisogno di parlarti>> gli disse Riccardo.

<<Va bene, entriamo?>> gli chiese Alessandro abbastanza teso. Non avevano questioni irrisolte, non sapeva di cosa volesse parlare.

I due entrarono dentro il camerino e Riccardo, poggiandosi alla parete, alzò la testa guardando in alto.

Alessandro gli si avvicinò <<Riccardo, mi stai mettendo un po' di ansia>> gli disse con voce dolce <<che devi dirmi?>>

<<Ale>> sospirò <<però non andartene e fammi finire di parlare. Non sono bravo con i discorsi e potrei dire cose fraintendibili>>

Alessandro ridacchiò e fece cenno all'altro di continuare.

<<Io non riesco a mandare avanti questa relazione>>

<<Eh Riccà uno può anche cercare di non fraintendere, però tu mettici un po' di impegno>> disse Alessandro cominciando a sudare freddo.

<<No, aspetta>> ricominciò Riccardo <<ho detto di non interrompermi. Io non riesco, almeno non da solo. Ho paura, però non riesco a capire di cosa>> sospirò prendendosi una piccola pausa <<poco fa, sul palco, quando ti ho messo un braccio sulle spalle, ho avuto paura. Paura che qualcuno potesse capire cosa c'è tra di noi. E io non voglio avere paura di questo, giuro. Però c'è qualcosa che mi blocca>>

Alessandro gli prese il volto tra le mani e lo baciò dolcemente, per poi poggiare la sua fronte su quella dell'altro.

<<Amore>> lo richiamò Alessandro <<intanto non sei solo, perché io sono qui con te. Sono felice che tu me ne abbia parlato, davvero. Però devi dirmi qualcosa di più se vuoi che ti aiuti a capire di cosa hai paura>>

<<È che se ti dico qualcosa in più tu lo capisci>>

<<Quindi sai già di cosa hai paura>> affermò Alessandro.

<<Sì>> disse Riccardo abbassando lo sguardo.

<<Eh?>> lo incitò a continuare Alessandro alzandogli il viso con una mano.

<<Non arrabbiarti>>

Alessandro gli sorrise <<prometto>> disse lasciandogli un dolce bacio sulle labbra.

<<Ho paura del mio orientamento sessuale. Cioè, ho paura di quello che possono pensare gli altri>>

Alessandro lo abbracciò, stringendolo forte. <<E perché mi sarei dovuto arrabbiare?>>

<<Perché tu non te ne vergogni>>

<<Riccardo>> sospirò rompendo l'abbraccio per poterlo guardare in volto <<io non me ne vergogno ad oggi, ma non sai quanto ho sofferto in passato. Tutte le paure che ho avuto e il bullismo che ho dovuto subire. Non c'è persona che possa capirti meglio di me in questo momento>>.

Capirsi con uno sguardo | Blanco & Mahmood |Where stories live. Discover now