CAPITOLO 12

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Harlow uscì dalla sua stanza e andò verso il terrazzo dove King la stava aspettando. Si fermò nel quadro della porta e lo guardò per qualche secondo. Sotto il chiaro di luna, King sembrava imponente, concentrato e minaccioso. Così forte e così pieno di passione...

Era stupido continuare a negarlo... Non aveva mai visto nulla di più sexy dell'uomo di fronte a lei. Harlow sentì il calore invaderle il corpo. Le formicolava la pelle e tutta la sua determinazione a resistere al desiderio di essere toccata di nuovo da King svanì in un istante.

Aveva vissuto a lungo con la convinzione che i desideri che a volte provava non fossero naturali. E King era il colpevole del suo risveglio sessuale. Mille emozioni le stavano mettendo lo stomaco sotto sopra e Harlow intimò sé stessa a smettere di tremare e di essere così nervosa.

King si girò e la inquadrò da testa a piedi, visibilmente contento di fronte a quello che vedeva. Harlow aveva optato per un abito di seta, senza maniche, piuttosto scollato, color verde acqua che si modellava splendidamente bene sulle sue curve e si stringeva intorno alla sua vita molto sottile. Aveva scelto un paio di sandali gioiello con un bel tacco, che slanciavano la sua figura.

Sul viso di King apparve un'espressione intensa che le inviò un brivido freddo lungo la schiena. A questo punto non ci voleva un genio a capire che non indossava il reggiseno, specialmente dopo che una lieve brezza e l'emozione provocata dagli occhi scuri e profondi di King le avevano fatto inturgidire i capezzoli.

"Sei in ritardo..." esordì lui con un tono laconico.

"Sì... Mi dispiace," replicò lei, senza dargli la soddisfazione di una scusante.

Aveva già troppo potere su di lei, e sapeva che se lo avesse fatto, gli avrebbe dato la sensazione di tenere conto della sua opinione e non voleva. Non ancora... Non quella sera...

"Davvero?" chiese lui.

"Davvero cosa?"

"Ti dispiace?" aggiunse King, ma non aspettò la sua risposta. "Non importa... Se il risultato è questo, ti aspetterei per sempre. Sei ancora più bella di prima, Harlow. Champagne?" le chiese lui avvicinandosi al cestello del ghiaccio e sollevando la bottiglia.

"Sì, grazie," replicò lei. "Anche tu sei molto attraente..." aggiunse ammirando la scelta d'abbigliamento da parte di King, una camicia bianca e un paio di pantaloni neri che si plasmavano sul suo sedere in un modo che la lasciò senza respiro.

Piegò leggermente la testa per ringraziarla e prese dal carello una flûte che riempì e gliela porse. Harlow evitò con cura di sfiorargli le dita quando le passò il bicchiere. Lui la osservò mentre buttava giù un sorso e gli occhi di King seguirono attentamente la punta della sua lingua mentre asciugava una gocciolina sul labbro inferiore. Sentì un formicolio piacevole da testa a piedi.

"Harlow, vorrei ballare con te..." sussurrò lui avvicinandosi a lei. "Tu sei la sposa, io, lo sposo... Sarà il nostro ballo come marito e moglie."

"Ma abbiamo già ballato," replicò lei e mise il bicchiere sul carello. "E poi, dov'è la musica?"

King le prese la mano e gliela mise sul suo petto.

"Ti basta il battito del mio cuore come colonna sonora, bellezza?" chiese King sorridendo.

"Oh, King..." replicò Harlow sorridendo di fronte a quella battuta così cliché. 

Lui la strinse a sé ed iniziò a muoversi, seguendo un ritmo che stranamente, lei riusciva a sentire molto bene, trascinandola con lui in un paio di volteggi degni di un campione di ballo. Era così elegante e aggraziato... Lo aveva visto bene durante la cerimonia. King continuò a muoversi lentamente e chinò la testa, fermandosi così vicino dalla sua bocca da percepire il suo respiro caldo contro il viso.

UNA PROPOSTA SCANDALOSANơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ