Capitolo 14

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Capitolo 14

Harry si svegliò abbastanza presto, il sole aveva appena fatto capolino dall'edificio di fronte. Lentamente si mise a sedere cercando di non svegliare gli altri. Si stropicciò gli occhi e iniziò a ricordare quello che era successo la sera prima.

Louis.

Harry fu catturato da un uragano di emozioni. Tutti gli avvenimenti si abbatteromo su di lui, colpendolo come un camion a tutta velocità.

Harry non sapeva se odiare o amare Louis.

Louis aveva detto cose così cattive che gli avevano fatto avere una ricaduta. Era un ragazzo perfetto, ma Harry era convinto che nessuno dovesse mancargli di rispetto in quel modo. Anche se era uno dei suoi momenti no, non aveva il diritto di dire quelle cose. Non poteva accettarlo, non si poteva fidare di Louis, non meritava il suo amore, non poteva diventare la sua valvola di sfogo.

Harry si alzò lentamente dal letto, si trascinò verso il tavolo e si sedette a mangiare una mela. Si voltò con la sua sedia rotabile e osservò Niall svegliarsi. Zayn e Liam stavano ancora dormendo su un piccolo divano in un angolo. Niall si stiracchiò un po' e poi crollò nuovamente sul letto e iniziò a fissare il soffitto.

Quando Harry finì la mela,una sensazione familiare iniziò a prendere spazio nella bocca del suo stomaco che lo voleva obbligare verso il bagno. Era una sensazione fin troppo familiare.

Improvvisamente Niall fu accanto ad Harry con una mano sulla sua spalla.

-Per favore Harry, non farlo. È solo una mela!- disse l'irlandese.

Harry ci rifletté per un secondo e poi convenne che Niall aveva ragione, era solamente una mela. Poteva farcela. Aveva bisogno di quella mela. Aveva fame e quindi aveva mangiato. Tutti mangiavano e poi riuscivano a trattenere il cibo.

-Grazie.- disse il riccio guardando Niall. -Avevo bisogno proprio di questo ora.-

Niall sorrise e si sedette accanto a lui.

Harry ora era certo che sarebbe stato bene. Non aveva bisogno di Louis come stimolo, Louis poteva abbandonarlo anche per otto mesi e a lui non sarebbe importato. Harry aveva altri tre amici fantastici che si prendevano cura di lui, era tutto ciò che Harry aveva sempre sognato. Sì, Harry sarebbe stato bene.

***

Gli occhi di Louis si aprirono quando un raggio di sole attraversò la sua finestra. Il ragazzo strizzò subito gli occhi e si svegliò subito. Si mise a sedere in fretta e si alzò per chiudere le persiane, ma un dolore lancinante gli fece girare la testa e lo fece piombare, fremendo, sul cuscino.

Louis ci riprovò più lentamente questa volta, sollevando le lenzuola con attenzione e più lentamente possibile. La sua testa pulsava come il battito cardiaco e la stanza girava leggermente.

Il sole che spuntava dalla finestra rendeva il tutto dieci volte peggio.

Louis afferrò le tende e le chiuse più forte. Quello era un problema risolto. Ora aveva bisogno di una tazza di caffè o quattro. Sapeva che non sarebbe servito a molto, perché Louis di solito mangiava molto abbondantemente per alleviare una sbornia, ma questa volta non avrebbe potuto mangiare nulla perché sarebbe solo ingrassato, e se Louis fosse diventato ancora più grasso Harry lo avrebbe odiato ancora di più. Il cibo era completamente fuori questione.

Si infilò i pantaloni della tuta e una maglietta che una volta era parecchio attillata, mentre ora era diventata sciolta e larga. Louis sorrise tra sé perché questo voleva dire che stava perdendo peso. Era una bella sensazione costatare i progressi fatti finora. Ma, come sempre, la sensazione positiva fu interrotta dalla vocetta.

In plain sight // Italian translationWhere stories live. Discover now