CAPITOLO 14

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Lei alzò gli occhi al cielo spazientita.

"Insomma, non posso certo definirmi pelle e ossa e mi rifiuto di dichiararmi grassa."

King scoppiò a ridere.

"Harlow, piccola... Tu sei perfetta! Spalle solide, seni sodi, vita stretta e fianchi con le curve giuste. Per non parlare del tuo fondoschiena provocante e le gambe forti che sanno trattenere un uomo quando va trattenuto."

"Gambe forti anche per nuotare," rimarcò lei immergendosi sott'acqua per riemergere alcuni metri più in là.

Quella descrizione della sua femminilità l'aveva sconvolta. L'ammirazione nella sua voce, mentre elencava i suoi attributi fisici, e la luce nei suoi occhi, lasciavano intendere che loro due di lì a poco si sarebbero intrattenuti in un'attività più che piacevole.

In un istante, King la raggiunse e si adeguò al suo ritmo. Fecero alcune vasche insieme e Harlow diventò sempre più consapevole del corpo di lui così vicino. La piscina non era grande e sicuramente non era stata progettata per fare delle nuotate serie.

Semmai era stata costruita per crogiolarsi sensualmente a mezzanotte dopo avere fatto l'amore, o per godere del corpo del proprio amante in un elemento diverso, magari galleggiando sotto le stelle.

Harlow pensò che non c'era motivo per cui non potesse rilassarsi e godersi i piaceri carnali con King. Di sicuro era quello che si aspettava, visto gli apprezzamenti e il modo in cui l'aveva guardata.

E anche lei lo voleva. Se solo fosse passata all'azione invece di stare a rimuginare in continuazione sull'amore avrebbe ottenuto un vantaggio da quel matrimonio, anche se solo su un piano fisico. Era questo che le diceva la testa.

Quindi, seguendo quel consiglio smise di nuotare e appoggiò i piedi sul fondo della piscina. Si spostò i capelli dalla fronte e si stampò in viso un sorriso sicuro. Lui si fermò più o meno a un metro di distanza e ricambiò il sorriso.

"Basta così?" le chiese senza avvicinarsi.

"Credo che mi godrò molto questa piscina mentre staremo qui..." rispose lei cercando di non sentirsi inibita dalla sua vicinanza.

"Ottimo..."

Il sorriso di King si trasformò in una risata soddisfatta che subito suscitò in Harlow il sospetto che stesse giocando con lei e che avesse appena messo a segno un punto. Uno strano spirito di competizione l'assalì e quello che le venne in mente la fece tremare leggermente. Basta passività! Era il momento di prendere la situazione in mano!

"Hai freddo, piccola?" le chiese, sollevandola piano, ma abbassandosi nello stesso tempo, così da avere gli occhi all'altezza dei capezzoli turgidi. "Mi sembri infreddolita..."

Harlow sorrise, sentendo un formicolio tra le gambe. Quando le parlava e la guardava così intensamente, King poteva farla venire in un attimo.

"Un po'..."

"Potrei scaldarti..."

King era caduto nel suo piccolo tranello... In fondo, era stato lui a proporle di nuotare nudi. Voleva giocare? Allora giocherà con lui. E stavolta vincerà... In fondo, più facevano sesso, più crescevano le possibilità di rimanere incinta.

"Fallo..."

Le leccò via un po' d'acqua dalla rotondità di un seno, facendosi strada con piccoli baci verso il capezzolo per poi alitarvi sopra e stringerlo alla fine tra le labbra. Harlow gemette di piacere, tirando indietro la testa, alzando le gambe per avvolgerle intorno ai suoi fianchi e strusciarsi contro il suo calore.

Era magnifico... La sua bocca su di lei e l'erezione dura tra le cosce... In quel momento, non c'era nulla di più bello sulla terra... Le baciò anche l'altro seno e poi si mosse piano verso gli scalini e l'acqua più bassa.

UNA PROPOSTA SCANDALOSATempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang