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Sto ancora cercando di riprendermi da quel party post sfilata, è stato letteralmente traumatico rimanere in piedi su quelle scarpe scomode per una serata intera!

Ma tutto questo passa decisamente in secondo piano rispetto a tutti i benefici che ha portato quella sfilata alla Lawrence Style.

Nel giro di una settimana mi sono ritrovata a far fronte a migliaia di richieste provenienti dalle città della moda più famose che chiedevano la partecipazione della Lawrence Style alla Fashion Week di Milano e di Parigi. Ovviamente mi sembra abbastanza scontato dire che ho accettato in entrambi i casi.

Sono aumentate le vendite in tutto il mondo e le entrate si sono addirittura duplicate e questo ci ha permesso finalmente di tornare in vetta alle classifiche superando nettamente la concorrenza.

Non potrei essere più felice!

Ripenso a tutto questo proprio in viaggio su un Jet privato diretto a Milano, da sempre considerata la capitale della moda italiana, dove si terrà la mia prima sfilata all'estero.

Inutile dire che l'emozione è a livelli estremi!

Come al solito il mio cellulare non smette di squillare nemmeno per un secondo, ma quando guardo il suo schermo, mi rendo conto che è tutt'altro che una chiamata come le altre.

Mason.

Già... dopo quello che è successo con Mason non ho smesso per un secondo di ripensare a quella notte.

Le immagini di noi due sul divano scorrono nella mia mente senza darmi tregua e spazio per pensare ad altro.

Da quella notte non l'ho più visto, ci siamo limitati solo a parlare al telefono per affari di lavoro, stando attenti a non fare mai uscite fuori quell'argomento che nessuno dei due voleva affrontare, probabilmente per il troppo imbarazzo.

E forse è stato meglio così.

Per quanto io mi ostini ad ignorarlo, non posso ignorare l'effetto che hanno su di me quei fottuti occhi blu.

"Pronto?" Cerco di rispondere con il tono più piatto che riesco a fare.

"Dove sei?" Mi chiede subito lui senza aspettare nemmeno un secondo.

"Sto per atterrare in Italia" dico io

"Per quanto io odi farlo devo parlarti, abbiamo scoperto i responsabili dei furti" dice lui e dall'altra parte del telefono come se avesse fretta di chiudere la chiamata al più presto possibile.

"Davvero? Chi sono?" Dico io quasi saltando dal sedile.

"Ascolta, non dovrei essere io a dirtelo ma..." Mason si ferma dopo un rumore improvviso
"Non importa... ne riparliamo quando ritorni" dice lui improvvisamente come per sviare la situazione, ma è palese che c'è qualcosa sotto.

"Aspetta non capisco perché..." non finisco nemmeno di parlare che subito chiude la chiamata lasciando solo in sottofondo un irritante suono.

"CAZZO! LO ODIO!"

Lancio quasi il cellulare contro l'altra poltrona di fronte a me.

È incredibile quanto questo idiota riesca a causarmi un continuo crollo di nervi.

Perfectly WrongWhere stories live. Discover now