Pov VirginiaEntro in casa, è vuota, mia madre non c'è.
Stasera festeggiava da mia zia e chissà a che ora torna
Sono completamente sola
Salgo in camera mia mi butto sul letto
Non capisco cosa sia successo, mi sento abbandonata, è come se tutto adesso non avesse più senso, come se questa camera non fosse neanche mia
Penso a tutto quello che siamo stati e mi sembra assurdo dover buttare via tutto, doverlo archiviare e poi dimenticarlo
Non riesco a smettere di piangere, il mio respiro si fa violento e incessante
Prendo il cellulare della borsetta e trovo un sacco di chiamate di Alessia
Sara preoccupatissima per il fatto che non gli ho risposto, decido di mandarle un messaggio
Ma prima che finisca di digitare sento il campanello suonare
Questo suono mi fa sussultare
Non so che fare..non so se chiedere chi è e aprire o fingere di non esserci
Scendo le scale per inerzia, asciugandomi le lacrime
E cercando di darmi un tono
Guardo il citofono in attesa di decidere cosa fare, il campanello suona di nuovo
E se fosse Christian?
Non voglio parlare con lui
Un'altra scampanellata, stavolta più lunga e insistente
Appoggio la mano sulla cornetta e la sollevo
"Chi è?" chiedo timorosa
"Dio mio..ti ringrazio" una voce metallica "Sono Ale"
Apro
La vedo percorrere il vialetto sui suoi tacchi vertiginosi le braccia strette al busto come per ripararsi dal freddo, i capelli biondi.
Ha un ginocchio leggermente arrossato, sembra sbucciato
"Vir" mi abbraccia "perché non mi hai risposto?" dice preoccupata
"Ma che hai fatto?" dico con voce nasale di pianto guardando il tuo ginocchio
"Non importa adesso, te lo spiego più tardi" dice frettolosa e torna ad abbracciarmi
Mi stringe forte appoggiando una mano sulla mia testa
Piango.
"Ci siamo lasciati" sussurro
"Lo so..parliamo?" risponde dolcemente
Annusico tirando su con il naso
Chiude la porta, mi prende per mano e mi porta in camera mia.
Dopo un piccolo tonfo tipico di una porta che si chiude si volta verso di me
Rimango in piedi ferma nella mia stanza.
Indosso ancora il vestito ma sono a piedi nudi
Mi prende una mano e ci sediamo sul letto.
Appoggio la testa sulla sua spalla e comincio a piangere
"Vir..sono qui" dice accarezzandomi la testa
"Lui e Giorgia.." piango "li ho visti..sono così stupida.." dico parole confuse e senza senso cercando di farle capire
Gioco nervosamente con le mie mani, torturandomi le dita, gli anelli.
"Adesso devi calmarti..".dice
Mi fa respirare, cerca di regolare il battito del mio cuore, mi coccola, mi abbraccia e mi sussurra all'orecchio parole rassicuranti.
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Attenta
FanfictionVirginia è una ragazza di 19 anni. Troppo severa con se stessa, ha bisogno di lasciarsi andare. L'incontro con Christian la aiuterà e vedere il mondo con occhi diversi.