Capitolo Sette

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"Credo che in ogni temperamento vi sia una tendenza a qualche male particolare, un difetto di natura che neanche la migliore educazione riesce a vincere."

(Orgoglio e Pregiudizio- J. Austen)







"Non posso credere che sia stata una persona così a rappresentarci per tutto questo tempo." Sussurrò una delle tre ragazze alle mie spalle. Le parole sprezzanti vennero accompagnate da uno scampanellio che si perse rapidamente nella risposta stridula dell'amica.

"Ho sentito dire a mia madre che il caveau era di una delle Ventotto." Intervenne, guadagnandosi lo sgomento delle altre due.

"Ma come ha potuto essere così sciocco... non lo sa che quando si presenta un assegno deve essere confermato dall'intestatario?" Si aggiunse un'altra. "Persino mio fratello di cinque anni sa queste cose."

La scuola era in fermento; il vociare ovattato nei corridoi non faceva altro che parlare dello scandalo pubblicato sulla Gazzetta circa il Primo Ministro Caramell.

"Io credo di sapere perché lo ha fatto..." fece una pausa la ragazza dalla voce acuta, guadagnandosi una serie di incoraggiamenti ansanti. "Il suo commerciante di fiducia ha affermato che il Primo Ministro beve molto. Gli ha sempre ordinato grandi casse di Fire Whiskey. Ma Merlino, ci pensate..."

"Per mia madre è sempre stato un alcolizzato."

Una delle ragazze mi superò. Aveva i capelli biondo cenere diramati in due lunghe code, poggiate elegantemente sulle spalle e lungo i seni; non credevo di averla mai vista prima. La sua voce non era sgradevole, e le parole erano spesso accompagnate dal tintinnio dei ciondoli sul suo bracciale. Doveva essere quella che aveva iniziato la conversazione.

"Le cose che sei disposto a fare quando ne diventi dipendente... perdi completamente il senno. Deve essere per questo che ha agito in un modo tanto stupido. Poverino!" Continuò, seguita a ruota dalle altre due che la fiancheggiarono.

Caramell era sempre stato un uomo pomposo, un po' viziato e incline a qualsivoglia tipo di sfarzo. Ogni tanto si concedeva qualche bicchiere di troppo nelle serate indette dal Ministero, o ai banchetti organizzati da sua moglie ai quali, con riluttanza, prendeva parte anche mio padre. Ma tutto si poteva dire del Ministro men che meno fosse dipendente dall'alcool.

Dovevano essere altri i motivi ben più gravi che fiancheggiavano una scelta così audace- o meglio, disperata- come quella di presentare ai Goblin un assegno falsificato.

Che sia in bancarotta? Forse il Ministero aveva esaurito il suo fondo bancario e Caramell stava tentando di ripristinarlo nel modo più stupido e sbagliato che ci fosse. Non era un periodo d'oro per il Ministero; con le continue dichiarazioni di Potter circa il ritorno del Signore Oscuro, le bugie con le quali far fronte alla valanga di verità che pioveva dalla bocca di Harry cominciavano a non essere più abbastanza per Caramell. Ma un affronto simile a una delle famiglie più influenti e pure del mondo magico era come scavarsi la fossa da solo.

Che gli servissero dei testimoni?

Le prove che avevano su di lui per aver liberato i Dissennatori contro il Ragazzo Sopravvissuto erano quasi schiaccianti; anche se nessuno sembrava avere il coraggio di sottolinearlo.

Nessuno pagava gli straordinari che comportava vedere la Umbridge alle prese con una serie di ragazzini impudenti. Forse aveva bisogno di aumentare il suo stipendio affinché restasse lì, a Hogwarts, per... per... Per cosa?

"Credete che abbia problemi con sua moglie? Forse lo ha tradito con un babbano." Sghignazzò quella a sinistra. Una grifoncina tutta curve dai capelli bruni e il viso paffuto.

Blood Traitor- Orgoglio e Pregiudizio || Draco X ReaderWhere stories live. Discover now