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Non ci credo. Non può assolutamente essere vero.

Quelle maledette parole mi trafiggono nel profondo. Sento qualcosa dentro di me frantumarsi e spezzarsi in mille pezzi che probabilmente non riuscirò più a ricomporre.

Le uniche due persone di cui pensavo mi potevo fidare ciecamente sono state le prime a tradirmi.

Come hanno potuto farmi una cosa simile.

Mi si forma un groppo in gola dandomi l'impressione di riuscire a far passare nemmeno un filo d'aria. 

"Blair io non volevo che..." comincia a dire Mason poggiandomi una mano sulla spalla. Sento il suo sguardo su di me farsi sempre più pesante su di me, come un peso che mi premeva sopra la testa.

L'intera stanza si riempie di un silenzio impensabile, nessuno dei due fiata ma nella mia testa sento migliaia di voci che continuano a ripetermi quello che ho appena saputo.

La mia mente diventa un vortice di emozioni di cui non riesco a distinguerne nemmeno una con chiarezza.

"No è tutto ok" mi asciugo velocemente con il palmo della mano le piccole lacrime che stavano scendendo dal mio viso in modo di cercare di bloccarle prima che diventassero un vero e proprio pianto disperato.

Faccio ricorso a tutte le mie forze, anche quelle che non sapevo di avere.

Da sempre il mio segreto per andare avanti è stato trasformare la rabbia e la delusione in forza di volontà per farla pagare a chiunque mi mettesse i bastoni tra le ruote e mi impedisse di realizzare tutto quello che volevo.

 Ed è proprio quello che farò adesso. Non mi abbatterò di certo ora che ho il potere in mano di fare quello che voglio.

"Ti posso giurare Mason che quei due bastardi la pagheranno talmente cara da dovermi pregare in ginocchio di smetterla" la rabbia comincia a prendere possesso di tutto il mio corpo.

"Uh devo confessarti che la tua versione killer non mi dispiace per niente" dice lui facendomi un sorriso provocante ricevendo da me un sonoro schiaffo sulla spalla.

"Perché non me lo hai detto subito?" la domanda mi sorge spontanea senza nemmeno pensarci troppo.

"Tuo fratello deve aver scoperto che sapevo che erano stati loro, per questo quando stavo per dirtelo è entrato tuo fratello nel mio ufficio minacciandomi ma come ben sai non sono esattamente famoso per essere una persona gentile e dalle buone maniere così l'ho fatto buttare fuori" parla come se stesse raccontando una scampagnata in montagna "ma lui ha opposto resistenza e così mi ha minacciato di portarmi al fallimento" rimango senza parole

"A questo punto ho perso tutta la pazienza che avevo, anche perché non avevo assolutamente intenzione di farmi minacciare da uno più basso di me e con meno stile di me, di conseguenza ho chiamato la sicurezza che lo ha letteralmente buttato fuori causandogli qualche cicatrice"

Ha proprio l'aria di uno soddisfatto del proprio lavoro.

Qualche ora fa mi sarei arrabbiata per aver fatto del male a mio fratello, ma ora mi viene solo da pensare che magari poteva fargli dare qualche calcio nel culo in più a quello stronzo.

  

Perfectly WrongWhere stories live. Discover now