T/N's pov
Mi svegliai nel tardo pomeriggio, con Levi che era ancora abbracciato a me e dormiva, sembrava un sonno molto profondo.
Gli accarezzai dolcemente la guancia con la mano, e lui diede un bacio a quest'ultima, per poi aprire leggermente gli occhi.
<<Ben svegliato eh>> dissi sorridendo.
Lui aprì le braccia e io lo abbracciai, rannicchiandomi al suo petto, e lui mi accarezzò i capelli.
<<Posso chiamarti amore?>> chiese lui sorridendo.
<<Ti butto giù dal letto la seconda volta eh>> affermai e lui sbuffò per poi arrendersi.
<<Non ci tengo grazie>> affermò dandomi un bacio a stampo per poi alzarsi.
<<Almeno ha smesso di piovere>> affermai alzandomi anche io stiracchiandomi.
<<Ma sai, ho paura anche del sole, forse ho bisogno di rifarlo con te per non avere più paura>> disse sarcastico.
<<Inizio a sospettare che non avevi veramente paura dei fulmini>> dissi fulminandolo con lo sguardo, e lui sorrise.
<<Dai scherzavo>> affermò dandomi un bacio sulla fronte.
Feci il primo passo e subito sentii male in basso, per questo mi aggrappai a Levi, anche se neanche lui considerata la sua gamba aveva tanto equilibrio.
<<Che hai?>> chiese mettendomi un braccio intorno alla vita.
<<Levi io ti ammazzo>> affermai guardandolo e lui mi guardò interrogativo, ma seriamente non lo capisce?
<<Che ho fatto io?>> chiese.
<<Secondo te come mai mi fa male in basso?!>> chiesi rossa come se fosse ovvio, e lui quando ci arrivò sorrise in modo malizioso.
<<Eh beh almeno ho fatto un buon lavoro no?>> chiese lui sempre tenendo quel sorrisetto.
<<Sì proprio guarda, cammino peggio di te>> dissi e lui sbuffò.
<<Dai vieni>> disse chinandosi leggermente.
<<Che devo fare?>> domandai.
<<Sali dai, ora anche se male riesco a camminare>> affermò.
<<Scusa ma devo salirti sulla schiena?>> continuai con le domande, e lui fece di sì con la testa.
<<Oh no, ma sei sicuro? Guarda che non sto mica morendo, riesco a camminare>> gli ricordai.
<<Dai, tanto mica mi dispiace>> disse e io mi arresi.
Gli misi le mani sulle spalle e gli circondai la vita con le gambe, e successivamente lui mi mise le mani sulle cosce.
<<Vedi?>> chiese come se fosse ovvio.
<<Che scena ridicola. Però è comodo avere qualcuno che ti porta in braccio. Sicuro che non ti faccio male vero?>>
<<Sicurissimo, però se per sbaglio ti faccio cadere non è mia responsabilità>> disse sicuro di sè.
<<Levi!>> esclamai e lui sorrise di nuovo.
Mi portò in cucina, e mi fece sedere sulla sedia, e successivamente lui fece la stessa cosa mettendosi vicino a me.
Era da un po' che non gli controllavo la ferita, sarebbe stato il caso di controllarla forse.
<<Posso controllare?>> chiesi guardando in basso.
Lui annuì, e io mi abbassai per guardare come era messa la ferita.
Entro qualche settimana, forse meno di un mese, si sarebbe ripreso.
<<Allora? >> chiese lui.
<<Beh, ormai quasi guarita>> sospirai.
<<Sembri dispiaciuta>> affermò.
<<No!>> esclamai e lui rimase un po' sorpreso dalla mia reazione.
<<Cioè... sono felice che la tua gamba stia guarendo, però... >> iniziai.
<<Però dovrò andarmene>> sospirò lui e io feci di sì con la testa.
<<Ancora preoccupata?>> chiese lui mettendomi una mano sulla guancia mentre ero ancora per terra.
<<No stai tranquillo>> dissi alzandomi da terra per poi sedermi di nuovo.
<<Se vuoi riscaldo qualcosa per pranzo>> affermai.
<<Hm...>> disse tirandomi per un polso.
Mi fece sedere su di lui, facendomi appoggiare la schiena al suo petto, per poi cingermi la vita con le braccia.
<<Secondo me è meglio se stiamo qui>> disse lui.
<<Ma non facciamo niente tutto il giorno! Mi stai facendo diventare pigra eh Ackerman?>> chiesi sarcastica e lui sorrise.
<<Preferisci uscire a fare una passeggiata da sola oppure stare con me qui?>> mi chiese dandomi un bacio sul collo.
<<Beh, uscire non sembra tanto male>> dissi sorridendogli.
<<Eddai!>> esclamò lui facendo il finto offeso, e poi mi alzai.
<<Dai non posso stare tutto il giorno chiusa in casa, esco giusto così per vendere quello che ha prodotto l'orto e torno>> affermai e lui fece spallucce.
Decisi di uscire, e dopo aver raccolto tutto e averlo venduto il più possibile, me ne andai stanca morta verso casa.
<<T/N>> disse una voce che non sentivo da fin troppo tempo, grazie al cielo.
<<Ancora? Lasciami in pace Floch>> dissi stringendo i pugni.
<<Inutile stare subito sulla difensiva, tanto tra poco sarà finita per te>> affermò e io restai senza parole.
In che senso?
<<Ho fatto qualche ricerca sui giornali, e ho scoperto il giorno in cui sono stati trovati morti quei due soldati tedeschi>> iniziò.
Oh no.
<<Il problema è che ce n'era un terzo, ma non si sa che fine ha fatto, e si pensa che sia stato un partigiano sottocopertura che poi è fuggito>> continuò.
Non mi piace la piega che sta prendendo la conversazione.
<<e il tuo misterioso fidanzato si è fatto vivo meno di una settimana dopo quell'accaduto>>
<<Quindi...?>> sussurrai.
<<Quindi sono abbastanza sicuro che tu stia nascondendo un partigiano in casa tua>>
Angolo atroce
OH NO FLOCH FORSE HA CAPITO, LE COSE STANNO ANDANDO MALE, S O S S O S SAVE OUR SOULS
MANCA SEMPRE MENO ALLA FINE, E SONO ABBASTANZA PREOCCUPATA
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Ci vuole coraggio ❤︎Levi x reader❤︎
قصص الهواةNel ventennio fascista, ci voleva davvero tanto coraggio a opporsi al regime totalitario. Non molti hanno avuto questo coraggio, ma quelli che lo hanno avuto, ci hanno fatti diventare quello che siamo adesso. Una storia d'amore e di coraggio ambient...