Capitolo 1

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Questa storia non è mia, è una traduzione. L'autrice mi ha gentilmente concesso il permesso di tradurla: http://oi60.tinypic.com/k1ujpw.jpg

La storia in inglese è questa:http://archiveofourown.org/works/2610521/chapters/5817689

Iniziò tutto da un hashtag. Un hashtag che portò ogni cosa nella direzione sbagliata.
Alcune persone apprezzavano quell'hashtag, altre lo trovavano umiliante. In entrambi i casi però nasceva l'insicurezza di essere giudicato a destra e a manca.

#tommotummy o #tomlinsontummy

Era stato un incidente. Louis non intendeva cliccare sul tag, ma il suo dito ci era scivolato sopra e lui non era più riuscito a smettere di leggere.
Scorreva e scorreva, perdendo la cognizione del tempo.
Vedeva che alla gente piaceva, il che sembrava abbastanza strano. Ma vedeva anche che alcuni lo chiamavano grasso e che gli consigliavano di andare in palestra come il resto della band.

Louis era sempre stato un po' insicuro. Qualcosa doveva cambiare.

C'erano dei problemi però. Prima di tutto Louis amava troppo cibo per smettere di mangiare, in secondo luogo i ragazzi avrebbero sicuramente notato che stava mangiando di meno. Quindi pensò che un buon modo per perdere peso fosse fare sport, perché era qualcosa che nessuno avrebbe mai messo in dubbio.

La band era in Canada per il tour di Four, quindi le cose erano frenetiche e c'era poco tempo per stare da soli.

Louis quella notte rimase quasi tutto il tempo sveglio a leggere i tag. Quando arrivò il giorno si alzò presto. Non avevano impegni fino alla tarda mattinata, così aveva un po' di tempo da ammazzare.
Mise un berretto sul capo, gli occhiali da sole e alzò il cappuccio di un largo maglione grigio sopra la testa per nascondere il viso. Indossò poi dei lunghi pantaloncini e uscì fuori per andare a correre.
Per fortuna nessuno lo riconobbe nella strada fuori dall'hotel. Nessuno gli lanciò neanche una seconda occhiata. Era ancora buio e c'era il fresco dell'aria notturna. Condizioni perfette per correre.

Infilò gli auricolari nelle orecchie e partì di corsa; andò veloce e lontano quanto le sue gambe gli permisero.
Finì di correre un'ora dopo, giusto prima che il sole sorgesse. Così fece il suo ritorno nella stanza d'hotel.

Louis sentì brontolare lo stomaco per la fame e si rese conto che era stato fuori molto tempo. Tornò subito nella sua stanza per cambiarsi e sciacquarsi, poi si ritrovò con Harry, Niall, Liam, Zayn in una stanza privata dove gli avrebbero portato il cibo.

Lui si diresse lì e rapidamente prese posto, cercando di non deconcentrare Niall dalle sue uova e pancetta.

-Hai dormito fino a tardi?- chiese Harry scherzosamente, ma rimanendo trattenuto a causa di un certo avvenimento che accadde nella fase iniziale del tour.

Ebbene sì, Harry era ancora arrabbiato per l'incidente dell'erba.

-Nottataccia?- Liam chiese subito dopo con un tocco di preoccupazione nella voce.

-Sì, ho avuto un po' di problemi ad addormentarmi, ma non è niente.-

Louis fece un debole sorriso prima di afferrare una mela da una ciotola al centro del tavolo. Zayn alzò le sopracciglia per la scelta della colazione di Louis, ma non disse nulla. Louis addentò la mela, e rosicchiò solo la parte esterna. Dopo averne mangiata esattamente la metà, furono chiamati per un'intervista. Si alzò in piedi con i ragazzi e uscì dalla stanza.

Essendo un gentiluomo ed essendo il primo arrivato alla porta, Louis la tenne aperta per tutti gli altri. Una volta uscito, guardò il cestino della spazzatura appena fuori la porta. I suoi occhi caddero sulla mela e la fissò per un lungo secondo.

In plain sight // Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora