27.

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Riccardo, il mattino seguente, restò a letto a guardare il proprio ragazzo dormire, non voleva svegliarlo e aveva bisogno di sentire il suo calore.
Non smise di guardarlo neanche un secondo, potendo fare invidia anche al migliore degli stalker psicopatici.

<<Da quante tempo mi stai guardando in questo modo?>> chiese Alessandro appena sveglio, con ancora la bocca impastata dal sonno.

<<Non lo so, da quando mi sono svegliato>> gli sorrise Riccardo <<ora che ti sei svegliato posso prendere il cellulare>>

<<Sei rimasto fermo così per tutto il tempo?>>

<<Non potevo rischiare di svegliarti>>

<<Non so se esserne felice o spaventato>> scherzò Alessandro <<non prendere il cellulare, facciamoci le coccole>> disse mettendo su il broncio.

<<Amore, invio un messaggio a Letizia e ti riempio di coccole, va bene?>>

<<Cosa le dici?>> gli chiese il compagno rannicchiandosi e aggrappandosi all'altro a mo' di koala.

<<Le chiedo se l'altro appartamento è ancora libero>>

<<Se non lo fosse che facciamo? Vuoi comunque andare in quel bilocale o cerchiamo un'altra casa?>>

<<Quella mi piaceva molto e comunque era già grande, però possiamo cercarne altre>>

<<Allora, in caso, andremo nel bilocale di Letizia>> gli sorrise Alessandro.

<<Sì ma tu che vuoi?>>

<<Anche a me piaceva quella che abbiamo visto, per me va bene>>

<<Sicuro?>>

<<Certo amore mio>>

<<Ale le tue grosse labbra, le tue cazzo di grosse e carnose labbra, mi stanno facendo eccitare>>

<<Ma non ho fatto nulla>> si mise sulla difensiva Alessandro.

<<Stai parlando>>

<<Tu non dovevi inviare il messaggio?>>

Riccardo non gli rispose, scrisse velocemente il messaggio e poi cominciò a baciarlo.
Il bacio sarebbe sicuramente sfociato in altro se il telefono del più piccolo non avesse iniziato a squillare.

<<Cazzo, è Letizia. Devo rispondere per forza>> disse guardando Alessandro.

<<Vai, io ti aspetto qui per le coccole>>

Riccardo rise e si alzò rispondendo al cellulare. La chiamata durò circa 5 minuti, durante i quali Alessandro si perse ad osservare i movimenti delicati del ragazzo e i suoi sorrisi fatti mentre parlava, nonostante la persona all'altro capo del telefono non potesse vederli.

<<Allora, mi ha detto un paio di cose>> disse Riccardo ritornando a letto.

<<Dimmi tutto>>

<<Ha fatto vedere l'appartamento a una coppia ieri, però mi ha detto che può bloccarcelo. Dice alla coppia che c'eravamo prima noi e possiamo decidere entro due giorni. Qui c'è l'altro problema: entro due giorni significa tra oggi e domani e noi siamo a Parigi>>

<<Prendiamo un volo per tornare oggi e se lei è libera ce lo fa vedere questo pomeriggio, che dici?>>

<<Davvero ti andrebbe di farlo?>> chiese Riccardo incredulo.

Capirsi con uno sguardo | Blanco & Mahmood |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora