Capitolo Diciotto

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"Non dobbiamo così facilmente credere di essere stati feriti intenzionalmente."

(Orgoglio e Pregiudizio- J. Austen)


Superai il gruppo di Grifondoro composto da Paciock, Seamus Finnigan e Dean Thomas; aggirando Parvati quando l'unico a frapporsi tra Potter e la mia spilla fu il gruppo di Malfoy.

Goyle arrancò alle spalle per tenere il passo, spintonando i poveri malcapitati sulla sua traiettoria.

"Potter!" Gridai. "Harry..." corressi, quando gli fui di fronte.

Gli occhi smeraldini del ragazzo sopravvissuto si illuminarono di genuina curiosità, piegando il capo da un lato. "Ciao." Accompagnò le parole con un sorriso di circostanza, mentre la Granger me ne rivolse uno incerto. Weasley non sorrideva.

"Ciao." Ricambiai. Rigirai l'anello tra le dita. Le unghie si torsero scavando mezzelune nei palmi sudati, bloccando l'entusiasmo iniziale. Ero stata troppo precipitosa. Io e Potter- Harry- non eravamo amici. "Come va?"

"Bene." Rispose lui, più per cortesia che per un reale interesse nel farlo. "E tu? Hai bisogno di qualcosa?"

"Volevo ringraziarti. Sono em... contenta, che sei stato tu ad averla per tutto questo tempo."

Potter aggrottò le sopracciglia. "Cosa?" Hermione Granger rivolse un repentino sguardo al gioiello che l'amico teneva tra le mani e aggrottò la fronte. Weasley non alterò la sua posizione, rimanendo ostile.

Sentii Goyle avvicinarsi alle spalle, incrociando a sua volta le braccia per imitare Ronald. Sapere di averlo con me incoraggiò l'ego di rinnovata vigliaccheria. Squadrò i tre Grifondoro dall'alto del suo metro e novanta, piegandosi poi verso di me per delle spiegazioni. "Perché parli con lo Sfregiato?" Chiese.

Storsi la bocca a quel nomignolo e mi affrettai a rispondere alla domanda di Harry. "La mia spilla." Sorrisi, sperando di apparire più amichevole e abbattere la nota ostilità che ancora sembrava alleggiare tra di noi. "Credevo di averla persa lo scorso anno. Ma sono contenta che sei stato tu, a custodirla per tutto questo tempo. Ora però posso riaverla indietro?"

Tesi la mano, ma Potter si ritirò per nascondere l'oggetto in un pugno; sferrando una lancia lì dove c'era stata una proposta di pace.

"Che dici? L'ho trovata nella giacca di Barty Crouch dopo che è stato arrestato! Deve essere solo simile." Storse la bocca e si ritrasse nelle spalle facendo per allontanarsi. Gli altri due si scambiarono un'occhiata perplessa che presto condivisero anche con Potter.

"Crouch, chi?" Fu Goyle a intervenire, piegandosi ancora una volta verso di me. Liquidai la domanda con un cenno della mano, provocando a Weasley una risata che in risposta si guadagnò l'espressione minacciosa di Gregory.

"Crouch deve avermela sottratta durante il combattimento nella foresta, poco prima che svenissi. Se guardi dietro, c'è una frase che porta la firma di mia nonna, Cressida Northcott ." Potter continuò a guardarmi stordito, fino a quando la Granger si piegò verso il suo palmo per incitarlo a girarla. Anche Weasley fece lo stesso, increspando le rughe del volto e aprendo la bocca. "Ha solo un valore affettivo. È l'ultima cosa che mi resta di lei. Per favore, restituiscimela."

"Sì, Potter. Restituiscigliela." Goyle avanzò scrocchiandosi le dita, dipingendosi sul viso uno sguardo minaccioso. Anche Weasley e Granger si fecero avanti per fronteggiarlo, frapponendosi tra la sbiadita moralità del loro amico la mia giustezza. "È la figlia del tuo Ministro che te lo sta ordinando." Ghignò.

Blood Traitor- Orgoglio e Pregiudizio || Draco X ReaderOnde histórias criam vida. Descubra agora