Capitolo 13

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Capitolo scritto dal punto di vista di Riccardo

Le mani mi tremavano, mentre la rabbia si impossessò della mia mente e di tutto il mio corpo, tanto che lanciai il mio telefono contro il muro.

Mi portai le mani alla testa, la quale sembrava che stesse per scoppiarmi. Mi sedetti sul mio letto, sentendo lacrime amare cadermi sul volto.

Le ho rovinato la vita, ha tutti i motivi per odiarmi.

Yasmine, c'è solo lei nei miei pensieri, da sempre.
Anche quando l'ho lasciata 2 anni fa quasi morta su quell'asfalto, anche se sbagliando.
Non sono mai riuscito a togliermela completamente dai miei pensieri, anche provandoci.

L'ho amata davvero, anche se nel modo sbagliato.

Non ho mai voluto davvero farle del male, era colpa di tutta la merda che mi facevo con o senza di lei.
Non ero più lucido ma fortunatamente sono riuscito a disintossicarmi qualche mese dopo essermene andato da Milano, con l'obiettivo di riuscire a riprendermi Yasmine e stare con lei.

Continuando a fare lo stronzo però non riuscirò mai a riconquistarla, ma fa parte del piano.

«Era lei?.» mi chiese Alicia, la quale era appoggiata allo stipite della porta, che mi osservava.

«Sì.» dissi solamente, asciugandomi le lacrime. «Mi ha detto di star lontano da lei e tutti quelli a cui vuole bene, altrimenti mi ucciderà.»

Alicia scoppiò in una risata, mentre io la guardai confuso. Si portò una mano fra i suoi capelli rossi e se li sistemò, per poi sedersi sulla sedia davanti alla mia scrivania.

«Sta andando tutto bene, per adesso.» disse, con un sorriso in volto. «Adesso tu dovrai fare esattamente come vuole lei, non farti vedere o sentire.»

Io annuì semplicemente, prendendo una sigaretta dal mio pacchetto e accenderla.

«Adesso tocca a me: devo ricomparire nella vita di Zaccaria. Devo fare in modo di incontrarlo, so che è ancora preso da me e so altrettanto che influenza ho su di lui.» disse Alicia.

Il giorno in cui l'ho incontrata mi sembrava una pazza sadica in cerca di vendetta, ma poi ho solamente capito che era innamorata pazza di questo Zaccaria ed era pronta a tutto per riaverlo con sé.

Così abbiamo ideato un folle piano: lei per riprendersi Zaccaria, io per riprendermi Yasmine.

«Funzionerà tutto questo?.» chiesi alla rossa.

«Deve funzionare, altrimenti passiamo al piano B.» esclamò, alzandosi in piedi. «Come si dice ai matrimoni? Finché morte non ci separi, giusto?.»

È impazzita?.

«Cosa? Ma sei pazza? Vuoi ucciderli!.» scattai in piedi, scioccato.

«Il pensiero della tua Yasmine morta ti tormenta, vero? Chissà che sensi di colpa.» disse, posandomi una mano sul petto. «Esegui il piano come si deve e vedrai che a Yasmine non si torcerà nemmeno un capello, ti do la mia parola.»

Mi guardò seria, in modo da farmi capire che era sincera, o almeno lo spero. Mi sorrise un'ultima volta e poi se ne andò, lasciandomi solo, pieno di dubbi e con i sensi di colpa che mi mangiavano vivo.

Se un giorno Yasmine verrà a scoprire di tutto questo mi ucciderà, ne sono certo.

Ho sempre amato Yasmine per la sua indipendenza e il suo carattere forte; Nella coppia a portare i pantaloni era lei, per capirci. Sapeva equilibrare la mente e il cuore in modo perfetto, riuscendo a prendere sempre le decisioni giuste.

Essere stato il suo primo ragazzo è un onore per me. Insieme abbiamo passato tantissimi momenti bui sia miei che suoi, come la morte dei suoi nonni.
Era così triste, piena di rimpianti e arrabbiata, io volevo solamente farle spegnere il cervello per un po' e farla stare bene.

Nel modo sbagliato.

Pensavo che l'eroina potesse essere una sorta di "cura" per lei, ma solo troppo tardi ha capito che non era affatto così.

Passavamo dal dirci "Ti amo" a sputarci addosso i peggiori insulti, solo per il gusto di farlo, quale coppia sana lo farebbe mai?.

Sapevo che il nostro amore non era sano, noi due insieme non eravamo sani, ma non ho mai avuto la forza di allontanarmi da lei.

E forse per questo mi odio anch'io, più di quanto mi odia lei.

𝗗𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗼 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Where stories live. Discover now