Capitolo Due

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🍏 Alcuni dialoghi e descrizioni sono riprese dai libri della saga di Harry Potter. Ogni diritto va a JK. ROWLING, io non possiedo la saga di HP né i suoi personaggi.

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  “Che differenza c'è tra l'essere venali e l'essere prudenti? Dov'è che finisce la saggezza e incomincia l'avidità?”


(Orgoglio e Pregiudizio- J. Austen)

 

 
 

 

Feci levitare le pergamene sullo scaffale più alto e mi voltai per sistemare altri fogli nelle antiche cartelline in cuoio. Alcuni fascicoli erano rilegati in pelle e scrostati sul dorso.

La mia– traditrice– bacchetta era tornata a essermi fedele un mese dopo la morte di Ced. Lo avevo scoperto mentre riordinavo la stanza, la magia vibrava di nuovo attraverso il manico e non mi respingeva come aveva fatto a Hogwarts. Mio padre ipotizzava che Barthy Crouch fosse morto.

Impilai il resto dei fogli e li accantonai al lato della scrivania, riordinando la dodicesima cartella. Trascinai ancora un’altra pila di pergamene chiuse con il sigillo in ceralacca del Ministero, poi altri fascicoli. Altre pergamene…

ECCIÙ!” 

Gli archivi erano sempre così polverosi che mi stupivo ogni anno di non contrarre un’allergia. Mi asciugai la fronte con il dorso della mano; faceva caldo e l’unica aria nella stanza era quella viziata che proveniva dalla piccola finestra in alto, filtrata a propria volta da quella più grande nell’ufficio accanto.

“Tutto bene?” Una voce familiare proruppe alle mie spalle.

“Tranquillo, non sto cercando di rubare una Giratempo per riportare in vita il mio defunto fidanzato, Percy. Se è questo che vuoi sapere…”

Già. Risaliva a quando avevo ripreso il tirocinio al Ministero; mio padre non aveva fatto altro che rimproverarmi per le due settimane che seguirono, “AVRESTI POTUTO CAMBIARE GLI EVENTI! Dove saremmo ora?” Lo aveva ripetuto almeno un paio di volte al giorno, per essere ottimisti.

Oltre alla delusione impressa nei suoi occhi, quel giorno avevo colto anche la paura di veder gettati all’aria vent’anni della sua carriera. Lui era responsabile di me, se fosse giunto alle orecchie di Caramell non ci avrebbe pensato due volte a licenziarlo.

Percy mi aveva seguita ed era venuto a conoscenza di tutta la vicenda. Papà era convinto che Weasley non avesse rivelato niente per sdebitarsi con lui delle buone referenze che gli avevano permesso l’assunzione.

Ci era voluto molto per convincerlo che non sarebbe più successo. Da allora, Percy era stato promosso a pieni voti come mio segugio personale. Papà era stato irremovibile su quello: se non fossi stata d’accordo, avrebbe sospeso per sempre il mio tirocinio. A volte sembrava quasi di essere al reparto psichiatrico del St. Mungo.

Riordinare uno degli archivi maggiormente disastrati e polverosi dell’Ufficio Applicazione della Legge Magica faceva parte del programma di formazione. Ben lontano da tutto ciò che riguardasse l’appropriazione illegale delle Giratempo.

Mi voltai. “Ti serve qualcosa?”

Percy era appoggiato al muro con occhi guardinghi, studiando i registri che avevo passato a riordinare per l’intera mattinata. Sul suo volto non comparve alcuna traccia di disapprovazione, il suo sguardo si ammorbidì un po’.

Blood Traitor- Orgoglio e Pregiudizio || Draco X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora