CAPITOLO 11

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 Il ricevimento fu allegro e piacevole. Era evidente che gli invitati pensavano che Harlow avesse fatto un'ottima scelta a prendersi come marito King. Lui, ovviamente, riuscì ad affascinare tutti padroneggiando abilmente la situazione e raccontando agli ospiti quanto fosse stato fortunato ad incontrare Harlow e a convincerla a diventare sua moglie.

Mai una volta venne citato il nome di Dave Bloom. Sarebbe stato di cattivo gusto farlo. Harlow non poteva fare a meno di pensare a quanto rapidamente fosse stato cancellato dalla sua vita. Del resto, King era una forza talmente dominante che sarebbe stato difficile non esserne travolti. Tuttavia, i festeggiamenti sarebbero finiti presto e allora avrebbe capito con che cosa aveva a che fare.

La calma che aveva mantenuto tutta la sera iniziò a disintegrarsi quando lei e King salirono sull'elicottero che da Palm Beach li avrebbe condotti a Sydney, nella suite d'albergo che lui aveva riservato e dove erano già stati portati i loro bagagli. Non erano più attorniati dagli invitati. A parte il pilota, Harlow era sola con l'uomo con cui, quella notte, avrebbe condiviso il letto... per la prima volta.

King le teneva stretta la mano così come aveva fatto per la maggior parte del tempo durante il ricevimento. Le pale dell'elicottero facevano troppo rumore per riuscire a parlare, per cui rimasero in silenzio per tutta la durata di quel breve tragitto.

Harlow guardò le luci di Sydney e si chiese quando le avrebbe riviste di nuovo. Cercava di distrarre la mente dal tocco di lui, un tocco che ben presto, una volta arrivati in albergo, non si sarebbe limitato più alla sua sola mano.

Il giorno seguente sarebbero andati in Messico per la luna di miele. Con Dave avevano deciso di recarsi in Francia... Meta diversa e uomo diverso...

Ma perché pensava di nuovo a Dave?

Probabilmente perché erano stati amanti e adesso lei aveva paura di come sarebbe stato fare l'amore con un virtuale sconosciuto. Un bacio appassionato non era sufficiente per prepararsi ad una totale intimità.

Forse, insistere che lui aspettasse la loro prima notte di nozze per andare a letto insieme non era stata una buona idea... Potevano non essere compatibili... Forse King si sarebbe dimostrato un amante tutto fuoco e niente arrosto...

Aveva i nervi a fior di pelle e capiva l'energia sessuale compressa di King. Sicuramente quella notte, malgrado lo champagne bevuto al ricevimento, non sarebbe caduto in un sonno profondo.

Atterrarono sul tetto dell'hotel e subito, il personale li accompagnò nella loro suite con discreta efficienza. L'arredamento era lussuoso. Tutto bianco ad eccezione della ciotola con petali di rose rosse e il vassoio di cioccolatini appoggiato accanto ad una bottiglia di champagne sul tavolino da caffè.

Harlow notò che era mezzanotte quando King congedò l'inserviente che aveva mostrato loro la suite.

L'ora delle streghe. Suo marito si sarebbe forse trasformato in un lupo mannaro?

Si avvicinò alla finestra che si affacciava sul porto di Sydney con la schiena rigida così che lui non potesse accorgersi del suo tremore. Lo sentì avvicinarsi. Probabilmente lei avrebbe dovuto girarsi verso King, assumere magari un atteggiamento sicuro, ma le sue ossa erano diventate di gelatina. Restò lì, immobile, aspettando che fosse lui ad iniziare l'approccio sessuale.

"Finalmente... Sei qui, con me... Stai bene, Harlow?" le chiese tranquillo King con la sua voce profonda.

Lei annuì e deglutì con fatica.

"Finalmente marito e moglie... Insieme..."

"Nel bene e nel male," replicò lei fissando le barche nel porto, riferendosi ai voti che avevano pronunciato quel giorno.

UNA PROPOSTA SCANDALOSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora