-Capitolo 4-

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T/N's pov

Ero ancora infastidita dall'accaduto di prima, quello non si deve azzardare a mettermi le mani addosso a meno che non gli dia il permesso, soprattutto se lo fa in quel modo!

Quel pervertito...

<<Senti, io vado fuori, tu hai bisogno di qualcosa in particolare o ce la fai da solo?>> chiesi.

<<Dove vai?>> chiese senza rispondere.

<<C'è questa mia amica Mikasa che mi dà un grande aiuto economico, vado da lei>> dissi.

Mi dispiaceva che Mikasa mi dovesse aiutare, ma si era offerta lei di farlo, anche perché da sola non guadagno tantissimo.

<<Che lavoro fai?>> chiese lui.

<<Ah, beh, io ho un grande orto e un pollaio, quindi i prodotti li vendo, ma molte volte non bastano i soldi>> dissi sospirando.

<<Mi dispiace>> disse semplicemente.

<<Ma no, dispiacerti per cosa? Le cose andavano anche bene prima della guerra, ma ora di tanto in tanto passano quei maledetti tedeschi e chiedono quasi tutto, e a me non resta nulla>> dissi seccata.

<<È che già hai problemi di tuo, poi io ti sono ti intralcio>> affermò.

<<Guarda che non ho bisogno della tua pietà, se non volessi aiutarti non ti aiuterei, so badare a me stessa!>> esclamai sorridendo.

<<Beh, ci vediamo dopo>> dissi salutandolo per poi andarmene.

Andai da Mikasa, e lei mi aprì con un sorriso stampato in volto.

<<T/N, è un mese che non ti vedo! Come mai non mi hai più chiesto nulla?>> chiese preoccupata.

<<Non volevo approfittarne...>> risposi imbarazzata.

<<Ma figurati, siamo amiche da quando abbiamo cinque anni. Tieni e non sentirti in colpa>> disse andando a prendere delle cose dalla cucina.

Mi diede del pane appena fatto, delle uova e un pò di frutta, per questo le sorrisi.

La ringraziai e dopo averla salutata mi diressi verso casa di nuovo.

Avevo anche una stalla, però il problema è che non avevo cavalli visto che li avevano presi tutti i tedeschi.

Quanto vorrei essere del sud Italia, lì c'è già stata la liberazione.

I tedeschi non facevano altro che togliere, togliere e togliere.

Entrai in casa, e sistemai le cose che mi aveva dato Mikasa.

Andai in bagno per farmi una doccia, in effetti con il caldo iniziavo a puzzare.

Aprii la porta, e subito sobbalzai.

Mi trovai Levi dentro la vasca, per questo avvampai.

Anche lui arrossì e subito chiusi la porta.

<<Scusa!>> esclamai con le guance completamente rosse.

Mi misi le mani davanti alla faccia, ok che lo avevo già visto senza maglia, ma completamente nudo...

Insomma, quando si era tolto la maglia la prima volta ero davvero sorpresa, ma ho preferito non metterlo a disagio.

Dopo pochi minuti uscì dal bagno ancora imbarazzato, con un asciugamano in vita.

<<Io->> iniziammo entrambi all'unisono.

<<Ah parla tu>> continuammo parlando insieme.

Restammo in silenzio e poi parlai io.

<<Non sapevo fossi dentro il bagno>> dissi.

Non riuscivo a sostenere il suo sguardo in quel momento, e neanche riuscivo a guardare in basso per ragioni ovvie.

<<Non preoccuparti, dovevo chiudere a chiave>> rispose guardando dall'altra parte.

<<Beh uhm... Io vado a lavarmi>> dissi per poi andare dentro il bagno e chiudermi a chiave.

Si moriva di caldo là dentro, Levi forse aveva usato un pò troppa acqua calda.

Mi spogliai ed entrai dentro la vasca.

Ci restai per una decina di minuti e poi mi alzai prendendo un asciugamano.

Me lo misi, copriva quanto bastava il seno e poi arrivava a metà coscia, e poi andai in camera.

Levi era sul letto seduto, e distolse lo sguardo quando mi vide in quel modo.

Presi l'intimo e una semplice vestaglia giusto per stare comoda, e poi guardai Levi che mi stava fissando.

<<Puoi girarti?>> chiesi.

<<Ah scusa, certo>> disse girandosi.

Io dopo avergli dato un'ultima occhiata, mi tolsi l'asciugamano e mi misi l'intimo, per poi indossare la vestaglia.

Spero sul serio che si sia girato...

Mi misi vicino a lui un pò titubante.

<<Puoi stare tranquilla, non ho guardato>> disse e io mi girai nella sua direzione.

<<Mi fanno schifo quegli uomini che non rispettano le donne>> concluse e io gli sorrisi.

<<Mi piacciono i ragazzi come te sai?>> chiesi.

<<Odio quelli che sottovalutano le donne, valgono tanto quanto gli uomini, se non di più in certi casi>> dissi sicura.

<<Molti partigiani sono donne sai?>> disse.

<<Hey ma se ti aiutassi? Tipo a portare le armi ai partigiani o a dare informazioni>> chiesi.

<<No è troppo pericoloso, e poi guarda che stai già aiutando. Capisco che vuoi fare di più, ma rischi troppo>> disse.

<<Sì ma senza persone disposte a rischiare allora l'Italia resterà sempre sotto il dominio dei Tedeschi! Bisogna decidere da che parte stare, ma essere indifferenti non è un opzione>> dissi.

Lui sorrise e mi mise una mano sulla spalla.

<<Sai T/N, mi piaci>> affermò.

Io ricambiai il sorriso.

Beh, penso che sia un inizio.

Angolo atroce

Persone che hanno letto le mie altre storie e vedono Levi e T/N con personalità diverse ma entrambe perfettamente sane, entrambi intelligenti ed entrambi dalla stessa parte (non sono nemici): COSA STA SUCCEDENDO?!

NO OK, COMUNQUE VANNO D'ACCORDO PER FORTUNA, E LEVI GIÀ SI PREOCCUPA

Ci vuole coraggio ❤︎Levi x reader❤︎Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz