"Dimmi cosa pensi adesso?"

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Pov Christian

Passiamo a casa mia poi a quella di Mattia per prendere le valigie e portarle a casa di Vir.

Mi sento strano oggi, ho voglia di vederla e stare con lei, ma allo stesso tempo sono scazzato e mi sento un idiota.

Forse non dovevo dirle ti amo così presto.

Non so esattamente spiegare cosa provo in questo momento.

Forse dovrei parlarle.

Ma perché dovrei farlo io?

Ho semplicemente dichiarato quello che sento.

Mi aspettavo una reazione diversa.

Parcheggio la macchina al solito posto in cui la metto quando vengo da Vir.

"Bella questa idea di passare una serata qui tutti insieme!" squilla Mattia prendendo le borse della spesa con le cose che abbiamo comprato per la piccola festa di stasera.

Prendiamo anche gli zaini con dentro il costume ed il cambio per la partenza del giorno dopo.

"Si" chiudo la macchina mettendomi lo zaino in spalla.

"Tutto ok?"

"Certo, si tutto ok" dico incerto.

Mi guarda stranito.

"Dai andiamo.." dico fermo.

Suono il campanello e il cancellino si apre.

Dopo qualche passo ci troviamo davanti alla porta di ingresso.

"Ciao!" Vir apre la porta sorridente, me la ritrovo davanti e mi sento strano.

Ho voglia di baciarla ma allo stesso tempo vorrei chiederle se forse ho sbagliato a dirle quello che pensavo così presto.

Sorrido anch'io cercando di mascherare i miei pensieri.

Mattia ci sorpassa per posare le buste della spesa andando verso Alessia che lo saluta dalla cucina.

Rimaniamo io e lei sull'uscio della porta.

Si avvicina e mettendomi una mano alla base del viso mi dà un bacio delicato sulle labbra.

"Non vuoi entrare?" mormora sorridendo.

Entro e lei chiude la porta.

"Tutto ok?" si avvicina a me e ci ritroviamo uno di fronte all'altra.

"Si, tutto ok" faccio un sorriso che lei ricambia facendosi illuminare il viso.

"Mettiti in costume facciamo in bagno" dice felice raggiungendo gli altri due in cucina.

"Wow hai davvero una bella casa" trilla Mattia.

"Grazie" sorride mentre armeggia togliendo le cose dalle buste della spesa.

"Non pensavo fossi una figlia di papà cioè in realtà un po' lo pensavo però sei umile"

"Umile? Beh grazie" mormora  facendo una faccia strana e ridacchiando.

Probabilmente non sa se prenderlo come un complimento.

Ridacchio anche io.

"Matti questa te la passo, ma non chiamarmi più figlia di papà per favore, lo odio" dice seria ma non troppo.

"Ok scusa" dice ridacchiando.

"Carne, panini, salse, patatine, cheddar e birra" elenca Alessia.

"Deduco che abbiate deciso di mangiare gli hamburger!" continua ridendo.

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